giovedì 12 dicembre 2013

MERLUZZO ALL'ITALIANA

Mi sono appena resa conto che questa è la mia ricetta n.50.
E allo stesso tempo che è la prima ricetta con il pesce.
Ormai lo avrete anche capito, non cucino per il blog, ma al contrario nel blog ci finisce tutto quello che cucino, e ieri ho cucinato il merluzzo.
Ve lo propongo così, nell'unico modo io lo abbia mai preparato, all'italiana, non perché abbia trovato la ricetta da qualche parte, il nome l'ho anche inventato, mi piaceva solo perché ha i colori della nostra bandiera, il nostro amato tricolore.
E' un mese che faccio la nomade in giro qua e là e in casa a Milano, ci sto molto poco, questa è la ragione per cui a volta compro prodotti surgelati, perché tornando a casa dopo molto tempo, rischio di trovare il frigo vuoto e la dispensa che piange, apro il freezer e qualcosa mi aspetta di sicuro.
E' stato il caso del rientro a casa per la cena di ieri.
Tempo mezz'ora più o meno, giusto il tempo di mettersi comodi e rilassarsi un po' ed il nostro bel piattino è pronto, basta solo portarlo in tavola.
E poi non è vero che le cose surgelate sono meno buone.
Basta ottenere un buon contorno e vedi che ti mangi!!!


Ingredienti per 2 persone:
  • 400 gr di filetti di merluzzo surgelato
  • 20 pomodorini pachino
  • 15 olive verdi denocciolate
  • 1/2 cipolla bianca
  • 1 spicchio d'aglio
  • 1 cucchiaino di pasta di acciughe
  • olio q.b.
  • erba cipollina 
  • prezzemolo 
  • origano 
  • 1 cucchiaio di capperi. 
Procedimento:
Lavare bene i pomodorini, tagliarli in 4 e tenerli da parte.
Tagliare a rondelle le olive e farle sgocciolare in un colino.
Pulire la cipolla e tritarla finemente.
Spellare l'aglio e metterlo con 2 giri d'olio in una padella antiaderente, quando l'olio si sarà riscaldato, far sciogliere all'interno la pasta di acciughe, una volta fatto, eliminare lo spicchio d'aglio e mettere a rosolare la cipolla, il tutto a fuoco lento.
Quando la cipolla sarà diventata trasparente aggiungere i pomodorini a pezzi e far cuocere per 5 min.
A questo punto unire le olive e i capperi.
ATTENZIONE: non ho inserito il sale tra gli ingredienti della ricetta, ma solo perché olive, capperi e pasta di acciughe insieme mi hanno insaporito bene la pietanza. Se si vuole omettere qualche ingrediente tra i miei, o usarli in dosi differenti, assaggiare e regolare con il sale alla fine della cottura.
Coprire e far cuocere per 10 min a fuoco molto basso.
Passato questo tempo inserire i filetti in padella facendo attenzione che siano direttamente a contatto col fondo e non posati sul condimento.
CURIOSITA': io non li ho fatti scongelare, li ho tirati fuori dal freezer e li ho buttati direttamente in padella, il piatto si può preparare anche facendolo scongelare o con i filetti freschi, la scelta non altera il procedimento, solo le tempistiche di cottura ovviamente.
Aggiungere del prezzemolo tritato, l'origano e l'erba cipollina.
Attendere il tempo necessario che il merluzzo si ammorbidisca e girarlo sull'altro lato.
Durante tutta la cottura tenere sempre il coperchio sulla padella.
A questo punto con un cucchiaio adagiare un po' di condimento sul dorso dei filetti, così che il sapore penetri bene nella carne del pesce.
Tenere sempre e comunque sotto controllo la cottura, a me son bastati 20 min.
Quando sarà cotto, spegnere il fuoco e impiattare.
Servire con un filo d'olio a crudo sopra.

F.ederica

martedì 10 dicembre 2013

BRUSCHETTE UN PO' DOLCI & UN PO' SALATE

Ho voglia di respirare l'aria del Natale come si deve e non solo per il freddo, anche per il mio bell'albero.
E' lì che mi aspetta nel tinello, la stanza più usata in casa mia. 
Le luci son sempre accese, la tv è sempre lì che parla con qualcuno a seconda dal canale impostato, il telefono che squilla spessissimo e trova sempre una persona per scambiar due chiacchiere, le poltrone più comode al mondo e dulcis in fundo il caminetto col fuoco acceso!
Adoro osservare la legna che arde, adoro perdermi nello scoppiettio del carbone, farmi cullare dal rosso acceso delle fiamme e quello della brace che fa da contorno alle luci dell'albero che è proprio alle mie spalle, l'unica cosa che manca a questo fuoco acceso è il meccanismo per cambiare il gioco di luci, ma tanto le cambia ugualmente a seconda dalla corrente che gli arriva addosso, che importa?!
Sto solo immaginandomi lì davanti al focolare...
Sto solo contando i giorni che mancano per rivederlo.
Soffio sulle lancette come a voler perdere il fiato apposta.
E quando arriverò so già che mi aspetta una bella fetta di carne arrostita sul fuoco o perché no, delle belle fette di pane per farmi delle bruschette come quelle che non mangio dall'inverno scorso.

Perché c'è differenza se fatte in padella, al forno o alla brace.
E solo allora, proverò a farle scaldare sulla griglia queste mie deliziose bruschette un po' dolci e un po' salate che secondo me verranno moooolto meglio :D intanto le ho preparate mentre sono ancora a Milano ed eccole qua...



Ingredienti per 2 persone:
  • 3 fette di pane integrale
  • 9 fette di pancetta arrotolata
  • 1 rametto di rosmarino
  • 6 pomodorini ciliegino
  • olio q.b.
  • sale q.b.
  • zucchero q.b.
Procedimento:
Lavare i pomodorini, asciugarli e tagliarli ognuno in 3 parti.
Ricoprire una placca da forno con un foglio di carta forno e disporre sopra le fettine di pomodorini, quelle con la pancia, disporle con il taglio verso l'alto.
Ungere con un filo d'olio, ne basta pochissimo, spolverare con lo zucchero e salare.
Far caramellare in forno statico e preriscaldato 150°C per 30/40 min.
ATTENZIONE: lo zucchero può essere anche a velo o di canna se si preferisce, non fa molta differenza, se non nel gusto finale.
Quando mancheranno solo pochi minuti alla fine del processo di caramellizzazione dei pomodori, prendere le fette di pane e tagliarle a loro volta in 3 parti.
Sporcare una padella di olio, toglierne l'eccesso con un foglio di carta da cucina, sfogliare il rosmarino all'interno, farlo scaldare e passare solo un lato delle bruschette sul fondo della padella per qualche minuto.
Il pane deve abbrustolirsi leggermente, non bruciarsi.
Non appena i pomodori saranno pronti, tirarli fuori dal forno e farli raffreddare un po'.
A questo punto prendere una fetta di pancetta e adagiarla su un pezzo di pane. 
CURIOSITA': un ottimo sostituto della pancetta potrebbe essere il lardo.
Posizionare su ogni bruschetta 2 fettine di pomodoro caramellato.
Terminare incastrando, tra pancetta e pomodori, due foglie di rosmarino.
Continuare così fino a terminare gli ingredienti.

F.ederica

sabato 7 dicembre 2013

CAMILLO

Ma voi da piccolini non facevate colazione con il latte caldo e le camille: quelle tortine soffici soffici al sapore di carota e aroma di mandorla... oltre che di conservanti?!
Perché lo ammetto, io le adoravo, ma più che la carota ricordo la forma della simpatica margheritina che potevo ammirare una volta scartata la soffice merenda, ma anche e soprattutto, è come se avessi nel naso ancora l'odore dell'alcool. Non è che facesse ubriacare, ci mancherebbe, però si sentiva e anche tanto, quindi da grande ho provato più e più volte a sfornarla in casa la mia amica Camilla, come fosse l'amica di sempre che ho invitato per il tè. Puntuale come sempre soprattutto nei pomeriggio piovosi.
Questo è un dolce che avrei voluto proporvi da tanto, con qualsiasi forma perché alla fine sono il gusto e la morbidezza che contano, ma non ho mai trovato ricette tranquille fino ad ora, mettiamola così.
Ne ho provate sempre o con troppi liquidi e che quindi cuocevano in troppo tempo, o con le mandorle e poi c'era chi era allergico, oppure addirittura una volta tagliato il dolce risultava secco, un po' troppo a mattonella.
Insomma non quella che volevo io, non quella che mi faceva tornar bambina.
Questa che vi propongo invece è una delle ricette basi ed io l'ho infornata in uno stampo da plum cake, così che l'occhio avesse la sua parte ogni tanto e che fosse adatto sia per la colazione che per la merenda e poi perché ogni tanto al posto di un'amica all'appuntamento col tè ci potrebbe venire anche un amico no? E quindi, vi presento Camillo... :)



Ingredienti:
  • 300 gr di carote
  • 2 uova medie
  • 1 scorza d'arancia
  • 140 gr di zucchero
  • 110 ml di olio di semi
  • 200 gr di farina "00" + quella per la teglia
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • 1 punta di cucchiaino di cannella (facoltativo)
  • 1 noce di burro
Procedimento:
Pelare le carote e passarle sulla lama piccola di una grattugia.
Grattugiare anche la scorza d'arancia e tenere da parte.
In una ciotola rompere e sbattere con una frusta le uova, quando saranno spumose aggiungere lo zucchero e successivamente l'olio. Lavorare gli ingredienti fino ad ottenere un composto omogeneo.
A questo punto unire la scorza d'arancia e amalgamare bene in modo tale da profumare tutto l'impasto.
CURIOSITA': al posto dell'arancia, si può usare anche il mandarino, il profumo sarà più intenso ovviamente.
Setacciare nell'impasto la farina, il lievito e la cannella.
Con l'aiuto di una spatola incorporare le polveri con movimenti dall'alto verso il basso.
Imburrare e infarinare la teglia per il plum cake.
Infornare in forno statico e preriscaldato a 180°C per 20 min.
Passato questo tempo controllare la cottura con uno stecchino, scuramente avrà bisogno di altri 10 min di cottura, ma se il dorso del dolce sembra ben dorato, coprirlo con un foglio di alluminio per evitare di farlo bruciare.

Farlo intiepidire nel forno spento.
Io l'ho servito con delle quenelle di finta crema ai mandarini. Tutto quanto buonissimo.

F.ederica

FINTA CREMA AI MANDARINI

Nell'arco di una giornata apparentemente tranquilla mettete uno di quei lunghi pomeriggi grigi, aggiungete una dose di voglia di starsene chiusi in casa per il freddo, 2 cucchiaini di voglia di coccole ed infine amalgamare bene il tutto fino ad ottenere qualcosa di buono e che colori la giornata. Basta solo un po' di attesa, giusto il tempo che tutto solidifichi ben bene.... et voilà!!
Cercando un po' in giro ho "scoperto" che si possono creare delle finte creme, che in realtà son più delle gelatine, ma più saporite e anche corpose.

Io ho provato a farla con i mandarini, ma nulla vieta di provare con altri gusti.
Non avendo all'interno uova o latte può esser conservata in frigo per diversi giorni, il mio consiglio però è quello di consumarla ancora calda, prima che si solidifichi del tutto, altrimenti si può usare solo per dei dolci al cucchiaio, dato che risulterebbe leggermente difficile farla sciogliere nuovamente.



Ingredienti:
  • 250 ml di succo di mandarini filtrato
  • 180 gr di zucchero semolato
  • 50 gr di burro
  • 50 gr di amido di mais
Procedimento:
Lavare accuratamente i mandarini, tagliarli in 2 e spremerli con uno spremiagrumi.
ATTENZIONE: far attenzione che il succo sia filtrarlo accuratamente in modo tale da non far creare grumi poi mentre la crema è in cottura.



In un pentolino antiaderente inserire lo zucchero e l'amido di mais, mescolarli un po' e versarci su una parte del succo spremuto, con l'aiuto di una frusta far sciogliere bene, incorporare il restante succo e aggiungere il burro a tocchetti.
Mettere il pentolino sul fornello con fuoco basso e rimestando sempre con un cucchiaio di legno, aspettare che la crema si addensi.
Appena la crema assume la consistenza giusta, spegnere dal fuoco e continuare a girare per far si che rimanga liscia.
CURIOSITA': questo tipo di crema si può ottenere di svariati gusti, l'importante è solo rispettare le dosi e in più ottenere il succo dalla frutta spremuta e filtrarlo bene. Si può fare alla fragola, al kiwi, al limone, all'arancia... insomma ci si può sbizzarrire.
Farla intiepidire prima di utilizzarla oppure se si vuole conservare in frigo, farla raffreddare completamente.

F.ederica

martedì 3 dicembre 2013

ZUPPA MISTA

Se continuassi ogni giorno a tremar come una foglia così come oggi, a tirar su col naso, ad aver la pelle d'oca (o ciccia di gallina come la chiamano in Toscana) pur non mettendo neanche la punta di un solo piede fuori casa né al mattino, né alla sera, sarei certamente capace di rimaner nel letto, sotto le coperte calde calde e avvinghiata al mio morbido peluche giallo, mio compagno di sogni da ormai nove anni, da oggi fino al giorno di Natale!
Anzi no, mi correggo, fino alla vigilia di Natale, perché poi voglio prendere un treno e tornare a casa mia, nella mia vera casa, quella dove ogni volta ci lascio il cuore.
Quando parlo di casa mi si illuminano gli occhi, sono un po' come gli inglesi che la chiamano "House" quando vogliono intendere la costruzione in sé, ma poi per loro c'è la "Home"... non a caso sweet Home che indica il focolare domestico. 
Ecco, per me c'è la casa e poi c'è casa mia: quella delle tenerezze, dell'amore della famiglia, quella del pranzo della domenica, quella dei pasticcini fatti in casa senza nessuna occasione da festeggiare, la stessa però dei litigi con i genitori, del "questa casa non è un albergo", del letto da sistemare appena si è svegli non sia mai venga qualcuno, la stessa in cui in camera mia ogni sera mi si presenta un pinguino diverso, così, per simpatia, oltre che per il freddo.
Ma che differenza fa? E' casa mia! Non ce n'è di più belle e accoglienti per me.
Eppur stando sotto le coperte a Milano, per colpa di un dannato raffreddore, se chiudo gli occhi, riesco ad immaginarmi già durante la mattina del 25 Dicembre, che più che scartar doni, mi devo muovere perché sono già in ritardo per andare a pranzar da nonna, che poi ve la dico tutta... abita sotto di me, potrei anche far le scale in pigiama e babbucce. Tutta quella fretta non la capisco.
Ma, purtroppo, mancano ancora 22 giorni per potermi catapultare giù dai nonni con il resto dei parenti, ed oggi io devo prepararmi un pranzo da sola, cosa cucino?
Ho voglia di caldo, di coccole e di cose buone come le tradizioni.
Ho deciso: oggi zuppa, poi per il menù di Natale si vede...




Ingredienti per 2 persone:
  • 2 patate gialle
  • 2 carote
  • 2 coste di sedano verde
  • 1 cipolla bianca
  • 70 gr di farro perlato
  • 70 gr di orzo perlato
  • 2 cucchiai di concentrato di pomodoro
  • 1 rametto di rosmarino
  • 3 cucchiai d'olio
  • acqua calda q.b.
  • origano q.b.
  • sale q.b.
  • pepe q.b.
Procedimento:
Lavare bene tutte le verdure.
Pelare le patate e farle a pezzettoni.

Spellare bene la cipolla e tritarla finemente.
Pelare le carote e tagliarne una a cubettini piccolini e una a cubetti un po' più grandi.
Procedere nello stesso modo anche con le due coste di sedano, una tagliarla più piccola dell'altra.
CURIOSITA': questa differenza di tagli non è necessaria, io l'ho adottata più per una questione visiva e per far sì che la pietanza risultasse anche un po' croccante.
In una pentola mettere a bollire dell'acqua non salata servirà per la cottura dei cereali.
Invece in una casseruola dai bordi alti e con coperchio, far riscaldare l'olio.Quando sarà ben caldo, versare insieme tutte le verdure tagliare e tritate e farle rosolare a fuoco alto per 5 min senza smettere di rimestare con un cucchiaio di legno.
Chiudere la padella, abbassare al minimo il fuoco e lasciar cuocere per altri 5 minuti.
Nel frattempo, in un colino versare sia il farro che l'orzo e sciacquarli accuratamente più volte sotto l'acqua corrente e fredda.
ATTENZIONE: il farro e l'orzo perlati non necessitano di ammollo, quindi si possono usare immediatamente con la cottura desiderata.
Passati gli altri 5 min, scolare e versare nella casseruola con le verdure i due cereali, aggiungere il concentrato di pomodoro e l'origano, rimestarli un po' in modo tale da spargere tutti gli ingredienti e versare 2 mestoli di acqua bollente.
Aggiungere il rosmarino, coprire e lasciar cuocere lentamente, quindi sempre a fuoco molto basso.
Continuare ad aggiungere acqua calda fino a che non si cuoce il tutto.
Serviranno circa 30 min (da tenere sotto controllo a secondo della potenza del fornello)
Essendo una zuppa non bisogna far asciugare del tutto l'acqua che si aggiunge man mano, altrimenti non si la classica parte fluida della minestra.
Mentre la zuppa cuoce, tagliare 2 fette di pane integrale a quadrotti piccoli, metterli con delle punte di rosmarino in una padella antiaderente unta prima con un filo d'olio e ripulita poi con un foglio di carta assorbente per eliminare l'eccesso. Farlo rosolare rigirandolo spesso.
Quando il pane si sarà abbrustolito e insaporito, spegnere il fuoco e tenere da parte.
Ultimare la cottura della zuppa sistemando di sale e pepe a seconda dei gusti.
Impiattare, aggiungere un filo d'olio a crudo ed i crostini di pane.

F.ederica
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