martedì 24 giugno 2014

ADORATE E MITICHE POLPETTE

Oggi è Martedì, ieri Lunedì..
..e voi penserete "si Fede brava, e ieri l'altro era Domenica"!!!
Ebbene si, era Domenica, che è l'unico giorno della settimana che a me piace veramente, perché è l'unico giorno della settimana in cui anche se lavoro, so che è festa, so che quantomeno il calendario lo segna in rosso ed io adoro il rosso, così diventa festa anche dentro di me.
E' l'unico giorno della settimana in cui ho un po' di tempo per me stessa e per fare le cose da signorine, come dedicarmi alla mia manicure e al mio adorato smalto rosso, perché donne, non venitemi a dire che voi riuscite a mettere lo smalto rosso anche durante il tram tram di tutti i giorni?!
Se così fosse, beh io vi darei un diploma solo per questo.
Io devo chiedere le ferie a lavoro se ho voglia di applicare il rosso, il colore più assurdo e mio amico da sempre, bello da morire in qualsiasi nuance, ma anche dannatamente cattivo.
E' l'unico colore che secondo me non perdona né sbavature, né macchie.
Ecco perché amo la Domenica, perché faccio le polpette, metto su il sugo a cuocere e poi ho tuuutto il tempo di dedicarmi al mio smalto.
Nessuno mi corre dietro, sono in pace con me stessa e sono di buon umore.
E poi quando penso alla Domenica, ovviamente penso ai pranzi con la famiglia al completo, gli stessi a cui ero abituata da piccola.
Ricordo la lunga tavolata a casa di nonna con intorno tutti quanti riuniti nonni, zii, cugini e genitori e chi più ne ha più ne metta.
Ah, che bei ricordi!!!
Non succede più da un sacco di anni, essendo lontana da casa.
Posso solo chiudere gli occhi e immaginare di esser lì accanto a nonna mentre mette le mani sulla carne e sul vino e che con maestria e velocità crea le sue, ma anche mie, adorate e mitiche polpette.
Tutti abbiamo provato almeno una volta a farle e tutti sappiamo che alla fine le dosi degli ingredienti vanno un po' a caso. La mia nonna in fin dei conti è la prima che usa questa ricetta non ricetta.
Quando l'ho chiamata per farmi dire come le faceva, non la smettevo di sorridere, non mi diceva il numero delle uova, mi diceva che dovevo fare a casaccio, che tanto alla fine l'impasto lo avrei riconosciuto, che tanto lui avrebbe parlato da solo quando sarebbe stato pronto.
Ebbene, io quell'impasto non l'ho affatto sentito parlare, mai, neanche una parola ha spiaccicato, però le polpette son venute come quelle della mia nonna!
Tonde, belle, profumate e saporite.
Ecco come le facciamo noi.




Ingredienti per 4 persone:
  • 500 gr di carne macinata mista (vitello e maiale)
  • 2 uova
  • 1 spicchio d'aglio grande
  • 100 gr di formaggio grattugiato
  • 150 gr di mollica del pane
  • 3 cucchiai di latte
  • 1 bicchiere di vino rosso (o bianco, o in alternativa latte)
  • prezzemolo q. b.
  • sale q.b.
  • pepe q.b.
  • 1 lt di olio per friggere
Procedimento:
In un contenitore abbastanza capiente, versare tutto il macinato e fiondandoci all'interno le mani, iniziare ad impastare per sgranarlo e renderlo più morbido.
ATTENZIONE: la carne macinata ovviamente deve essere fresca, appena macinata insomma, più la si tiene in frigo dopo averla acquistata, più tende a cambiare colore e profumo e ovviamente non è affatto un bene. In più se acquistata in macelleria tanto meglio, noterete la differenza di colore con quella che solitamente è confezionata al supermercato o al minimarket sotto casa.
Tritare quanto più finemente possibile sia lo spicchio d'aglio che il prezzemolo.
Unire alla carne le uova, il latte, il sale ed il pepe senza esagerare, l'aglio ed il prezzemolo tritati, formaggio e pane, insomma tutti gli altri ingredienti.
Iniziare ad impastare per far mischiare bene tutto.
L'ultima volta che le ho fatte mi son bastate queste dosi, ovviamente però dipende da quanto son grandi le uova, potreste aver bisogno di più pane.
La prima volta che le ho fatte ho usato il pangrattato, son venute buone ugualmente, ma se si usa quello grattugiato più grossolanamente o la mollica del pane in cassetta leggermente ammollato nel latte in precedenza, l'impasto risulterà molto più morbido.
Una volta che l'impasto è pronto, non deve essere troppo morbido, né troppo secco per intenderci, versare il vino in un piatto piano, prelevare la quantità giusta di carne in modo che stia in un pugno, bagnarsi leggermente il palmo di una mano col vino e iniziare a creare le polpette, col classico movimento rotatorio delle mani.
Per ogni polpetta, bagnare un palmo della mano col vino.
Man mano che si creano le polpette metterle su di un altro piatto piano.
Se mentre si va avanti a formare le polpette, si nota che quelle già fatte si deformano, vuol dire che l'impasto è troppo morbido, quindi conviene rimetterle nell'impasto e aggiungere un altro po' di pane.
Una volta finito di fare le polpette, metterle in frigo a riposare fino a che non verserete l'olio in una padella antiaderente, larga, ma con i bordi di media altezza e finché non arriverà alla giusta temperatura per iniziare a friggere.
CURIOSITA': per capire se l'olio è pronto, ci immergo all'interno il cucchiaio di legno fino a fargli toccare il fondo, se sul fondo accanto al legno iniziano a spuntare le classiche bollicine della frittura, posso iniziare a friggere.
Tirare fuori dal frigo le polpette e iniziare ad adagiarle nell'olio molto delicatamente e non più di 8 per volta, l'olio altrimenti perde la sua giusta temperatura e la frittura non viene bene, non le renderà croccanti come dovrebbe.
Smuoverle sempre durante la cottura e tirarle via dall'olio quando saranno ben colorate, fare la prova assaggio aiuta sempre, ma attenzione che sarà ustionante.
Adagiarle su un foglio di carta da fritto o di carta assorbente per farle perdere l'olio in eccesso  e farle raffreddare.
Le polpette io le adoro così, solo fritte, ma son molto buone anche al sugo.
Per farle al sugo, durante il momento della frittura, non bisogna farle dorare e scurire, bisogna prelevarle dall'olio caldo un po' prima e si trasferiscono dopo averle tamponate un po', nella pentola del sugo già avviato, così da far terminare al suo interno la loro cottura.
Quando il sugo sarà pronto, lo saranno anche le polpette.
Se la frittura è stata fatta molto prima di mettersi a tavola e le polpette si sono ormai raffreddate un po' troppo, ricoprirle con un foglio di carta di alluminio e metterle per qualche minuto nel forno statico.
E' bello presentarle a tavola tutte insieme in un unico piatto, la coppa delle polpette è il massimo della goduria anche solo visiva. Le porzioni si faranno successivamente.



Se fate come noi, attingete direttamente con le mani dalla coppa!!!

F.ederica

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