lunedì 27 aprile 2015

FRITTATA DI ASPARAGI SELVATICI

Ed ecco qua anche il risultato della seconda puntata in cucina con gli asparagi selvatici.
Non mi dilungherò molto nelle presentazioni di questa ricetta, perché sicuramente avrete già letto il post precedente.
Dopo il risotto agli asparagi speziato e profumato allo zafferano, di qualche giorno fa è arrivata l'ora della ricetta della frittata.
L'avevo promessa e a dire il vero non ci ho messo molto né a prepararla, visto che ormai avevo già gli asparagi cotti, né a scriverne il procedimento. 
E' una frittata come tante altre, solo che l'ingrediente principe è speciale!!
E che ingrediente direi... particolare da scovare per esser raccolto, particolare nel gusto, più amarognolo del normale, e perché no, anche nella forma, snella e liscia se confrontata con i classici asparagi.
Questo è il periodo perfetto per consumare queste erbe spontanee, quindi, ringrazio ancora per averli ricevuti in regalo e... non mi rimane che lasciar spazio alla ricetta.
Ciaooo, a presto!!!


Ingredienti:
  • 400 gr di asparagi selvatici
  • 4 uova
  • 2 cucchiai di formaggio grattuggiato
  • 3 cucchiai di pangrattato
  • 125 ml di latte
  • sale fino q.b.
  • pepe nero q.b.
  • olio q.b.
Procedimento:
Tenere gli asparagi a mollo in abbondante acqua fredda e bicarbonato.
Dopo 15 min circa, sciacquarli accuratamente e pulirli eliminandone la parte bassa e legnosa del gambo, piegandola si staccherà facilmente.


Far bollire in una pentola un po' d'acqua, immergerli e farli sbollentare per circa 5 min, devono diventare teneri e devono raggiungere un bel colore verde brillante.
Quando saranno pronti, scolarli e farli raffreddare.
A questo punto si può procedere con la preparazione della frittata, il procedimento ovviamente è identico a quello di una qualsiasi altra frittata.
Rompere le uova  in una terrina con le pareti lisce.
Iniziare a lavorare le uova, possibilmente con una frusta, in modo da inglobare quanta più aria mentre si lavorano, così da farle gonfiare.
A questo punto iniziare ad incorporare il latte, il formaggio ed il pangrattato, amalgamare bene tutto, ora anche con l'aiuto della forchetta data la consistenza più corposa degli altri ingredienti.
Ad occhio, il composto non deve essere né troppo fluido né troppo corposo.
Sistemare di sale e di pepe.
Unire ora anche gli asparagi e mescolare in modo che arrivino in tutto il composto.
ATTENZIONE: qui entrano in gioco due diverse scuole di pensiero: quella di chi cucina la frittata in un padellino scoperto e quella di chi lo fa in una pentola a bordi alti e coperta. Beh io faccio parte della seconda classe di pensiero.
La frittata con questo tipo di cottura risulterà più morbida perché suda stando al coperto e gonfierà leggermente mentre cuoce.
Ungere con un filo d'olio una pentola a bordi alti, farla riscaldare un po' e poi versare il composto d'uova all'interno, coprire e tenere a fuoco bassissimo il fornello.
Controllare ogni tanto la cottura sul fondo, per evitare che si attacchi e si bruci tutto.
Quando arriva il momento di dover girare la frittata lo si capisce perché anche la parte superiore è diventata semi solida, perciò, semplicemente, tenere ben fermo il coperchio, rigirare la pentola sul coperchio e far cadere di nuovo la frittata all'interno della pentola, servendosi del coperchio stesso per far scivolare la frittata.
Continuare con la cottura per qualche altro minuto.
Una volta pronta la frittata, avvolgerla leggermente con della carta assorbente per togliere l'eccesso di olio e di unto, farla intiepidire leggermente e servirla.
CURIOSITA': ovviamente si può aggiungere qualsiasi altro ingrediente o spezia per arricchire la frittata,è ottima con le foglioline di menta sparse qua e là, ma è buonissima anche con del prosciutto crudo o con dei cubetti di speck.
Tutto sta al proprio gusto e a ciò che si ha in frigo o in dispensa.

F.ederica

mercoledì 22 aprile 2015

BUCATINI CON CREMA SALATA ALLA ZUCCA

Lo ammetto, non proprio tutte le ciambelle mi riescono col buco..
Ciò che vedete sul blog è ovviamente solo ciò che è ben riuscito, perché anche io faccio esperimenti e prove di tutti i tipi, ma devo anche ammettere una cosa.
Quello che mi rende felice in cucina è che quando non programmo il menù, ma mi metto lì ad accostare ingredienti e spezie varie, beh, il risultato è sempre positivo.
Cosa mi frullava questa volta per la testa?
Ora di pranzo, eravamo solo io e Alberto in casa, volevamo un po' di pasta, dovevo far fuori un po' di zucca che stranamente, visto il periodo, era ancora buona da acquistare.
Sarete però d'accordo con me sul fatto che avrei dovuto aggiungere almeno un altro ingrediente, che avrebbe dato qualcosa in più ad un semplice piatto di pasta.
Quindi ho pensato di abbinare al gusto dolciastro della zucca un sapore molto più forte, ma soprattutto salato, quello del cacioricotta.
E' un prodotto tipico di Puglia, Campania e Calabria.
Il risultato è stato un primo piatto buonissimo, da riproporre e... da scarpetta finale!


Ingredienti per 2 persone:
  • 180 gr di bucatini
  • 200 gr di zucca 
  • 40 gr di cacioricotta
  • 4 cucchiai di latte
  • 1 spicchio d'aglio
  • 1 noce di burro
  • olio q.b.
  • pepe q.b.
Procedimento:
Pulire la zucca, eliminandone i semi interni e privandola dalla buccia.
Tagliarne metà a fettine e l'altra metà a cubetti.
Posizionare le fettine di zucca su una teglia foderata di carta da forno e infornare a 200°C per circa 10 min o comunque fino a quando non si sarà ammorbidita.
CURIOSITA': le tempistiche della cottura variano a seconda dallo spessore del taglio delle fette di zucca, ma consiglierei di tagliare le fette non sottilissime, altrimenti rischiano di bruciare facilmente.
Nel frattempo metter su l'acqua per la pasta e farle raggiungere il bollore.
In una padella antiaderente invece, mettere a scaldare insieme il burro, un giro d'olio e lo spicchio d'aglio, spellato e privato dell'anima interna se verdognola.
ATTENZIONE: quando gli spicchi d'aglio stanno germogliando, ma sono ancora ben sodi, è un bene eliminarne il germoglio interno che altrimenti doneranno un tono più amarognolo al piatto e saranno più difficili da digerire.
Aggiungere i cubetti di zucca e farli saltare anche loro finché non si ammorbidiscono.
Salare l'acqua che avrà ormai raggiunto il bollore ed iniziare la cottura dei bucatini.
Intanto magari la zucca in forno si sarà ammorbidita, tirarla fuori e trasferirla in un contenitore con la metà del cacioricotta ed il latte, frullare il tutto con un mixer ad immersione.
Quando la pasta sarà cotta, scolarla tenendo da parte dell'acqua di cottura.
Saltare la pasta in padella insieme ai dadini di zucca e unire anche la crema salata preparata.
Amalgamare bene il tutto magari con l'aggiunta di un mezzo mestolo d'acqua di cottura per far sciogliere bene la crema che altrimenti sarebbe troppo densa.
Impiattare finendo con del cacioricotta grattuggiato e del pepe.

F.ederica

giovedì 16 aprile 2015

RISOTTO AGLI ASPARAGI SPEZIATO E PROFUMATO ALLO ZAFFERANO

Ci son giorni in cui il tuo uomo ti meraviglia con sorprese e regali inaspettati.
Altri invece in cui, con tua grande meraviglia, lo vedi con in mano un bel mazzetto di asparagi, ma non un mazzetto qualunque, ma un bel mazzo di quelli selvatici.
Tirato magicamente fuori dalla valigia, al rientro dalle vacanze in Puglia, quasi come un coniglio bianco dal cilindro di un mago.
So che in molti faticano a trovarli in questo periodo, quindi mi sento fortunata ad avere avuto il piacere di impiegarli in qualche ricetta nella mia cucina. 
Ebbene si, chi mi segue su Facebook lo sa..
...ho postato la foto del mio bel mazzetto di asparagi ed ho chiesto consiglio su quale pietanza preparare, se una frittata o un risotto!
Ovviamente mi è stato risposto che era inutile pensarci, non potevo starmene lì a pensare sul da farsi, avrei dovuto preparare entrambe le cose. 
Effettivamente la quantità di asparagi lo permetteva, quindi...
Risotto per il pranzo di quel giorno e frittata per la cena del giorno successivo.
Perciò, ecco a voi il mio risotto speziato e profumato.


Ingredienti per 2 persone:
  • 180 gr di riso vialone nano
  • 400 gr di asparagi
  • 2 fette di speck tagliate spesse
  • 1 spicchio d'aglio
  • 1 tazzina di vino bianco secco
  • 50 gr di burro
  • brodo vegetale q.b.
  • parmigiano grattugiato (non obbligatorio)
Procedimento:
Preparare gli asparagi, tenerli a mollo in abbondante acqua fredda e bicarbonato.
ATTENZIONE: io ho utilizzato gli asparagi selvatici, ma ovviamente si possono utilizzare anche i classici asparagi o perché no, anche quelli bianchi.



Dopo 15 min circa, sciacquarli accuratamente e pulirli eliminandone la parte bassa e legnosa del gambo, piegandola si staccherà facilmente.
Per facilitare l'operazione successiva tagliarli a pezzi, non troppo piccini.
Far bollire in una pentola un po' d'acqua, immergerli e farli sbollentare per circa 5 min, devono diventare teneri e devono raggiungere un bel colore verde brillante.
Quando saranno pronti, scolarli e farli raffreddare.
Buttar via una parte di acqua di cottura degli asparagi, aggiungerne altra e farla arrivare di nuovo al bollore, e farci sciogliere all'interno il dado vegetale (QUI trovate la ricetta di quello fatto in casa) o le verdure per farlo sul momento.
Ridurre a pezzi non troppo piccoli lo speck (senza eliminarne la parte grassa).
Quando il brodo sarà pronto, pelare lo spicchio d'aglio e metterlo a scaldare in una padella ampia con la metà del burro.
Aggiungere in padella lo speck e farlo rosolare.
Quando lo speck avrà preso un po' di colore, unire anche gli asparagi.
Far saltare insieme in padella per qualche minuto, dopodiché aggiungere il riso in padella e con fiamma leggermente alta, farlo tostare smuovendolo sempre con un cucchiaio di legno.
CURIOSITA': tostare il riso è importante, serve a chiuderne i pori aumentando la tenuta alla cottura, al contrario invece, non tostarlo, farebbe assomigliare il risotto più ad un riso bollito aggiunto poi al condimento. Per eseguire una buona tostatura, serve quindi una padella dal fondo sufficientemente ampio in modo tale che ci sia spazio per permettere al riso di tostarsi in maniera uniforme. Il tempo può variare tra i 5 e i 7 min, e in questo lasso di tempo è importantissimo non smettere mai di mescolare, il riso non si deve mai né attaccare né bruciare ovviamente. Infine, può considerarsi tostato quando i chicchi avranno mutato il colore e presenteranno alcune parti un po' più scure.
A questo punto, sfumare con il vino, far insaporire per qualche secondo dopodiché si può iniziare ad aggiungere il brodo, mestolo dopo mestolo, sempre senza smettere di smuovere il riso, come per qualsiasi risotto, fino a quando il riso non raggiunge la cottura desiderata.
Quando ci si rende conto che il riso sta arrivando alla cottura desiderata, in uno degli ultimi mestoli di brodo, senza che sia pienissimo, far sciogliere una bustina di zafferano.
In questo modo la spezia si stempererà con l'acqua calda e si unirà bene ed in maniera omogenea al risotto, senza seccare il riso e gli altri ingredienti.
Quando il riso sarà cotto, spegnere il fuoco, aggiungere l'altra metà del burro, mescolare, coprire col coperchio e lasciar riposare e mantecare per 2 min.
Impiattare e servire ancora caldo e se si preferisce, spolverare con del parmigiano grattugiato.
Prenderà ancora più sapore se come tocco finale viene macinato del pepe nero sul momento o se si preferisce, delle bacche di pepe verde che regalano un pizzico di freschezza in più.

F.ederica

domenica 12 aprile 2015

SOFFICE IMPASTO PER LA PIZZA

Ditemi un po', qual è il vostro impasto preferito?
Io l'ho sempre saputo, ma puntualmente quando lo preparavo  in casa, non veniva mai così come avevo sperato.
Ne ho provati tanti, ma questo.... beh, questo è il migliore di tutti.
Per anni ho mischiato farine, creando intrugli più che impasti: bianca e semola insieme, solo semola, kamut, ma poi mi son resa conto che l'equilibrio giusto stava più tra ingredienti secchi e liquidi, non soltanto nelle farine giuste.
Un'amica un giorno mi ha fatto assaggiare il suo impasto fatto in casa, mi era piaciuto un sacco, così dopo un po' lo abbiamo preparato insieme, era realizzato molto ad occhio, non aveva dosi precise, aggiungevamo tanta acqua, fin quando l'impasto diventava molliccio, allora potevamo smettere, l'impasto poteva iniziare a lievitare.
Un po' di tempo fa poi ho sperimentato aggiungendo del latte, un po' come si fa per le frittate per farle diventare più soffici e spugnose, quindi ho pensato che poteva funzionare anche per la pizza. Non credevo ci fossero controindicazioni, anzi, l'impasto secondo me poteva solo migliorare.
Così, considerando la solita quantità di liquidi di sempre, ho pensato di dimezzare la quantità d'acqua e di sostituire la restante metà con il latte.
Era buona, soffice in effetti, ma non mi convinceva ancora.
Poi l'illuminazione, l'ho trovata a casa dei miei, bloccata sotto una calamita gigante, appiccicata al frigo. Tornando in Puglia per qualche giorno, mamma decide di metter su un impasto per cena, una pizza alla quale non si può proprio dire di no, anche se farcita semplicemente con pomodoro e mozzarella.
Arrivata l'ora della cena, morso dopo morso, ho capito che era l'impasto che ho sempre cercato e la ricetta perfetta era proprio lì, sul quel frigorifero, che quasi mi chiamava e mi chiedeva di essere memorizzata!
Non potevo farmi sfuggire l'occasione.
Quindi, io la riscrivo qui, nero su bianco, per non perderla...
...e chi vorrà attingere, beh attinga pure, io non mi arrabbio.
Ho sempre pensato che l'impasto perfetto dovesse essere liscio e omogeneo.
E invece mi son dovuta ricredere, a tutti gli effetti, per i miei gusti l'impasto migliore per la pizza deve essere impossibile da lavorare.
Sapete quanto tempo ho perso ad impastare e rimpastare negli ultimi 10 anni???
Vabbè è andata, ora ho le giuste proporzioni degli ingredienti.
Prossimo passo: LIEVITO MADRE! Posso farcela...
Un passo per volta però, credo sia meglio!!!



Ingredienti:
  • 500 gr di farina "00"
  • 200 ml di acqua temperatura ambiente
  • 100 ml di latte temperatura ambiente
  • 30 gr di olio d'oliva
  • 1 cucchiaio raso di sale fino
  • 1 cucchiaino raso di zucchero
  • lievito di birra (a piacere)
Procedimento:
In un contenitore versare l'acqua tiepida.
Scioglierci all'interno lo zucchero ed il lievito, leggermente sbriciolato con le mani.
ATTENZIONE: molti aggiungono in questo passaggio anche il sale, ma il lievito a diretto contatto con il sale, non avrà più lo stesso potere lievitante.
In un altro contenitore capiente, o meglio ancora in un'impastatrice, versare la farina ed il liquido appena ottenuto.
Iniziare ad impastare e unire anche il latte, poco per volta.
Quando anche il latte sarà stato unito, aggiungere il sale ed impastare bene per farlo amalgamare a tutto il composto.
Solo quando tutti gli ingredienti saranno stati aggiunti all'impasto, unire anche l'olio.
Altrimenti il sale non si scioglie facilmente come dovrebbe.
Si otterrà un impasto praticamente impossibile da gestire, ma sarà giusto così.
Lasciarlo lievitare, coprendolo e tenendolo al caldo e in un ambiente privo di correnti.
CURIOSITA': non ho specificato le quantità del lievito, perché onestamente dipende molto da quanto tempo ho a disposizione per lasciar lievitare l'impasto. Per esempio se ho solo 2 ore di tempo, allora aggiungo l'intero panetto di lievito di birra, se ho tutta la giornata, anche 1/3 va benissimo. Insomma, più lievito si aggiunge e di meno tempo di lievitazione necessiterà il vostro impasto.
Una volta che l'impasto avrà moltiplicato le sue dimensioni, trasferirlo nelle teglie leggermente unte e far lievitare ancora, magari in forno.
Non badate a chi dice che deve solo raddoppiare, è risaputo, più lievita e meglio è.
Una volta lasciato lievitare, sarà pronto per la farcitura e la cottura preferita.
Io ad esempio l'ultima volta ho deciso di farcirle diversamente: la prima senza pomodoro, ma con doppia mozzarella, zucchine, olive nere ed origano.



La seconda invece, con pomodoro, mozzarella, spianata piccante e patate spadellate col rosmarino. Ve lo assicuro, è una goduria pazzesca!!! 


Sbizzarritevi e godetevi una buona pizza fatta in casa.
Basta pochissimo e piacerà a tutti!!!

F.ederica

mercoledì 8 aprile 2015

UDON... COME AL RISTORANTE

Avete presente le verdure croccanti di qualche settimana fa?
Se ve le siete perse le potete trovare QUI.
Ecco, volevo riproporle anche questa settimana, ma volevo variare qualcosa.
Facendo un giro al market asiatico, tra le varie tipologie di riso e pasta che vendono, ho trovato i miei adorati, squisiti e, soprattutto per quanto mi riguarda, introvabili udon.
Si perché dovete sapere che ogni volta che li ho cercati non li ho mai trovati.
Stavolta non li cercavo, ma me li son ritrovati difronte ed ho voluto farne una bella scorta!
Sono una varietà di noodles (una sorta di spaghetti) preparati con farina integrale di frumento.
Come forma son molto simili ai nostri bucatini, ma non hanno il foro interno.
Sono famosissimi e si preparano per esser serviti in brodo o saltati con carne, verdure o pesce.
Quando capita di andare a cena nei ristoranti giapponesi li prendo sempre, non son soddisfatta altrimenti, per quanto abbia potuto mangiare bene.
Hanno una consistenza morbida e leggermente collosa, non è assolutamente sgradevole, ma vi posso assicurare che mentre si mangiano questa caratteristica non si nota neanche, assorbono il condimento con cui vengono serviti, quindi non si corrono rischi.
Il procedimento per quelli che ho acquistato io è semplicissimo, bisogna solo metterli a saltare per 2 minuti insieme alle verdure.
Se ne trovate di altre tipologie, ovviamente, attenetevi alle istruzioni di cottura che sicuramente saranno riportate sulla confezione.
Li abbiamo mangiati veramente di gusto. Per noi son promossi a pieni voti!


Ingredienti per 2 persone:
  • 200 gr di udon
  • 2 carote
  • 1 zucchina
  • 150 gr di gamberetti surgelati
  • 1 spicchio d'aglio
  • sesamo bianco q.b.
  • 3 cucchiai di salsa di soia
Procedimento:
Pulire lo spicchio d'aglio.
Lavare le carote e le zucchine ed eliminarne le estremità.
Tagliare entrambe le verdure a bastoncini.
In un wok aggiungere e scaldare insieme l'olio e l'aglio a fuoco medio. 
ATTENZIONE: lo dico sempre, il wok è adatto per cuocere le verdure, perché mantiene costante l'alta temperatura, ma se non si possiede ovviamente si può utilizzare una qualsiasi padella antiaderente.
Aggiungere le carote e farle spadellare smuovendole spesso con un mestolo di legno.
Devono ammorbidirsi, quindi è giusto assaggiare durante la cottura.
Dopo 10 minuti unire anche le zucchine ed i gamberetti, coprire col coperchio per farle sudare e cuocere insieme per altri 3 min.
Togliere il coperchio, salare con la salsa di soia.
CURIOSITA': se la salsa di soia non piace, sfumare con 2 cucchiai di vino bianco e salare normalmente con del sale fino.
Quando verdure e gamberi saranno cotti, unire gli udon e farli saltare a fuoco alto, far attenzione che non rimangano attaccati tra di loro.


Infine spargere del sesamo bianco ed impiattarli servendoli ben caldi e magari in una ciotola da portata come buona usanza giapponese vuole.

F.ederica

venerdì 3 aprile 2015

GLI SPIRALOTTI

Il web ne è pieno, sicuramente li avrete già visti in giro, son bellissimi da vedere, buoni da gustare, ma soprattutto divertentissimi da fare con i bambini (se li avete in casa).
Un unico impasto per la pasta frolla, ma doppio gusto per non farci mancare nulla.
Ovviamente il cacao potrà essere dolce o amaro a seconda dei gusti, in quantità minori o maggiori in base al colore che vorrete ottenere nel biscotto finale.
L'unica cosa che potrebbe disturbare? Beh, la classica attesa per colpa dei tempi di riposo.
Che, come sicuramente saprete, per la pasta frolla son fondamentali.
Sono ottimi nel latte o con il caffè al mattino, un po' meno, a mio modesto parere, con il tè e le tisane per via del doppio gusto!
Ora vi svelo una cosa! Non so se succede anche a voi.
Mi infastidisce tantissimo, leggendo una ricetta che mi incuriosisce che solitamente riguarda biscotti o torte, trovare la seguente dicitura: "dosi per ..... persone".
Ma come si fa a dire, con questa dose mangiano 2, 4, 6 o 8 persone?!
Sono biscotti, sono uno tira l'altro, io da sola potrei mangiarli tutti quanti a colazione...
Mah, vabbè, comunque, dopo questa riflessione/confessione fatta, bando alle ciance...

Vi racconto cosa ho combinato in cucina! :D



Ingredienti:
  • 250 gr di farina "00"
  • 100 gr di zucchero a velo
  • 150 gr di burro freddo
  • 15 gr di cacao amaro
  • 1 bustina di vanillina
  • 2 uova
Procedimento:
In un mixer da cucina, inserire il burro tagliato a pezzi e la farina.
Azionare alla velocità massima e fino a che il burro non sarà stato assorbito dalla farina.
CURIOSITA': in pasticceria questa operazione prende il nome di sabbiatura, proprio per il risultato, la farina ingloba il burro e ciò che ci ottiene sembra quasi sabbia.
Unire lo zucchero, la vanillina e le uova, tenendo però da parte un albume.
Iniziare a lavorare l'impasto, dopodiché dividerlo in due e lavorarli differentemente, aggiungendo in uno il cacao per colorarlo di marrone.
Continuare a lavorarli in maniera da ottenere due composti lisci e omogenei.
Quando si avranno due panetti di pasta morbidi, avvolgerli in un foglio di pellicola trasparente e metterli a riposare in frigorifero per almeno 20 min.
Tirare fuori dal frigo i due panetti di pasta frolla e iniziare a stenderli con un matterello, cercando di darli una forma rettangolare e quanto più simile possibile tra di loro e non più spessi di 5 mm circa.
ATTENZIONE: sarebbe meglio stendere ogni panetto tra due fogli di carta da forno, in modo tale che non si rompano a furia di esser lavorati con il matterello.
Una volta creati i rettangoli, spennellare su quello bianco l'albume avanzato e leggermente sbattuto con una forchetta, funzionerà da collante.
Per il passaggio successivo, eliminare i fogli di carta da forno che sono sopra i rettangoli.
Adagiare ora sulla pasta bianca quella marrone, facendola però sfalzare di circa 1 cm verso l'interno, lungo il lato più lungo dell'impasto.
Eliminare anche la carta forno che si trova sul rettangolo marrone.
A questo punto aiutandosi con la carta forno rimasta, cioè quella posta sotto il rettangolo bianco, iniziare ad arrotolare lungo il lato più lungo, stringendo abbastanza da far aderire bene i due strati di pasta frolla, ma senza esagerare per evitare di creare forme strane al rotolo.
Man mano che si va avanti con il rotolo, sfilare ovviamente la carta da forno circostante.
Quando il rotolo sarà terminato, avvolgerlo di nuovo nella pellicola trasparente e rimetterlo in frigorifero, questa volta per almeno 1 ora.
Trascorso questo tempo, preriscaldare il forno a 180°C.
Intanto, tagliare il rotolo a fette spesse poco più di 5 mm, con l'aiuto di un coltello seghettato.



Adagiare le fette su una teglia foderata di carta da forno (va bene anche un foglio di quelli utilizzati prima, facendo però caso a posare il lato già unto direttamente sulla teglia)
Infornare per circa 15/20 min.
Tirare fuori dal forno i biscotti, saranno ancora morbidi, ma non importa perché la pasta frolla indurirà quando si raffredderà.
Possono essere serviti a colazione o si possono conservare in un contenitore di latta o meglio ancora in una biscottiera.

F.ederica

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...