mercoledì 9 dicembre 2015

NAAN: PANE INDIANO

L'avevo sempre chiamato "semplicemente" pane indiano, poi cercandone informazioni online ho scoperto il suo vero nome, che ovviamente non so assolutamente se è giusto pronunciare così come si legge!!! Ma vabbè...
L'ho sempre mangiato nei ristoranti indiani di Parma e Milano, magari l'avessi anche assaggiato nel suo paese d'origine. Ma mi auguro accada prima o poi.
Ad esser precisi, pur chiamandolo pane indiano, non è diffuso solo in India, ma anche in Medio Oriente e pure in una regione specifica della Cina.
Viene cotto in forni d'argilla che si chiamano tandoor: sono praticamente delle anfore che vengono infossate nel terreno, per trattenere calore. Alla base viene ricavata un'apertura per porre della brace sul fondo e la cottura avviene posando il pane sui bordi dell'anfora.
Diciamo che ha la classica forma di una piadina irregolare.
Si fa lievitare, ma rimane molto piatto come pane.
Si può gustare in purezza oppure farcendolo prima della cottura con del formaggio cremoso.


Ingredienti per 4 persone:
  • 430 gr di farina "00"
  • 50 ml di acqua a temperatura ambiente
  • 200 gr di yogurt bianco senza zucchero
  • 1/2 cubetto di lievito di birra
  • 1 cucchiaio di sale fino
  • 1 cucchiaino di miele
  • formaggio fresco spalmabile q.b.
Procedimento:
In una ciotola capiente versare la farina e disporla a fontana.
Mettere l'acqua in un bicchiere, scioglierci dentro il lievito ed unire anche il miele.
Quando tutto sarà ben sciolto, versarlo al centro della farina.
Iniziare ad amalgamare insieme gli ingredienti, poi aggiungere anche il sale e lo yogurt.
ATTENZIONE: se necessario, unire dell'altra acqua, ma solo se il composto è duro.
Si dovrà ottenere un panetto molto liscio e morbido.
Metterlo a riposare in un ambiente caldo e non ventilato. Dovrà raddoppiare il suo volume, ma nessuno vieta una lievitazione più lunga, io ad esempio, l'ho fatto lievitare per circa 4 ore.
Quando sarete pronti per la preparazione del naan, prendere l'impasto, trasferirlo su un piano di lavoro e formare un filoncino.



Da qui poi bisogna creare delle palline, più o meno grandi a seconda da quanto si desidera fare grandi le "piadine" finali.



Un piccolo accorgimento, quando si creano le palline, conviene tenere il nodino di pasta che si crea rivolto verso il basso e lasciar riposare ancora per almeno 20 min.


Quando sarà passato questo tempo, con l'aiuto di un matterello, stendere con forma quanto più circolare possibile ogni singola pallina, stendendola molto finemente.
A questo punto, stendere su metà del disco steso, un po' di formaggio spalmabile e richiudere poi a panzarotto, facendo pressione con le dita sui bordi e creando il classico bordino per evitare che il formaggio fuoriesca.
CURIOSITA': se si preferisce, si può lasciare anche non condito e non ripiegato, in questo caso si cuocerà come fosse una semplice piadina.
Scaldare a questo punto una buona padella antiaderente e passare in cottura ogni singolo paninetto. Farlo cuocere prima da un lato e poi dall'altro.
Si gonfieranno e coloreranno leggermente con il calore della piastra, è normalissimo.
Consumare mentre sono ancora caldi.

F.ederica

venerdì 4 dicembre 2015

I MIEI SPAGHETTI ALLO SCOGLIO, PERFETTI PER LA DOMENICA

Gli spaghetti allo scoglio rappresentano un famosissimo primo piatto mediterraneo; in qualsiasi modo si preferisca prepararlo, lascia nell'aria tutto il sapore ed il profumo del mare.
C'è chi lo prepara al sugo, chi lo lascia in purezza, come me.
Uso giusto qualche pomodorino per dare colore al piatto... come se ne servisse.
Questo piatto o lo si ama, o lo si odia, non esistono mezze misure.
Cozze, calamari, scampi, vongole, totani e gamberi.
Quelli elencati sono tutti ingredienti fondamentali per la realizzazione di un buon piatto, ma seppur ne mancasse qualcuno, beh l'unica parola d'ordine contemplata è "abbondare", abbondare in quantità con il resto degli ingredienti.
Personalmente preferisco le cozze alle vongole, soprattutto per la facilità della pulizia, e non è un caso che in questa ricetta le seconde non ci siano. 
Le vongole le utilizzerei per un piatto di linguine al sugo di pesce.
Che è tutta un'altra musica, farebbe parte proprio di un altro tipo di menù per quanto mi riguarda. Devo ammettere che quel che leggerete più avanti è una ricetta "rubata".
Quando in casa c'è da preparar qualcosa col pesce, i fornelli li gestisce Alberto.
Io passo in seconda fila ad impiattare, mangiare e lavare i piatti.
Ma mi sta benissimo! Un piatto così è molto meglio goderselo e basta ^_^
Quando non sono a casa con la mia famiglia a godermi la pasta fatta in casa con polpette ed involtini, questo diventa il pranzo della domenica.
Ottimo sostituto non credete???


Ingredienti per 2 persone:
  • 180 gr di spaghetti
  • 4 scampi
  • 500 gr di cozze
  • 400 gr di totani
  • 10 pomodorini ciliegino
  • prezzemolo fresco q.b.
  • 2 spicchi d'aglio
  • 2 fette di limone
  • olio q.b.
  • 1 bicchiere di vino bianco secco
  • pepe o peperoncino a piacere
Procedimento:
Pulire e grattare accuratamente le cozze per liberarle da tutte le incrostazioni.
CURIOSITA': molte pescherie effettuano anche il servizio della pulizia ormai, quando le comprate, chiedete al pescivendolo, così vi evitate un passaggio scocciante.
Metterle in una pentola con dell'olio, 1 spicchio d'aglio, pepe nero e prezzemolo.
Coprite col coperchio e fate cuocere a fiamma media.
Le cozze si apriranno da sole e non farete fatica a ricavarne il frutto.
ATTENZIONE: se si preferisce utilizzare direttamente le cozze senza guscio, allora chiedete al pescivendolo se ha quelle già aperte ed inseritele nella ricetta nello stesso momento in cui si uniranno i pomodori.
Nel frattempo tagliare a rondelle i totani, tenendo i tentacoli interi e mettere da parte.
In una padella mettere a scaldare dell'olio e il restante spicchio d'aglio.
Aggiungere gli scampi ed i totani.
Quando prenderanno un po' di colore, sfumare con il vino bianco.
Posare sul fondo le fette di limone, regaleranno ancora più profumo e sapore al piatto.
Lavare, tagliare in 4 i pomodorini e unirli al pesce.
Ricavare il frutto dalla maggior parte delle cozze, altre lasciarle nel guscio, unire poi al resto.
Far cuocere leggermente a fuoco medio.
Mettere a cuocere la pasta.
Scolarla e passarla in padella con tutti i frutti di mare.
Unire due giri d'olio a crudo, altro prezzemolo e pepe o peperoncino a piacere.
Impiattare con uno scampo per piatto e qualche cozza con guscio ciascuno.
Servire con qualche fetta di pane abbrustolito a parte.

F.ederica

mercoledì 25 novembre 2015

RAVIOLI RICOTTA E OLIVE

Buongiorno!!!!
In queste settimane ho parlato molto, sui miei vari social, della mia iniziativa CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE, ed in molti mi hanno chiesto informazioni in merito.
Le uniche parole d'ordine sono i colori protagonisti.
I colori della femminilità, come il rosa ed il fucsia, ma anche il rosso ed il viola che ricordano i colori del sangue e dei lividi.
Oggi è il 25 Novembre ed è la giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Personalmente odio che ci si ricordi di aiutare solo in un'unica giornata.
L'anno scorso mi sono ripromessa che, nel mio piccolo, avrei fatto qualcosa per aiutare.
Per quanto potesse essermi possibile ho pensato di utilizzare il mio blog come punto di informazione per tutte le donne che passassero da qui.


Ci sono donne che hanno quotidianamente paura, e proprio per questo non chiedono aiuto.
Ci sono donne che giorno dopo giorno affrontano la cattiveria di chi mentendo dice di amarle.
Ci sono donne che non sanno a chi rivolgersi perché non vogliono denunciare.
Ci sono quelle che vorrebbero rialzarsi, ma che non ne hanno più la forza e cedono.
Fortunatamente però ci sono anche altre donne.
Quelle che ce la fanno, affrontano tutto e tutti, si buttano quanto più possibile il dolore ed i ricordi alle spalle e continuano a vivere la loro vita in modo sereno e felice. Molto più di prima!

Io non posso che sperare che ci siano sempre più donne libere.
Libere da pressioni fisiche, psicologiche e sessuali.
QUI vi lascio tutte le informazioni utili!
Sia che abbiate bisogno di aiuto, sia che abbiate voglia di partecipare alla raccolta di ricette.
Noi foodblogger con i nostri post facciamo entrare nelle nostre cucine un sacco di persone, soprattutto donne, di tutte le età, e spesso di loro conosciamo poco o niente, perciò magari, senza saperlo le avremo aiutate.
Ricordate: basta il passaparola e... più siamo meglio è.

Quindi questa, se ancora non si fosse capito, è una ricetta che mi sta particolarmente a cuore.
Colorata per l'occasione, saporita e che scalda il cuore se assaporata in compagnia di chi ci vuol veramente bene.
Una pasta ripiena, dal cuore morbido e profumato. Semplice il condimento e semplice la farcia.
Perché preparare la pasta già porta via un po' di tempo.
Forse lo sapete già, io amo colorare la pasta con qualsiasi cosa.
E' possibile utilizzare la zucca, il pesto, il nero di seppia, lo zafferano, la curcuma, il concentrato di pomodoro.... ma io questa volta ho utilizzato la barbabietola precotta.
Senza troppi intrugli, l'ho solo frullata e unita all'impasto.
Siete curiosi? vi lascio alla ricetta e...
...vi ringrazio per aver letto questa lunga introduzione.
A presto!!!



Ingredienti per 4 persone:
  • 250 gr di farina "00" + quella per impastare
  • 50 gr di farina di semola di grano duro
  • 125 gr di barbabietola precotta spellata
  • 1 uovo
  • 1 presa di sale fino
  • 250 gr di ricotta
  • 150 gr di olive Leccino, io ho usato quelle Citres
  • 50 gr di burro
  • qualche foglia di salvia
Procedimento:
Iniziare col dedicarsi alla pasta.
Che si decida ti utilizzare un'impastatrice o le mani non ha importanza.
In un contenitore versare le farina, l'uovo ed il sale.
A parte, frullare la barbabietola rossa e unirla poi agli ingredienti precedenti.
amalgamare il tutto, in modo tale da ottenere un impasto morbido, colorato in maniera omogenea e che sicuramente sarà ancora impossibile da lavorare senza che si attacchi alle mani, ecco perché la farina in più per impastare nella lista degli ingredienti.
ATTENZIONE: la consistenza ovviamente deve essere calibrata con altra farina a causa della grandezza dell'uovo e della consistenza più o meno acquosa della barbabietola.
Una volta pronto l'impasto, avvolgerlo con della pellicola e tenere in frigo almeno 30 min.
In un tritatutto intanto, tritare solo 120 gr di olive sgocciolate dall'olio di conserva.
Quelle che ho usato io son già denocciolate, altrimenti eliminatene prima il nocciolo interno.
Aggiungere nel mixer anche la ricotta e frullare insieme per creare una sorta di crema e tenere da parte fino a quando non saranno pronti i ravioli.
Passato il tempo di riposo della pasta, tirarla fuori dal frigo e iniziare a stenderla su un piano di lavoro, a mano con un matterello o con la sfogliatrice.
Bisogna ottenere delle sfoglie di pasta abbastanza sottili, ma mi raccomando non troppo da renderle impossibili da maneggiare.
Una volta ottenute le sfoglie, posizionare un po' di crema di ricotta sopra di esse, distanziandole un po' per permettere poi di riuscire a ricavare i singoli ravioli.
Stendere un'altra sfoglia di pasta e posizionarla sopra la precedente, schiacciare bene in modo tale da fare uscire l'aria da vicino al condimento, dopodiché schiacciare con le dita e poi tagliare con una rotella a zig-zag.



Lasciarli asciugare un po' sul tagliere.
Quando la superficie dei ravioli si sarà seccata ed asciugata, saranno pronti per la cottura.
Farli bollire in abbondante acqua salata.
Nel frattempo in una padella capiente antiaderente, far sciogliere il burro, unire le foglie di salvia e le restanti olive non tritate, se volete anche un po' di peperoncino.
CURIOSITA': nelle olive che ho utilizzato io ci sono dei pezzettoni di peperoncino, non troppo piccante e che si riescono a mangiare tranquillamente, così ho utilizzato direttamente quelli. Altrimenti prendere del peperoncino fresco, ma attenzione poi a non impiattarlo per non creare danno al palato dei commensali.



I ravioli avranno più o meno 5 minuti di cottura a seconda da quanto spessa sarà la pasta.
Mal che vada, "sacrificatene" uno e assaggiatelo prima di scolarli.
Quando saranno pronti scolarli con un mestolo e trasferirli nella padella con il condimento.
Fateli rosolare bene e impiattare dividendo le olive per tutti i piatti.
Se piace, unire anche qualche fogliolina di salvia ancora.

Con questa ricetta contribuisco alla raccolta di ricette:


F.ederica

lunedì 16 novembre 2015

CROSTATINE TANTO BUONE

Dopo la piacevole scoperta della crema d'arancia... al sentore di liquirizia, non potevo non farmi venire la voglia di preparare delle crostatine per la colazione o la merenda.
Questa volta però ho voluto utilizzare o zucchero bianco Zefiro di Eridania, per far si che la ricetta non sapesse troppo di liquirizia, ma soprattutto perché lo zucchero bianco Zefiro è uno dei dolcificanti che più preferisco per la pasticceria, perché grazie alla minuscola dimensione dei suoi granuli, permette di sciogliersi in pochissimo tempo. Soprattutto, se voglio realizzare una base per dolci che ha bisogno di poca lavorazione, come in questo caso.
Vi presento perciò le mie crostatine tanto buone.
Sono preparate con la pasta frolla all'acqua... Davvero ottima!
Siete pronti a mettere le mani in pasta?
In basso vi lascio anche il link diretto al blog ChiacchiereDolci.




Ingredienti per la crema:
  • 250 ml di latte
  • 50 gr di Tropical e Stevia di Eridania
  • 3 tuorli
  • 20 gr di farina
  • 1 arancia
Ingredienti per la base:
  • 380 gr di farina "00" + quella per la lavorazione
  • 150 gr di zucchero bianco Zefiro di Eridania
  • 70 gr di olio di semi vari
  • 125 gr di acqua
  • scorza di 1 limone
  • 1/2 bustina di lievito
Procedimento:
Preparare la crema largamente in anticipo, così da farla raffreddare prima di farcire le crostatine.
Per farlo, seguire la ricetta precedente. (link diretto).
Successivamente dedicarsi alla pasta per la base delle crostatine.
In un contenitore setacciare la farina con il lievito e aggiungere lo zucchero.
Lavare accuratamente un limone non trattato, ricavarne la scorza con una grattugia sottile.
ATTENZIONE: non grattugiare anche la parte bianca della scorza per evitare di dare un sapore amarognolo all'impasto.
Unire la scorza di limone agli ingredienti secchi.
Mischiare con un cucchiaio per permettere alla scorza di non rimanere tutta in un punto.
A questo punto, aggiungere sia l'acqua che l'olio.
Iniziare a lavorare fino ad ottenere un panetto morbido e non più tanto colloso.
Non si dovrà più attaccare alle mani, quindi se necessario aggiungere altra farina.
CURIOSITA': io ho utilizzato la farina tipo "00", ma su diversi blog si può leggere dell'utilizzo di farina di riso, di farina integrale o di altri tipi, non ci sono problemi, bisognerà soltanto far attenzione alle dosi, perché ovviamente ogni farina assorbe in maniera differente i liquidi.
Una volta impastato il tutto e ottenuto un bel panetto liscio, avvolgere nella pellicola trasparente e far riposare in frigo per circa 20 min.
Trascorso questo tempo, tirarla fuori dal frigo e adagiarla sulle mini teglie.
Con queste dosi vengono fuori 6 crostatine dal diametro di 10 cm, e con il rimanente impasto si possono formare alcuni biscotti.
Infornare le mini teglie in forno preriscaldato a 180°C per circa 15 o 20 min a seconda dal forno.
Quando saranno cotte, staccarle dagli stampi e farcirle con la crema preparata in precedenza.
Guarnire poi con della frutta fresca, meglio ancora se acidula, per far si che si sposi bene con il retrogusto della liquirizia.

Cliccate QUI, non ve ne pentirete.

Nella home del mio blog, nel sidebar a destra, troverete il banner di Eridania con il collegamento alla pagina del blog ChiacchiereDolci con tutte le mie ricette.



F.ederica

martedì 10 novembre 2015

POLPETTE IN UMIDO ALLA MENTA


C'era una serata estiva.
C'era un locale speciale.
C'era una cenetta romantica.
Non sarò prolissa come in un libro di fiabe, ma mi spiego meglio.
C'eravamo io ed Albi per la precisione, e per esser ancora più dettagliati eravamo in un locale nel centro storico di Manduria, in Puglia, un locale carinissimo con pochi coperti e con una cucina tradizionale, ma non classicamente scontata come si potrebbe pensare.
E lo abbiamo capito sin da subito, perché mentre eravamo in attesa delle nostre ordinazioni, anziché sgranocchiare i soliti grissini e paninetti posti nel cestino al centro del tavolo, abbiamo assaggiato tarallini alle olive e polpettine di carne con all'interno un freschissimo sentore di menta, un ingrediente che non avevamo mai assaporato nelle polpette.
Siamo sempre stati abituati alla presenza del prezzemolo.
Ma voi non potete capire quelle polpettine quanto ci hanno sorpresi e quanto ci son piaciute.
Son finite in 3 secondi, ma 3 secondi veri, non scherzo!!!
Secondo voi potevo non provare a farle anche in casa!?
Le polpettine di quella sera erano semplicemente fritte; in questa ricetta io vi racconto della versione in umido e voglio ricordarvi che ho usato il dado vegetale granulare fatto in casa.
A voi la ricetta, provatela, non ve ne pentirete.


Ingredienti per 4 persone:
  • 500 gr di carne macinata mista (vitello e maiale)
  • 4 cucchiai di farina
  • 2 uova
  • 1 spicchio d'aglio grande
  • 100 gr di formaggio grattugiato
  • 150 gr di pangrattato
  • 3 cucchiai di latte
  • 2 bicchieri di vino bianco 
  • menta q.b.
  • sale q.b.
  • pepe q.b.
  • olio q.b.
  • 500 ml di brodo vegetale
  • 1 cucchiaino di amido di mais
Procedimento:
In un contenitore abbastanza capiente, versare tutto il macinato e fiondandoci all'interno le mani, iniziare ad impastare per sgranarlo e renderlo più morbido.
ATTENZIONE: la carne macinata ovviamente deve essere fresca, appena macinata insomma, più la si tiene in frigo dopo averla acquistata, più tende a cambiare colore e profumo e ovviamente non è affatto un bene. In più se acquistata in macelleria tanto meglio, noterete la differenza di colore con quella che solitamente è confezionata al supermercato o al minimarket sotto casa.
Tritare quanto più finemente possibile sia lo spicchio d'aglio che la menta.
Unire alla carne le uova, il latte, il sale ed il pepe senza esagerare, l'aglio e la menta tritati, formaggio e pane, insomma tutti gli altri ingredienti.
Iniziare ad impastare per far mischiare bene tutto.
Una volta che l'impasto è pronto, non deve essere troppo morbido, né troppo secco per intenderci, versare 1 bicchiere di vino in un piatto piano, prelevare la quantità giusta di carne in modo che stia in un pugno, bagnarsi leggermente il palmo di una mano col vino e iniziare a creare le polpette, col classico movimento rotatorio delle mani.
Per ogni polpetta, bagnare un palmo della mano col vino.
Man mano che si creano le polpette metterle su di un altro piatto piano.
CURIOSITA': se mentre si va avanti a formare le polpette, si nota che quelle già fatte si deformano, vuol dire che l'impasto è troppo morbido, quindi conviene rimetterle nell'impasto e aggiungere un altro po' di pangrattato.
Mettere la farina in una coppetta ed infarinare una ad una le polpette appena fatte.




Una volta finito, verserete un po' d'olio in una padella antiaderente, larga e bassa mi raccomando, in modo tale che le polpette stiano tutte insieme e comode all'interno.
Farlo scaldare a fuoco medio alto, aggiungere le polpette e farle rosolare bene su tutti i lati.
Sfumare con il restante bicchiere di vino e far evaporare.
Versare il brodo vegetale sulle polpette, coprire la padella col coperchio e far cuocere per 20  min circa, rigirando spesso le polpette.
Passati i minuti di cottura, prelevare un po' di brodo con una tazzina di caffè, nella tazzina far sciogliere il cucchiaino di amido di mais, dopodiché versare di nuovo in padella, l'amido di mais andrà ad addensare il fondo di cottura e si creerà una salsa saporitissima.
Impiattare e servire ben calde.

F.ederica

giovedì 29 ottobre 2015

MUFFINS ALLE VERDURINE

Vi capita mai di utilizzare per qualche ricetta solo i tuorli delle uova?!
A me succede mooolto raramente per fortuna, ma quando succede son sempre in crisi per tentare di smaltire gli albumi in qualche maniera che non sia la solita frittatina.

Questa volta ne avevo ben 4.
Voi come li avreste smaltiti? Accetto volentieri qualche suggerimento per la prossima volta..
In ogni caso questa volta è stato più semplice del previsto, ero su Pinterest e il caso ha voluto che l'ispirazione arrivasse in pochissimi secondi.
Avevo appena pubblicato online la ricetta de I miei dolcissimi muffins ed ero lì ad osservare le dolci opere che ci sono online, da lì ho pensato, perché non pubblicarne una ricetta salata?!
Detto - Fatto ^_^
Ho raccolto gli ingredienti e mi sono messa all'opera.

Sono ottimi con qualsiasi ingrediente preferiate, io avevo in casa pisellini e carote!!!!
Io ve li consiglio, son buonissimi e anche super morbidi.

A voi la ricetta ed il procedimento.


Ingredienti per 12 muffins:
  • 240 gr di farina "00"
  • 4 albumi
  • 6 cucchiai di latte
  • 60 gr di olio d'oliva + 3 cucchiai
  • 1 mozzarella fresca
  • 120 gr di piselli surgelati
  • 3 carote
  • 1 bustina di lievito disidratato
  • 1/2 cucchiaio di sale fino + quello per le verdure
  • 1/2 bicchiere di acqua tiepida
Procedimento:
Tagliare la mozzarella a cubetti e metterla a sgocciolare, magari con un peso sopra per farle perdere quanto più liquido possibile.
Pelare le carote e ridurle a cubetti.
ATTENZIONE: io ho utilizzato carote arancioni e viola, insieme ad i piselli, ma questo non esclude l'utilizzo di qualsiasi altra verdura o ingrediente che più si preferisce.
Spellare e tritare grossolanamente la cipolla.
In una padella antiaderente, versare 3 cucchiai d'olio e farlo riscaldare.
Quando avrà raggiunto un'alta temperatura unire la cipolla e farla appassire a fuoco basso per qualche minuto, dopodiché unire le carote.
Far cuocere insieme per 10 min circa, finchè non saranno morbide, ma non sfatte.
Nel frattempo, far sbollentare in acqua bollente non salata, i piselli, sempre per 10 min circa.
Passati questi minuti di cottura, scolare i piselli ed unirli alle carote.
Salare a piacere e spegnere il fuoco.
A questo punto dedicarsi all'impasto vero e proprio dei muffins.
In un recipiente versare la farina, il lievito, il latte, il sale e l'olio, quindi iniziare ad impastare meglio se con un cucchiaio per evitare che l'impasto si appiccichi alle mani.
Unire gli albumi poco per volta, così da permettere all'impasto di assorbirli lentamente.
Si otterrà un impasto dalla consistenza solida, unire dell'acqua fino ad ammollarlo un po'.
A questo punto aggiungere la mozzarella e le verdurine cotte.
CURIOSITA': se si preferisce, al posto della mozzarella, si possono utilizzare 4 cucchiai di formaggio grattugiato, ci tengo però a precisare che in questo modo si otterranno dei muffin meno soffici.
Disporre a questo punto i pirottini di carta in una teglia da muffins e disporre un po' d'impasto per ciascuno, dividendo più o meno equamente.



Appiattire leggermente con il dorso di un cucchiaio ed infornare per 20/25 min in forno ventilato e preriscaldato a 200°C.
Prima di sfornare fare sempre la prova stecchino.
Servire ancora caldi.



Se non consumati appena sfornati, si possono conservare sotto vetro e, una volta raffreddati, si possono anche riscaldare.

F.ederica

martedì 20 ottobre 2015

DOLCI RAVIOLI CHE SPOSANO IL SALATO

Autunno + giornata libera dal lavoro per me possono significare solo una cosa:
stare in casa, al calduccio e dedicarmi alla cucina e al mio adorato blog.
Il tutto ovviamente sorseggiando delle ottime tisane calde, perché lo sapete bene, per me le coccole non devono mancare mai.
Questa che vi propongo oggi a dire il vero è una ricetta che ho provato l'autunno scorso, ma l'ho tenuta salvata in bozze fino ad ora perché quando è arrivato il momento giusto per proporvela, era passato il tempo delle zucche, e ci ho rinunciato per non fare figuracce.
Visto però che ci risiamo col freddo, con la voglia di piatti caldi e pieni di sapori e soprattutto visto che mi sto riempiendo la casa di tutti i tipi di zucca possibili e immaginabili, ho ricordato di averla messa in stand-by e l'ho recuperata per voi.
Non è assolutamente un piatto light, anzi, al contrario è un piatto bello ricco di sapori, ma che si sposano benissimo l'uno con l'altro.
Quel giorno eravamo in casa sia io che Alberto.
Volevamo a tutti i costi cucinare qualcosa utilizzando la nonna papera, che poi... chi lo sa perché si chiama così la macchina per tirar la sfoglia?! C'è qualcuno che mi sa illuminare?
In ogni caso, ci siam messi ad impastare e spignattare entrambi.
E nelle foto vedrete sia le mie mani che le sue, a dimostrazione che quel che dico è tutto vero!

Devo dire che se nn fosse stato per lui che mi ha insegnato un sacco di cose in cucina, io sarei rimasta col sapermi preparare solo un uovo sodo e con la paura di accendere il fornello del gas.
Non so se ve l'ho mai raccontato.
Giuro, non avevo mai acceso un fornello prima del periodo dell'università.
Poi vedendo lui che cucinava di tutto e di più, mi si è aperto un mondo.
Ora non vorrei osar troppo nel dire che in questo caso l'allieva ha superato il maestro, ma...
si, credo proprio sia successo!!! eheheh (^_^)

Ritornando a parlare della ricetta però, quel giorno, assaporando l'unione tra il dolce ed il salato ed il contrasto del croccante col soffice, ci ha fatti letteralmente innamorare.
Sicuramente a breve questo piatto sarà di nuovo sulla mia tavola.
Precisamente così come ve la mostro oggi.
Non cambierei nulla.


Ingredienti per 2 persone:
  • 200 gr di farina di semola di grano duro
  • 2 uova intere
  • 200 gr di zucca Delica pulita
  • 200 ml di latte intero
  • 200 gr di gorgonzola cremoso
  • 2 fette sottili di pancetta di maiale affumicata
  • noce moscata q.b.
  • sale fino q.b.
  • pepe q.b.
Procedimento:
La prima cosa da fare ovviamente è preparare la pasta.
Posizionare la farina a fontana su un piano da lavoro, aggiungere un pizzico di sale fino al centro della fontana e sempre nel centro, rompere le uova ed iniziare ad impastare fino ad ottenere una palla liscia ed elastica.
Avvolgerla con della pellicola alimentare e farla riposare in frigo per 30 min.
Nel frattempo preparare il ripieno dei ravioli.
Per prima cosa preriscaldare il forno a 200°C.
Fare a fette la zucca con uno spessore di qualche millimetro e disporle su una teglia ricoperta di carta da forno. Infornare per 15 min circa.

Sarà pronta quando si sarà ammorbidita senza però bruciarsi in superficie.
Tirarla fuori dal forno, trasferirla in un contenitore e schiacciarla con i rebbi di una forchetta in modo tale da ridurla in poltiglia.
Condirla leggermente di sale e noce moscata e farla raffreddare.
Passati i 30 min per il riposo della pasta, tirarla fuori dal frigo e iniziare a stenderla su un piano di lavoro, a mano con un matterello o con la sfogliatrice.
Bisogna ottenere delle sfoglie di pasta abbastanza sottili, ma mi raccomando non troppo da renderle impossibili da maneggiare.
Una volta ottenute le sfoglie, posizionare un po' di zucca sopra di esse, distanziandole un po' per permettere poi di riuscire a ricavare i singoli ravioli.


Una volta posizionato il ripieno dei ravioli, bisognerà con le dita leggermente inumidite con dell'acqua, passare tutto intorno al ripieno stesso, poi ripiegare la sfoglia come vedete in foto e pressare intorno al ripieno per far fuoriuscire tutta l'aria in eccesso.


CURIOSITA': l'acqua passata con le dita fungerà da collante tra i due strati di sfoglia, mentre la leggera pressione esercitata appena richiusa la sfoglia, servirà poi successivamente per evitare ai ravioli di aprirsi in cottura.
Fatto questo, tagliare e ricavare con un taglia biscotti o con una rondella da cucina i singoli ravioli, con l'aiuto delle mani e/o della forchetta poi pressare bene sui bordi per sigillare i lembi appena tagliati.
Disporli su un panno pulito e infarinato per farli asciugare un po'.
ATTENZIONE: io ho utilizzato la sfogliatrice e per evitare che mi si rompesse la pasta, sono arrivata fino al penultimo livello, poi però nello step successivo, ho schiacciato ben bene la pasta con mani e forchetta per  e renderla meno spessa.
Una volta finito con la preparazione dei ravioli, preparare il bacon.
Riscaldare bene il fondo di una padellino antiaderente, quando avrò raggiunto una buona temperatura, adagiarci le due fette di pancetta, farle rosolare bene sia da un lato che dall'altro. Quando saranno pronte, passarle su un pezzo di carta assorbente, eliminare l'eccesso di grasso che è ovviamente fuoriuscito, trasferirle su un tagliere e farle raffreddare per poi tritarle grossolanamente con un coltello.
Portare a bollore l'acqua per la cottura della pasta e nel frattempo dedicarsi alla fonduta.
In un pentolino, meglio se antiaderente, mettere a scaldare il latte ed il gorgonzola.
Mescolare per permettere al formaggio di sciogliersi in poco tempo.
Tenere in caldo per evitare che si addensi.
Quando l'acqua avrà raggiunto il bollore, salarla a piacere secondo i propri gusti e far cuocere i ravioli per circa 5 minuti, il tempo varierà a seconda dallo spessore della pasta stessa.
Impiattare i ravioli con sopra la fonduta di gorgonzola e la granella di bacon tritata.
Pepare il piatto a piacere e servire ben caldo.

F.ederica

venerdì 16 ottobre 2015

CREMA D'ARANCIA AL SENTORE DI LIQUIRIZIA

Ma buongiornooooooo!!!
Qui a Parma non vedevo il sole da più di qualche giorno, solo pioggia e grigiume ovunque ultimamente. Oggi però è una bellissima giornata.
Ed io ho il sorriso in viso sia per il bentornato sole, sia perché sono felicissima di annunciarvi la notizia di una collaborazione con "nientepopodimenoché" Eridania.
Ebbene si, io, il mio piccolo blog, la mia tanta voglia di fare e sperimentare grazie al blog ChiacchiereDolci siamo online con delle ricettine tutte dolci.
Per me è una soddisfazione personale.
La mia prima vera collaborazione.
Ora capirete l'intro con tutte quelle "o" nel buondì e il sorriso descritto a 360 denti :D
La prima ricetta con cui apro quest'avventura è proprio una crema.
Dolce al punto giusto, ma non troppo perché l'ingrediente principale è l'arancia, ma l'ingrediente segreto... è lo zucchero.
Uno zucchero che sa di liquirizia in fondo.
Mai sentito parlare di stevia?
E' una pianta ad altissimo potere dolcificante, ma con zero calorie.
Ecco Eridania nella sua gamma prodotti ha inserito Tropical & Stevia.
Basta dimezzare le classiche quantità di zucchero in una ricetta e il gioco è fatto.
Bisogna solo far attenzione al retrogusto di liquirizia appunto.
Non a tutti può piacere, me ne rendo conto... ecco perché facendo una ricerca online ho cercato quale potesse essere il miglior abbinamento di sapori.
La liquirizia solitamente è un ingrediente difficile da accostare ad un altro.
Ma ho scoperto che il massimo del gusto lo sprigiona quando viene affiancato alla frutta, più nello specifico ad una frutta dal sapore aspro.
Mi è subito saltata alla mente l'arancia, visto il periodo... ma anche lamponi, kiwi e mirtilli non stanno male.
Ora però bando alle ciance.
Di seguito vi lascio il link per la ricetta.
Ciaooo, alla prossima!!!



Ingredienti:
  • 250 ml di latte
  • 50 gr di Tropical e Stevia di Eridania
  • 3 tuorli
  • 20 gr di farina
  • 1 arancia
Procedimento:
Lavare accuratamente l'arancia, asciugarla tamponandola con della cara da cucina, con l'aiuto di un coltello ricavarne la buccia, facendo attenzione a non prelevare anche la parte bianca interna.
CURIOSITA': per facilitare questa operazione, si può utilizzare un pelapatate, preleverà il giusto spessore di scorza, senza raggiungere con la lama anche la parte più amarognola.
Ricavare poi anche il succo dell'arancia e tenere da parte.
Versare il latte in un pentolino, unire la scorza d'arancia e riscaldare a fiamma bassa.
In un contenitore sbattere a crema i tuorli con il Tropical, aggiungendo lentamente la farina setacciandola con l'aiuto di un colino.
ATTENZIONE: per questa ricetta si può utilizzare la farina che più si preferisce o che si ha in casa, il quantitativo è davvero minimo, quindi che sia tipo "0", o tipo "00" o ancora che sia farina di riso o manitoba, poco importa, è una crema che durante la cottura si addenserà pochissimo, prenderà consistenza solo in frigo.
Quando il latte avrà raggiunto la giusta temperatura, versarlo nel composto di uova e farina.
Mescolare bene per far sciogliere i grumi e rimettere sul fuoco a fiamma bassa.
Aggiungere poco per volta il succo d'arancia e continuare a mescolare finché la crema non si addensa.
Lasciare raffreddare, e far riposare almeno un'ora in frigo.
Dopodiché utilizzare per farcire dolci e consumarla entro 5 giorni.

Cliccate QUI, non ve ne pentirete.

Nella home del mio blog, nel sidebar a destra, troverete il banner di Eridania con il collegamento alla pagina del blog ChiacchiereDolci con tutte le mie ricette.



F.ederica

mercoledì 7 ottobre 2015

POLPETTE AL FORNO DI TONNO E RICOTTA

Ci avevo provato più e più volte a farle.
Ma il sapore era più quello del pane, del formaggio o delle uova.
Si insomma, sembravano più polpette di pane che di tonno, sempre.
Queste invece mi son venute benissimo, il tonno si sente, non immediatamente sotto i denti, ma si sente, eccome se si sente...
L'ingrediente segreto è la ricotta. Tiene insieme il tutto, è il collante perfetto per questa ricetta.
Queste polpette sono una tira l'altra, finiscono parecchio in fretta e potete divertirvi con i vostri ospiti a farli indovinare di cosa son fatti, vi assicuro non sarà facilissimo.
Son soffici e leggere proprio perché non son fritte, anzi anche questa è una svolta, la cottura in forno, con giusto un giro d'olio d'oliva per non farle seccare troppo.
Si preparano in 30 min, più il tempo dei preparativi prima della cottura ovviamente.
Io le ho servite come secondo, ma son perfette come antipasto, come stuzzichino e perché no anche per le feste dei piccoli ed i picnic di primavera.
Lo so, sto già pensando alle belle giornate ed è prestissimo, ma che ci volete fare?!
Amo l'autunno, ma odio l'inverno. Perciò mi porto avanti con i tempi e le idee primaverili.
Pronti alla lista della spesa e al procedimento della ricetta?
Eccola qui, alla prossima ricetta ragazzi.
E se le provate, come al solito, fatemelo sapere.
Accetto sempre suggerimenti e critiche (costruttive) ;)
A presto!!!


Ingredienti:
  • 250 gr di tonno sott'olio
  • 300 gr di ricotta vaccina
  • 2 uova piccole
  • 80 gr di pangrattato
  • 6 cucchiai di formaggio grattugiato
  • prezzemolo q.b.
  • olio evo q.b.
  • sale fino q.b.
  • pepe nero q.b.
Procedimento:
Per primissima cosa far sgocciolare accuratamente sia il tonno che la ricotta, separatamente.
CURIOSITA': io per star tranquilla li faccio sgocciolare per 30 min.
Quando avranno terminato di perdere reciprocamente l'olio e l'acqua, trasferirli in una terrina ed iniziare a sgranarli con una forchetta.
Unire poi le uova e sbatterle il tutto in modo tale da ottenere un composto schiumoso.
Lavare il prezzemolo nella quantità che si ritiene più giusto utilizzare, tritarlo finemente e unirlo al composto di ricotta, tonno e uova.
Unire poi il pangrattato, il formaggio, il sale ed il pepe.
Inseriti tutti questi ingredienti, lavorare ancora il composto per rendere tutto omogeneo.
Scaldare il forno impostando la temperatura a 180°C ed azionando la ventola.
ATTENZIONE: non importa se non si possiede un forno ventilato, basterà alzare la sua temperatura a 200°C.
Iniziare a preparare le polpette con le mani e posizionarle una per volta su una teglia precedentemente foderata da carta da forno.
Continuare fino a terminare il composto.
Irrorare con un filo d'olio ogni singola polpetta creata.
Infornare per circa 30 min, rigirando le polpette almeno 2 volte durante la cottura per evitare che si rosolino soltanto da un lato.
Quando saranno cotte, impiattare e servire ben calde.

F.ederica
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