mercoledì 20 novembre 2013

FRITTELLE DI MAIS

Una mattina qualsiasi quella di ieri, mi sono svegliata e mentre facevo colazione con le mie adorate fette biscottate e con la mia calda tisana ai frutti rossi, ho acceso la TV e chi ho beccato facendo zapping? A ruota.. prima Simone Rugiati, poi Benedetta Parodi, successivamente Gordon Ramsay e ancora Antonella Clerici, ed infine Tessa Gelisio durante il tg.
Erano ancora le 13:30 circa ed io ero già sazia senza aver cucinato niente, ma visivamente appagata per tutto il cibo che avevo visto dalle 10:00 in poi.
Tra tutti però l'unico che meno mi ispirava forse per colpa delle classiche americanate che vedo spesso in giro era Gordon in quel momento, eppure, è stato l'unico che, alla fine della fiera, mi ha anche stuzzicata di più.
Ha preparato delle frittelle di mais che spargevano profumo seppur fossero ancora e solo nello schermo del televisore. Avevo tutti gli ingredienti in casa, quindi... perché non provarle?
A voi ingredienti, dosi e procedimento.

A mio avviso son buonissime e super versatili.
Possono andar bene per un party, un picnic o un secondo piatto per un pranzo o per una cena da soli o in compagnia. E poi colora tantissimo la tavola...
perché dovete sapere che spesso, se non sempre, io mangio prima con gli occhi e poi con la bocca, ma onestamente non credo di essere l'unica!!!




Ingredienti per 4 persone:

  • 160 gr di mais in scatola
  • 4 cucchiai di farina
  • 4 cucchiai di latte
  • 1 cucchiaino di lievito istantaneo
  • 1/2 peperone rosso
  • 1 uovo
  • 1 porro
  • 3 cucchiai d'olio
  • peperoncino q.b.
  • prezzemolo q.b.
  • sale q.b.
Procedimento:
Pulire il porro eliminando le foglie esterne, la parte inferiore più legnosa e le cime più scure.
Lavare il peperone, tagliarlo a metà ed eliminare semi e filamenti interni.
Rompere l'uovo in una bastardella e sbatterlo con l'aiuto di una forchetta.
Tritare finemente sia il porro che il peperone ed aggiungerli all'uovo sbattuto.
CURIOSITA': non buttare l'altra parte di peperone, si può tagliare alla julienne ed aggiungere ad un'insalatina che potrà poi accompagnare le frittelle.
Unire al composto il mais, il prezzemolo, il latte, la farina, il peperoncino e il lievito.
Sistemare di sale a piacimento.
Amalgamare bene tutti gli ingredienti.
L'impasto risulterà molto morbido.
Ungere una padella antiaderente con l'olio, farlo riscaldare su fuoco medio, dopodiché con l'aiuto di due cucchiai, prendere un po' di composto e adagiarlo sul fondo caldo della padella.
Continuare così con tutto il composto e cuocere prima da un lato e poi dall'altro rigirando almeno una volta su se stesse le frittelle.
ATTENZIONE: non essendoci all'interno un ingrediente che richiede tempi lunghi di cottura, le frittelle si cucineranno davvero in poco tempo, basteranno all'incirca 1,5 min per lato.
Passati quei minuti, le frittelle su della carta assorbente per eliminare l'olio in eccesso, senza farle freddare troppo.
Impiattare accompagnando con un'insalata o una salsa allo yogurt.

F.ederica

domenica 17 novembre 2013

LI PÉZZURI DI MARUGGIO

<<Maruggio, un paese con poco più di 5.000 abitanti nella provincia di Taranto.
Fa parte dell'alto salento, ha un clima mediterraneo.
Caratterizzata da inverni prevalentemente miti e umidi ed estati calde con giorni che sfiorano i 40°. 
É vicinissima al mare le cui brezze accarezzano i vitigni dai quali si produce il vino Primitivo.>>

Questa è solo una parte di ciò che si può leggere in rete.
Una piccolissima parte di ciò che la gente che la visita può raccontare. Ma in realtà c'è molto di più.
L'ospitalità, i sorrisi della gente e i profumi che inondano le stradine del suo piccolo centro storico hanno incantato e continueranno ancora a farlo, non solo durante feste di paese e sagre estive, ma anche nella semplice quotidianità, che riguardi un pranzo domenicale in famiglia o una rimpatriata tra vecchi amici.
Ho imparato a poco a poco a conoscere questa realtà.. e me ne sono innamorata.
Non è il paese dove sono nata o cresciuta, diciamo che da qualche anno è come se mi avesse "adottata".
Ho imparato ad assaporare buona parte di abitudini e tradizioni, e per quanto mi riguarda non potevano mancare le specialità culinarie.
Tra tutte li pummitòri 'mmiricàni 'rruštùti (i pomodori americani arrostiti, cioè i pomodori gialli arrostiti sul fuoco e conditi con olio, peperoncino e sale), li marangiàni 'nna fedda 'nna fedda (le melanzane una fetta e una fetta, simil melanzane abbottonate) e li pézzuri dei quali non vi do una spiegazione, ma faccio di meglio, vi lascio la ricetta e le foto.



Ingredienti:
  • 1 kg di farina di semola di grano duro rimacinato
  • 25 gr di lievito di birra (1 cubetto)
  • 1 cucchiaio di sale
  • acqua tiepida q.b.
Per i condimenti:
  • 7 cipolle bianche
  • 400 gr pomodorini ciliegino
  • 7 acciughe salate
  • 1 cucchiaio di capperi
  • 350 gr di olive celline (o taggiasche)
  • 300 gr di polpa di pomodoro
  • ricotta forte
  • olio q.b.
  • origano q.b.
  • pepe q.b.
tengo a precisare che con queste dosi ho ottenuto due focacce tonde da 28 cm di diametro più 2 calzoni.

Procedimento:
Su un piano di lavoro versare tutta la farina e disporla a fontana.
In un tegame far intiepidire leggermente l'acqua.
Far sciogliere nell'acqua il sale e successivamente anche il lievito di birra sbriciolandolo con le mani.
Versare a poco a poco il liquido al centro della farina.
Iniziare a lavorare con movimenti circolari della mano, in modo tale da prendere a poco a poco la giusta quantità di farina per la dose di liquido all'interno.
A poco a poco  l'impasto dovrebbe essere impossibile da lavorare, quindi versare altro liquido e continuare così fino a che l'impasto stesso non necessita più di liquidi.
Bisogna regolarsi dalla consistenza, deve risultare molto morbido, quindi se si necessita di altra farina per terminare l'impasto va bene, ma non molta.
Una volta ottenuto un panetto liscio e morbido, trasferirlo in un contenitore abbastanza capiente e coprirlo dapprima con un canovaccio e successivamente con una coperta di lana o un plaid in pile ripiegato più volte.
Deve riposare in un ambiente tiepido e non ventilato e lievitare per circa 1 ora.
Nel frattempo si possono preparare gli ingredienti per i condimenti.
CURIOSITA': io seguo la ricetta del paese ed i suoi gusti forti per quanto riguarda il condimento, ovviamente però si può condire nel modo preferito, ma a quel punto non chiamatelo LU PÍZZU, perché ricorderà più una semplice focaccia.
Snocciolare le olive e metterle a sgocciolare.
Pulire le acciughe sotto l'acqua corrente fredda eliminando il sale in eccesso e la lisca centrale.
Lavare e tagliare in 4 tutti i pomodorini.
Pulire e spellare le cipolle, tagliarle in 2 e poi a fettine.


In una padella antiaderente abbastanza capiente, far scaldare 4 cucchiai d'olio, quando sarà ben caldo mettere a stufare le cipolle e dopo qualche minuto aggiungere i pomodorini avendo cura di coprire la padella con un coperchio e smuovere ogni tanto con un cucchiaio di legno.
Dopo 15 min aggiungere le olive, i capperi, una presa di origano e sistemare di sale.
Finire di cuocere sempre col coperchio.
Quando sarà trascorsa l'ora di lievitazione, dividere l'impasto in tante parti a seconda da quante porzioni volete avere regolandovi con dimensioni e proporzioni.
Con l'aiuto di un un matterello, dare la forma desiderata alla pasta con uno spessore uniforme di circa 0,5 cm.  
ATTENZIONE: la foma classica di li pézzuri è a mezza luna, quasi un panzarotto, un calzone e si cucina nel forno a legna, io qui ho solo il forno della cucina componibile  a disposizione e per praticità l'ho infornato in teglie circolari. Ho seguito la forma originale solo per i 2 piccoli calzoni che si vedono in foto.
Disporre sulla teglia una parte dell'impasto, bucherellarla qua e là con una forchetta, versarci sopra le cipolle stufate, disporle su tutta la superficie ed aggiungere le acciughe disposte un po' ovunque.


Stendere un'altra parte di impasto e richiudere adagiando sopra al condimento e formando il cordone tutto intorno con l'aiuto delle dita.
Sigillare poi stampando i rebbi di una forchetta sul cordone e forellando la pasta sovrastante.
Infornare fino a quando la superficie non è dorata e staccata dai bordi della teglia.
Deve gonfiare e dorarsi completamente.
Sfornarla e farla riposare per almeno 15 min di nuovo sotto il plaid per farlo "sudare", in modo tale da non farlo risultare croccante sotto i denti, bensì bello morbido.
Procedere con la seconda parte dell'impasto così come per il primo, questa volta però per il condimento, spalmare su tutta la superficie della pasta la ricotta forte, aggiungere la polpa di pomodoro cruda, origano, pepe e un filo d'olio.


Richiudere, sigillare, infornare e quando saranno pronti, tagliare e mangiare ancora caldi.
E mi permetto di suggerirvi di chiudere gli occhi e di catapultarvi almeno per qualche minuto nella mia terra.

F.ederica 


giovedì 14 novembre 2013

PASTA E PISELLI CON CREAM CHEESE

Il mio fidanzato ritiene di non aver mai assaggiato una pasta con i piselli come quella che preparo io, e che anche se provo a rivisitarla o sconvolgerla in qualsiasi modo, mi viene comunque benissimo.
L'ultima volta che l'ho voluta preparare e sconvolgere, l'ho fatto preparando anche una crema di formaggi, per questo il gusto è risultato molto differente da quello a cui si è abituati pensando alla classica pasta con i piselli, ma di certo non è stato meno coinvolgente per il palato.
Volevo provare a mettermi alla prova ed ecco qua, a voi il procedimento del goloso esperimento!




Ingredienti per 2 persone:
  • 180 gr di mezze penne rigate
  • 120 gr di piselli surgelati
  • 1 cipolla rossa piccola
  • 30 gr di parmigiano reggiano
  • 30 gr di pecorino romano
  • 30 gr di emmentaler
  • 1 cucchiaino di curcuma
  • 100 ml di latte
  • prezzemolo q.b.
  • sale q.b.
  • 2 cucchiai d'olio
Procedimento:
Mettere sul fuoco una pentola con abbondante acqua, solo quando inizierà a bollire, salarla ed iniziare a far cuocere la pasta, ma al dente mi raccomando.
Intanto accendere il forno a 200°C.
Procedere col mondare e tritare, quanto più finemente possibile, sia la cipolla che il prezzemolo.
In una padella antiaderente far scaldare l'olio e far rosolare la cipolla, dopo 2 minuti circa aggiungere i piselli, il prezzemolo e pochissimo sale, far andare a fuoco medio fino a quando i piselli non si ammorbidiscono e non si cuociono totalmente.
Grattugiare finemente tutti i formaggi e metterli in un contenitore abbastanza capiente anche per contenere il latte, che bisognerà scaldare leggermente ed aggiungere insieme alla curcuma.
ATTENZIONE: tenere da parte un po' del mix di formaggi grattugiati se si vuole ottenere una gratinatura sulla pasta quando poi verrà passata in forno.
Tritare il tutto con un mixer ad immersione ed otterrete una crema di formaggi molto fluida.
Quando sia la pasta che i piselli saranno pronti, far saltare in un primo momento la pasta insieme ai piselli in un unica padella, dopodiché trasferire tutto in una teglia da forno, versare sopra buona parte della crema cercando di farla arrivare anche sul fondo e infornare per 5 min.
Trascorso questo tempo tirar fuori la teglia, spolverizzare con dell'altro mix di formaggi e rimettere in forno accendendo il grill per altri 5 min.
CURIOSITA': se l'idea dei 3 differenti formaggi scelti non piace, perché effettivamente son contrastanti tra loro anche solo a pensare di accostarli, anche se vi assicuro che il sapore alla fine è buono, si può decidere di sceglierne solo uno e metterne in totale 90 gr. 
Una volta passati anche gli ultimi 5 min, spegnere il forno e lasciare la pasta per un po' all'interno del forno spento per farla rapprendere un po'.
Porre la dose di crema avanzata sul fondo del piatto e impiattare ponendo la pasta nel centro della crema, il piatto oltre che gustoso sarà anche bello da vedere.

F.ederica

mercoledì 13 novembre 2013

CIAMBELLINE DI HOMER

Chi l'ha deciso che il giorno di San Martino si mangiano solo castagne e si beve solo vino?
A me le castagne non sono mai piaciute e come se non bastasse sono anche astemia.
Come sempre c'era la voglia di entrare in cucina per preparar qualcosa di buono, quella non manca mai a dire il vero, ma mancava l'idea.
Non c'era un piccolo ingrediente, la fantasia di qualcosa di nuovo.
Pesandoci un po' però l'idea è spuntata fuori, soffermandosi su qualcosa di dolce, di molto dolce a dire il vero, così la mia scelta è caduta sulle "miiiitiche" ciambelle di Homer Simpson.
Chi non le conosce?!
Si possono preparare sia fritte che al forno, vuote o ripiene, con glassa al burro o al cioccolato. Quelle vere però, i famosissimi donuts americani, sono categoricamente fritte ed io di certo non me le son fatte mancare. Buonissime, anche con differenti tipi di glassa.



Ingredienti per 30 ciambelline:
  • 250 gr di farina 00
  • 250 gr di farina manitoba + quella per stendere la pasta
  • 13 gr di lievito di birra
  • 250 ml di latte
  • 70 gr di zucchero
  • 2 uova medie a temperatura ambiente
  • 80 gr di burro a temperatura ambiente
  • 1 bustina di vanillina
  • 6 gr di sale
  • 1,5 lt di olio di semi vari per friggere

Per la glassa:

  • 60 gr di burro
  • 50 gr di cioccolato fondente
  • 50 gr di cioccolato bianco
  • 150 gr di zucchero a velo
  • codette arcobaleno, al cioccolato e/o zuccherini
  • colorante liquido q.b.
  • acqua q.b.
Procedimento:
Scaldare il latte senza farlo arrivare ad ebollizione.
In un piccolo contenitore sbriciolare con le mani il lievito, aggiungere un cucchiaino di zucchero  (preso dai 70 gr) per attivare la lievitazione e versare un cucchiaio di latte caldo solo per aiutare il lievito a sciogliersi completamente.
In una planetaria o nel contenitore di un robot da cucina, versare le due farine ed il lievito poco alla volta, a filo. Incorporare poi il latte tiepido, le uova, il sale, il restante zucchero e la vanillina. Far impastare a velocità media finché l'impasto non risulta omogeneo.
ATTENZIONE: se il robot da cucina rallenta e fa fatica a lavorare, impastare con le mani anche se risulterà difficile per la troppa collosità dell'impasto, altrimenti si rischia di far bloccare il motore del robot.
Bisognerà impastare per più di qualche minuto, fin quando il composto non si staccherà facilmente dai bordi del contenitore.
A questo punto incorporare poco per volta il burro ammorbidito, mi raccomando non sciolto.
Il composto risulterà molto morbido, liscio, ma colloso, darà l'impressione di voler ancora della farina, ma non serve, è la caratteristica del burro che c'è all'interno.
Cospargere di burro una ciotola, versare dentro l'impasto, chiudere bene con della pellicola trasparente ed avvolgere con una coperta, tenere in un ambiente caldo e non ventilato in modo tale che l'impasto abbia la possibilità di lievitare tranquillamente.
Tenere coperto per 2 ore.
Trascorso questo tempo, spolverizzare su un piano di lavoro la farina manitoba, sporcare con la stessa anche il matterello ed iniziare a stendere l'impasto fino ad ottenere uno spessore di circa 1 cm. Con 2 coppa pasta di differenti diametri (uno da 8 cm e l'altro da 3 cm) oppure come ho fatto io con l'apposito stampo per ciambelle creare le ciambelle, noterete che si restringeranno subito e si formeranno in realtà delle ciambelline.
Mettere ogni singola ciambellina su un quadrato di carta forno mentre si continua ad intagliare il resto dell'impasto, questo anche per non far attaccare l'impasto morbido al piano.
Nel frattempo che si rimpastano i ritagli, si stende ancora la pasta e si intagliano altre ciambelle, quelle già tagliate continueranno a lievitare.



Finita questa lunga operazione si passa alla frittura.
Portare ad alta temperatura l'olio in una padella ampia e dai bordi non troppo alti, con l'aiuto di un mestolo forato immergere le singole ciambelline, non più di 2 per volta altrimenti la temperatura dell'olio si abbassa troppo.
Tenerle nell'olio per pochi secondi, prenderanno colore immediatamente, non appena si doreranno da entrambi i lati metterle a scolare su carta assorbente.
Procedere così per tutte le ciambelle.
Farle raffreddare completamente.
Intanto ci si può dedicare alla preparazione della glassa.
Far fondere il burro in un pentolino e versarlo sullo zucchero a velo.
Aggiungere poca acqua, giusto per rendere il composto un po' fluido.
Con l'aiuto di un mixer ad immersione frullare bene il tutto, fino ad ottenere una schiuma.
Far sciogliere a bagnomaria o nel microonde i due tipi di cioccolato in 2 contenitori differenti.
Dividere il composto di zucchero e burro in tre parti.
In una parte mettere tante gocce di colorante quanto ne basta per raggiungere il colore desiderato, in un'altra versare il cioccolato fondente e nell'ultima quello bianco e amalgamare.
CURIOSITA': in poche parole il rapporto è di 50 gr di cioccolato per 50 gr di zucchero a velo e 20 gr di burro, quindi considerare queste dosi per ogni singola glassa che si vuole creare. Considerare anche che le glasse col cioccolato a differenza di quelle senza se in un ambiente esposto a correnti si fredderà molto facilmente e tenderà ad addensarsi, quindi magari è preferibile preparare una glassa per volta.
Quando le ciambelle saranno fredde e le glasse pronte procedere con la glassatura.
Decorare poi ogni singola ciambellina a piacere con codette e/o zuccherini colorati.



F.ederica



mercoledì 6 novembre 2013

CREMA AUTUNNALE

Come da qualche anno a questa parte l'autunno e il freddo ci stanno mettendo un po' ad arrivare, parlo del vero autunno e del vero freddo, ma non appena si sente il bisogno di riscaldarsi un po' di più io sento immediatamente il bisogno delle tisane a colazione, della minestrina a pranzo, della tazza di cioccolata calda per merenda e dei minestroni, delle zuppe o ancor meglio delle creme di verdure per cena.
Preferisco la crema perché risulta quasi una mousse, morbida, delicata, ma non liquida.
Credo anche di aver trovato il quantitativo giusto per accostare nel modo giusto 3 verdure adatte a questa crema: la zucca, le patate e le carote. 
All'inizio credevo che insieme sarebbero risultate troppo corpose, visto il gusto dolce di tutti gli ingredienti, ma nella giusta dose l'equilibrio si stabilizza.



Ingredienti per 2 persone:
  • 300 gr di zucca
  • 300 gr di patate
  • 150 gr di carote
  • 20 gr di burro
  • 30 gr di parmigiano reggiano grattugiato
  • 50 ml di latte
  • sale q.b.
  • noce moscata q.b.
  • salvia q.b.
  • olio q.b.
Procedimento:
Mettere sul fuoco una pentola con dell'acqua, portarla ad ebollizione.
Sbucciare e pulire intanto tutte le verdure.
Tagliarle a pezzettoni e buttarle in acqua salando con una manciata di sale.
ATTENZIONE: se le patate sono piccole basta ridurle in pochi pezzi, se son grandi fare i pezzi più piccini in modo tale da farle cuocere nello stesso tempo di zucca e carote.
Tenere d'occhio la cottura delle verdure, provare a puntarle con una forchetta, quando questa entrerà con facilità allora saranno pronte.
Scolare l'acqua, rimettere le verdure in pentola, aggiungere il burro, il formaggio ed il latte, anche da frigo, rimettere la pentola sul fuoco, mischiare tutto con un cucchiaio.
Con l'aiuto di un mixer ad immersione, frullare tutto.
Quando le verdure saranno ormai ridotte in crema aromatizzare con noce moscata e salvia, io ho usato quella secca e liofilizzata, in quantità desiderate.
CURIOSITA': un'altra spezia che ci sta benissimo è il rosmarino fresco, a me ad esempio piace metterlo nell'olio, prima di riscaldarlo, per abbrustolire dei crostini di pane da usare poi come ottimo accompagnamento.
Quando tutto sarà ben amalgamato, spegnere il fuoco.
Impiattare e servire la crema ancora calda e fumante.

F.ederica

IL MIO RISO ALLA CANTONESE

Io adoro, ma tanto tanto tanto, andare a cena in un ristorante cinese.
Per mia fortuna o sfortuna, non saprei ancora dirlo, ne ho sotto casa uno tra i migliori di Milano, a parer mio, e non lo dico solo perché son comoda a correr giù per le scale per esser lì, o perché vado matta per i loro ravioli al vapore o per i loro gamberetti al curry con bambù, alghe e funghi, squisiti.... ma anche e soprattutto perché non ho mai visto un locale così assiduamente frequentato effettivamente da Asiatici, sia per pranzo che per cena, non fa differenza, si riempie sempre e comunque.

Detto questo, vi confido la mia voglia di provare a ricreare alcune ricette cinesi, magari a distanza di tempo, ma con un po' dei miei gusti e metodi di cucina, ecco perché oggi propongo il "mio" riso alla cantonese.
Come si potrà notare dal procedimento, ovviamente si scosterà un po' dalla ricetta originale, primo, perché nessuno mai mi darà la ricetta base o i trucchetti giusti per far venire il riso bello croccante come il loro, e secondo perché, purtroppo, devo ancora comprarmi il wok, quindi per ora mi tocca adattarmi con quel che ho in casa.
Tanto è venuto squisito ugualmente, ma voi non avevate dubbi, vero?



Dosi per 2 persone:
  • 200 gr di riso basmati
  • 120 gr di piselli surgelati
  • 150 gr di prosciutto cotto in 2 sole fette
  • 2 uova
  • 1/2 cipolla bianca
  • 2 cucchiai di salsa di soia
  • 3 cucchiai di olio di semi di arachidi
  • sale q.b.
Procedimento:
Per primissima cosa mettere il riso in un colapasta e lavarlo per qualche minuto sotto l'acqua corrente e fredda del rubinetto.
CURIOSITA': questo è un passaggio che si fa solo con alcune tipologie di riso e solo per alcune ricette, come per il riso adatto alla preparazione del sushi, serve per far perdere l'amido che il chicco ha in superficie.
Far scolare il riso per perdere tutta l'acqua in eccesso.
Nel frattempo, mondare la cipolla molto finemente, anche con l'aiuto di un mixer, e ridurre il prosciutto cotto a dadini.
Trasferire il riso in una casseruola, ricoprirlo d'acqua fredda fino a 1 cm sopra e non dimenticare di coprire con un coperchio.
ATTENZIONE: questa cottura necessita del coperchio per tutta la sua durata. Bisogna quindi considerare i tempi  e i modi di cottura che ho indicato senza andare a sbirciare o sgranare il riso. Questa cottura dà al riso la possibilità di far asciugare tutta l'acqua inserita nel tegame, senza il bisogno di dover scolare nulla successivamente.
Iniziare la cottura a fuoco alto, quando poi l'acqua inizia a bollire, si capirà dal fatto che dalla pentola fuoriesce del vapore, abbassare al minimo la fiamma del fornello, da qui cuocere per altri 10 min, passati i quali, spegnere il fuoco e lasciar riposare per altri 5 min il riso in pentola, sempre coperto.
Mentre il riso cuoce, in una padella a parte far scaldare 2 cucchiai d'olio e far rosolare i cubetti di prosciutto per qualche minuto. 
Aggiungere i piselli, salare, ma poco, e farli cuocere insieme al prosciutto per 5 min.
Rompere le uova in un piatto, sbatterle con una forchetta e aggiungere la cipolla.
In un'altra padella antiaderente, far scaldare il cucchiaio d'olio rimasto e versare le uova. Con l'aiuto di una spatola o di un cucchiaio di legno, smuoverlo continuamente, dall'esterno verso il centro, rompendo la frittatina che si viene a creare.
Nel momento in cui il riso è pronto, versarlo direttamente nella padella col prosciutto ed i piselli, a fuoco alto, aggiungere la salsa di soia, far saltare tutto per 1 min in modo tale da far sparire il colore della salsa e in modo tale da far insaporire ben benino tutto il riso, infine aggiungere le uova strapazzate, sgranare bene il tutto.
Impiattare e servire ben caldo.


F.ederica

sabato 2 novembre 2013

TRIONFO DI PEPERONINI FARCITI

Era da un po' di settimane che avevo adocchiato i peperonini dolci.
Sia per il fatto che erano piccini, sia per il fatto che erano coloratissimi, sia per il fatto che non li avevo mai visti prima e che avevo una voglia matta di assaggiarli, mi son fatta prendere dalla voglia di cucinarli e fotografarli...
Piccolini come sono mentre li cucinavo pensavo: "ma mi sazierò mai?!" ebbene si, non fatevi ingannare dalle dimensioni, son sempre peperoni ripieni.




Ingredienti per 2 persone:

  • 250 gr di peperonini dolci
  • 120 gr di trito di manzo
  • 2 cucchiai di pecorino romano grattugiato + qualche scaglietta
  • 2 cucchiai di pangrattato
  • 1 uovo
  • 1 scalogno
  • 1 tazzina di vino bianco
  • prezzemolo tritato q.b.
  • olio q.b.
  • sale q.b.
  • pepe q.b.
Procedimento:
Per primissima cosa lavare e pulire i peperonini eliminando semini e filamenti.
ATTENZIONE: per pulire i peperoni solitamente si fanno a metà, ma usando i peperoni piccolini, siccome verranno successivamente farciti, tagliarli incidendoli per una parte soltanto, come scavandoli per formare una piccola barchetta concava.
A questo punto sciacquarli anche internamente e tamponarli con della carta da cucina.
Quando i peperoni saranno ben asciutti si può iniziare a far scaldare in una padella qualche cucchiaio d'olio, successivamente mettere i peperoni in padella posati sul fondo dal lato del taglio e farli rosolare e sudare per qualche minuto, giusto il tempo che serve per farli ammorbidire.
Spegnere il fuoco e posare i peperoni su un piatto ricoperto da carta assorbente, sempre con il taglio verso il basso, in modo tale da far perdere l'olio in eccesso.
Lasciar raffreddare completamente.
Intanto, scolare l'eccessivo olio dalla padella usata precedentemente, rimetterla sul fuoco e far rosolare il trito di carne, a fuoco alto, quando la carne sarà già colorata, versare il vino e farlo sfumare e assorbire sempre smuovendo la carne con un mestolo.
Quando sarà ben cotta, scolarla con l'aiuto di un colino e farla raffreddare totalmente.
Intanto, pulire e tritare sia lo scalogno che il prezzemolo.
Mettere in un contenitore l'uovo e lavorarlo con una forchetta salando e pepando.
CURIOSITA': se come me si preferisce usare il pecorino bisogna fare molta attenzione alla dose di sale da aggiungere, ovviamente si può sostituire il pecorino con il parmigiano, la scelta sarà dettata a seconda dai gusti.
Ora aggiungere all'uovo sbattuto la carne ormai fredda, il formaggio scelto, ma solo quello grattugiato ed infine il prezzemolo e lo scalogno.
Aiutarsi con le mani ad incorporare il tutto.
Aggiungere, solo dopo aver lavorato un po', il pangrattato per far compattare.
Riempire a questo punto i peperonini con l'aiuto di un cucchiaino.
Ungere con un filo d'olio il fondo di una teglia da forno (preferibilmente non troppo grande in modo tale da farli stare quasi ad incastro l'uno con l'altro) disporli all'interno e quando saranno ben sistemati, adagiare sul ripieno di ognuno una scaglia di formaggio ed infornarli a 200° per 10 min circa.
Passato questo tempo adagiare una seconda scaglia sulla precedente in modo tale da farla sembrare più corposa.
Spegnere il forno e far riposare per altri 5 min i peperonini ancora all'interno.
Servire caldi, ma non bollenti.

F.ederica

Con questa ricetta partecipo al mio primo contest, quello con Andrea Ribaldone e il ristorante Corte dei Civalieri ed il blog Ti cucino così di Lucy che come argomento hanno scelto LE VERDURE DI STAGIONE.


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