giovedì 15 gennaio 2015

PALLE DEL GIORGIONE

…e non è un modo per insultare qualcuno, sia chiaro.
Vuole solo essere la prima di una (si spera) lunga serie di ricette, rigorosamente pubblicate di giovedì: non a caso seguo il famoso detto "Giovedì gnocchi" che non può non esser rispettato!
Se conoscete questa ricetta è perché avete visto la puntata de I menù di Benedetta del 24 novembre di 4 anni fa, oppure perché avete visto la loro riproduzione in qualche blog in giro sul web, perché dopo quella puntata in molti si sono messi all'opera, o almeno a chi piace il radicchio ed il suo sapore amarognolo.
Io ho visto la replica in tv qualche giorno fa e guarda caso avevo comprato 3 cespi di trevigiana al mercato il giorno prima. Non potevo non provarli, come al solito.
Il gusto del radicchio si scosta totalmente dal gusto affumicato del formaggio.
Due ingredienti che se graditi, regalano un sapore particolarissimo al palato.
Pungente e avvolgente allo stesso tempo.
Volevo solo fare una precisazione.
In puntata non ricordo se fosse stato sottolineato, ma sul sito c'è scritto che le dosi son giuste per 4 persone. Non sono d'accordo, io credo che possano andar bene per 2 persone o al massimo per 3 che non vogliono mangiare molto o hanno voglia solo del primo piatto.
In trasmissione Benedetta Parodi accennava al fatto che sia una ricetta veneta, io non ho trovato nulla in giro ad esser sincera, niente che possa confermare o smentire.
Son pugliese e non ne so molto delle tradizioni venete, vi riporto solo quello che è stato detto quindi dando per vera la notizia, tra le altre, aggiungerò anche la mia etichetta regioni d'Italia.
Tra la lista della spese come noterete c'è solo un tuorlo, non buttate via l'albume, magari riutilizzatelo per una omelette come questa o per una frittata di soli albumi come quest'altra.



Prima di lasciarvi al procedimento, volevo anche dirvi che ho unito questa ricetta ad una raccolta, quella CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE. E' un insieme di ricette tutte con qualcosa in comune, il colore! Che sia viola, rosa, rosso o fucsia, o qualsiasi altra loro sfumatura.

Il colore dei lividi, del sangue, ma anche delle rose e della femminilità.


Con la speranza che se ne parli quanto più possibile, per aiutare e per informare...

Ora vi saluto.... Ciaooooo, alla prossima ricetta!!!



Ingredienti per 2 persone:
  • 1 cespo di radicchio trevigiano
  • 1 cipolla bianca
  • 100 gr di scamorza affumicata
  • 100 gr di ricotta
  • 50 gr di parmigiano reggiano grattugiato
  • 50 gr di farina 00 + quella di aiuto alla lavorazione
  • 1 tuorlo
  • olio q.b.
  • sale q.b.
  • burro q.b.
Procedimento:
Mondare e tritare finemente la cipolla.
Eliminare le foglie più esterne del radicchio e la parte finale, dopodiché lavarlo accuratamente.
CURIOSITA': non serve farlo sgocciolare per fargli perdere tutta l'acqua dopo il lavaggio, durante la cottura la presenza dell'acqua stessa, lo aiuterà ad appassirsi più velocemente e non dovrete aggiungerne altra.
In una padella, mettere a scaldare un po' d'olio, rosolare la cipolla e aggiungere il radicchio.
Deve appassire, cambiando colore e diventando più scuro.
Salare leggermente.
Trasferire tutto in un piatto, o contenitore abbastanza ampio da poter contenere il resto degli ingredienti, e far raffreddare completamente.
Intanto magari, grattugiare grossolanamente la scamorza affumicata, ma tenerla da parte.
Quando il radicchio si sarà raffreddato, unire il tuorlo, la farina, la ricotta, il parmigiano e dell'altro sale, mischiare fino ad ottenere un composto morbido per via della ricotta.
Metterlo in frigo per almeno un'ora.
Passata l'ora mettere sul fuoco una pentola con dell'acqua per la cottura degli gnocchi e salarla quando arriva a bollore.
Preparare un piatto per adagiare gli gnocchi una volta formati.
A questo punto, creare delle polpettine, non troppo grandi perché durante la cottura gonfieranno leggermente. Può aiutare avere sempre le mani sporche di farina e bisogna spolverarle solo alla fine e in superficie così da evitare che si attacchino al piatto, ma soprattutto tra di loro.
Quando l'acqua avrà raggiunto il bollore, salarla e versarci un po' d'olio, anche questo passaggio servirà ad evitare di far attaccare l'un l'altro gli gnocchi.
Mettere uno per volta gli gnocchi in acqua, fino a quando non saliranno in superficie, vorrà dire che sono cotti.
ATTENZIONE: come succede con differenti tipologie di gnocchi anche questi, prima di venire completamente a galla, fanno su e giù in acqua per un po', attendere perciò che emergano senza poi ritornare verso il basso. Avranno una consistenza gommosa, ma è normale e caratteristico degli gnocchi in generale.
Scolarli ben bene con un mestolo forato senza sballottolarli troppo e adagiarli in una pirofila nella quale, precedentemente, erano stati inseriti dei pezzi di burro. Bisogna avere solo l'accortezza di usare una pirofila o teli grande abbastanza per far entrare tutti gli gnocchi uno accanto all'altro, senza sovrapporli, altrimenti si rischia di farli fondere tra loro.
Cospargere sopra la provola affumicata ed infornare per 15 min in forno preriscaldato a 200°C.
Servirli caldi ed aiutarsi con un cucchiaio per prelevarli dalla teglia.

F.ederica

2 commenti:

  1. Risposte
    1. Lo è soprattutto se piace il gusto del radicchio!!!
      Altrimenti gnocchi di zucca tutta la vita.. da quando li ho scoperti ho quasi completamente abbandonato quelli alle patate! Quelli all'acqua per quelli che non vogliono saperne di verdure e altre cose genuine.. e presto pubblicherò anche quelli al pane!!!! Chissà se piaceranno a chi mi segue..
      Ciaooo a presto cara!

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