mercoledì 28 gennaio 2015

DADO VEGETALE… GRANULARE

Glutammato si.. o glutammato no!?
Son state spese fin troppe parole su questo argomento, ma evidentemente non ancora abbastanza perché una vera e propria risposta non si è ottenuta e, ovviamente, i consumatori non sembra vogliano metter la parola fine a richieste e domande per sapere la verità.
Non compro molti cibi preconfezionati, quindi non mi sono mai interessata all'argomento più del dovuto, lo ammetto. Ho letto qualcosa, ed effettivamente determinati acquisti li evito a prescindere, una cosa è certa, in molti si lamentano di quanto faccia male il dado già pronto del supermercato, l'insaporitore per eccellenza per un sacco di persone.
Io non lo compro mai, me lo faccio in casa e ne guadagno sicuramente in salute.
Da quando ho iniziato non lo mollo.
Lo uso nei minestroni, per insaporire la carne, per le verdure al forno e per tante altre preparazioni, non è salatissimo lo ammetto, ma meglio così, lo preferisco a quello già pronto. 
Quello del supermercato ormai non lo compro più.
La sera son sempre in casa, ci metto circa 2 ore per prepararlo, finché ceno e mi guardo un film lui è pronto ed io sono apposto per qualsiasi ricetta.
In più credo sia fantastico poter decidere cosa metterci all'interno.
A me questa ricetta piace così com'è, ma nessuno vieta di variarne qualcosa.
Un ingrediente proprio non vi piace? Eliminatelo ed aumentatene le dosi di un altro.
O ancor meglio sostituitelo. E' questo il bello della cucina dopotutto, sbizzarrirsi un po'.
Qui invece, potete trovare la ricetta del dado vegetale non granulare.
Voi li avete mai provati?
Se avete altre ricette, fatemele sapere, io son tanto curiosa!!!


Ingredienti:
  • 150 g di sedano (comprese le foglie)
  • 100 g di carote
  • 100 g di cipolle
  • 50 g di pomodori
  • 70 g di zucchine
  • 100 gr di funghi champignon
  • 1 spicchio d'aglio
  • qualche foglia di basilico
  • qualche foglia salvia
  • qualche foglia di rosmarino
  • 1 ciuffo di prezzemolo
  • 300 g di sale grosso
  • 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
  • 30 g di vino bianco secco
  • 50 g di parmigiano (a piacere)
Procedimento:
Per primissima cosa bisogna lavare tutte le verdure e erbe profumate.
Pulire eliminando le parti più legnose di ognuna di esse.
Ridurre grossolanamente in pezzi con un coltello sia gli ortaggi che le erbe profumate ed inserire tutto quanto in una pentola capiente e dai bordi alti.
Una volta finito con le verdure, aggiungere e ricoprirle con il sale, l'olio ed il vino.
Cuocere a fiamma bassa, per permettere al sale di sciogliersi, alle verdure di perdere la loro stessa acqua e di farla evaporare un po' senza coperchio.
Rigirare con un cucchiaio di legno di tanto in tanto, fino a quando il tutto non risulterà denso.
CURIOSITA': a questo punto, se si ha voglia, si può aggiungere il formaggio e alzare la fiamma del fornello.
Allungare eventualmente la cottura delle verdure nel caso risultasse troppo acquoso.
Versare il composto ottenuto in una teglia adatta per il microonde e farlo seccare per 10 min a 650W di potenza, aprendo lo sportello ogni tanto per rigirare il composto e fare in modo di farlo seccare omogeneamente.
ATTENZIONE: se non si possiede un forno a microonde, non c'è nessun problema, si può posizionare il composto in una pirofila e inserirla nel forno per circa 30 min a 120°C azionando la ventola e senza farlo bruciare. Mi raccomando però di controllarlo spesso, perché ogni forno ha intensità e metodi di cottura differenti.
Quando il composto sarà ben secco e totalmente asciutto, lasciar freddare completamente.
Dopodiché bisogna romperlo e tritarlo con l'aiuto di un mixer.
Trasferirlo in barattoli di vetro (precedentemente sterilizzati) e tenerli in dispensa, senza bisogno di tenerlo in frigo. Il sale fungerà da conservante per diversi mesi.
Per esser precisi, un cucchiaio colmo del nostro dado granulare fatto in casa equivale all'incirca ad un cubetto di dado di quelli da supermercato.

F.ederica 

mercoledì 21 gennaio 2015

SOFFICE PLUMCAKE CON SPINACI

Voi amate gli spinaci? No, dico sul serio!
Credo sia una delle verdure meno amate sulla faccia della terra.
Può piacere, ma come fa ad essere amata?!
Solo Braccio di Ferro credo ne avesse la dispensa piena, visto quanto ne andava ghiotto!!
Io ad esempio, non li sopporto affatto, colpa del loro gusto amarognolo e pungente.
Li odio. O per meglio dire… li odiavo.
Si, perché essendo un'eterna bambina, se ne camuffo il gusto, allora riesco a mangiarli.
Altrimenti non c'è verso, li scanso.
Fanno bene lo so, ma ve lo giuro, spadellati e basta non riesco a farmeli piacere.
Ne ho comprati un po' da mettere nel minestrone, ma poi ne sono avanzati e in qualche modo dovevo pur fare. La nonna mi avrebbe preparato di certo le sue mitiche polpette fritte, quando son giù in Puglia le mangio spesso, ma volevo cambiare, volevo qualcos'altro.
Così dopo aver depennato l'idea delle polpette, di una quiche lorraine, di un rotolo di sfoglia o della pasta (che di sera non mi fa impazzire), ho optato per un un deliziosissimo plumcake.
Alberto era d'accordo con me, quindi dovevo solo mettermi all'opera!!
Il risultato? A dir poco sensazionale…
Un plumcake soffice come pochi, condito al punto giusto e perfetto per qualsiasi occasione.



Ingredienti:

  • 200 gr di spinaci freschi
  • 300 gr di farina "00"
  • 100 ml di latte
  • 100 ml di olio di semi vari
  • 3 uova
  • 130 gr di formaggio  morbido (io ho usato il Galbanino)
  • 1 bustina di lievito istantaneo
  • 1 cucchiaio raso di sale fino
Procedimento:
Pulire e lavare gli spinaci sotto l'acqua fredda.
Trasferirli in una pentola, senza scolarli molto, e farli appassire a fuoco lento, se l'acqua si dovesse asciugare totalmente prima della loro totale cottura, aggiungerne 2 cucchiai.
Quando saranno appassiti, trasferirli in un piatto e tagliarli in maniera grossolana.
Dopodiché farli raffreddare completamente.
Nel frattempo, in una ciotola capiente, creare l'impasto unendo e lavorando tutto insieme, con l'aiuto di una frusta, la farina setacciata, il lievito, le uova, il latte, l'olio ed il sale.
Affettare e tagliare a cubetti il formaggio ed unirlo poi al resto insieme agli spinaci freddati.
CURIOSITA': io ho usato il Galbanino, ma si può sostituire con ciò che più si preferisce, un altro tipo di formaggio o del prosciutto cotto.
Amalgamare bene per far si che i condimenti arrivino in tutto l'impasto.
Accendere il forno e preriscaldarlo a 200°C.
Intanto foderare uno stampo da plumcake con della carta da forno.
ATTENZIONE: bagnare la carta sotto un filo d'acqua corrente e poi strizzarla bene aiuta in questa operazione e, assolutamente, non compromette la cottura.
Trasferire il composto nella teglia ed infornare per circa 40 min.
Per esser certi della cottura, fare la prova stecchino, infilandolo nel centro, ne deve uscire asciutto e pulito.
Quando sarà pronto, sfornarlo e farlo intiepidire leggermente prima di servirlo.

F.ederica

giovedì 15 gennaio 2015

PALLE DEL GIORGIONE

…e non è un modo per insultare qualcuno, sia chiaro.
Vuole solo essere la prima di una (si spera) lunga serie di ricette, rigorosamente pubblicate di giovedì: non a caso seguo il famoso detto "Giovedì gnocchi" che non può non esser rispettato!
Se conoscete questa ricetta è perché avete visto la puntata de I menù di Benedetta del 24 novembre di 4 anni fa, oppure perché avete visto la loro riproduzione in qualche blog in giro sul web, perché dopo quella puntata in molti si sono messi all'opera, o almeno a chi piace il radicchio ed il suo sapore amarognolo.
Io ho visto la replica in tv qualche giorno fa e guarda caso avevo comprato 3 cespi di trevigiana al mercato il giorno prima. Non potevo non provarli, come al solito.
Il gusto del radicchio si scosta totalmente dal gusto affumicato del formaggio.
Due ingredienti che se graditi, regalano un sapore particolarissimo al palato.
Pungente e avvolgente allo stesso tempo.
Volevo solo fare una precisazione.
In puntata non ricordo se fosse stato sottolineato, ma sul sito c'è scritto che le dosi son giuste per 4 persone. Non sono d'accordo, io credo che possano andar bene per 2 persone o al massimo per 3 che non vogliono mangiare molto o hanno voglia solo del primo piatto.
In trasmissione Benedetta Parodi accennava al fatto che sia una ricetta veneta, io non ho trovato nulla in giro ad esser sincera, niente che possa confermare o smentire.
Son pugliese e non ne so molto delle tradizioni venete, vi riporto solo quello che è stato detto quindi dando per vera la notizia, tra le altre, aggiungerò anche la mia etichetta regioni d'Italia.
Tra la lista della spese come noterete c'è solo un tuorlo, non buttate via l'albume, magari riutilizzatelo per una omelette come questa o per una frittata di soli albumi come quest'altra.



Prima di lasciarvi al procedimento, volevo anche dirvi che ho unito questa ricetta ad una raccolta, quella CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE. E' un insieme di ricette tutte con qualcosa in comune, il colore! Che sia viola, rosa, rosso o fucsia, o qualsiasi altra loro sfumatura.

Il colore dei lividi, del sangue, ma anche delle rose e della femminilità.


Con la speranza che se ne parli quanto più possibile, per aiutare e per informare...

Ora vi saluto.... Ciaooooo, alla prossima ricetta!!!



Ingredienti per 2 persone:
  • 1 cespo di radicchio trevigiano
  • 1 cipolla bianca
  • 100 gr di scamorza affumicata
  • 100 gr di ricotta
  • 50 gr di parmigiano reggiano grattugiato
  • 50 gr di farina 00 + quella di aiuto alla lavorazione
  • 1 tuorlo
  • olio q.b.
  • sale q.b.
  • burro q.b.
Procedimento:
Mondare e tritare finemente la cipolla.
Eliminare le foglie più esterne del radicchio e la parte finale, dopodiché lavarlo accuratamente.
CURIOSITA': non serve farlo sgocciolare per fargli perdere tutta l'acqua dopo il lavaggio, durante la cottura la presenza dell'acqua stessa, lo aiuterà ad appassirsi più velocemente e non dovrete aggiungerne altra.
In una padella, mettere a scaldare un po' d'olio, rosolare la cipolla e aggiungere il radicchio.
Deve appassire, cambiando colore e diventando più scuro.
Salare leggermente.
Trasferire tutto in un piatto, o contenitore abbastanza ampio da poter contenere il resto degli ingredienti, e far raffreddare completamente.
Intanto magari, grattugiare grossolanamente la scamorza affumicata, ma tenerla da parte.
Quando il radicchio si sarà raffreddato, unire il tuorlo, la farina, la ricotta, il parmigiano e dell'altro sale, mischiare fino ad ottenere un composto morbido per via della ricotta.
Metterlo in frigo per almeno un'ora.
Passata l'ora mettere sul fuoco una pentola con dell'acqua per la cottura degli gnocchi e salarla quando arriva a bollore.
Preparare un piatto per adagiare gli gnocchi una volta formati.
A questo punto, creare delle polpettine, non troppo grandi perché durante la cottura gonfieranno leggermente. Può aiutare avere sempre le mani sporche di farina e bisogna spolverarle solo alla fine e in superficie così da evitare che si attacchino al piatto, ma soprattutto tra di loro.
Quando l'acqua avrà raggiunto il bollore, salarla e versarci un po' d'olio, anche questo passaggio servirà ad evitare di far attaccare l'un l'altro gli gnocchi.
Mettere uno per volta gli gnocchi in acqua, fino a quando non saliranno in superficie, vorrà dire che sono cotti.
ATTENZIONE: come succede con differenti tipologie di gnocchi anche questi, prima di venire completamente a galla, fanno su e giù in acqua per un po', attendere perciò che emergano senza poi ritornare verso il basso. Avranno una consistenza gommosa, ma è normale e caratteristico degli gnocchi in generale.
Scolarli ben bene con un mestolo forato senza sballottolarli troppo e adagiarli in una pirofila nella quale, precedentemente, erano stati inseriti dei pezzi di burro. Bisogna avere solo l'accortezza di usare una pirofila o teli grande abbastanza per far entrare tutti gli gnocchi uno accanto all'altro, senza sovrapporli, altrimenti si rischia di farli fondere tra loro.
Cospargere sopra la provola affumicata ed infornare per 15 min in forno preriscaldato a 200°C.
Servirli caldi ed aiutarsi con un cucchiaio per prelevarli dalla teglia.

F.ederica

lunedì 5 gennaio 2015

SPECK E BRIE... CONNUBIO PERFETTO

Rimango sempre stregata dall'accostamento dei sapori intensi, come in questo caso quello dello speck dell'Alto Adige e del formaggio Brie.
Uno salato e leggermente affumicato, l'altro un po' più dolce, delicato, ma al contempo deciso.
Ecco, mentre ero lì davanti agli ingredienti, ma anche ora mentre scrivo divento un po' come Rémy nel film d'animazione della Pixar: Ratatuille!!!
Vien voglia di chiudere gli occhi e gustarsi quello che questi sapori insieme ti regalano.
E' un concerto silenzioso di cose belle e buone, devi solo concederti il lusso di assaporare e cedere alla tentazione di non terminare tutti gli ingredienti prima ancora di mettere in cottura il riso per il pranzo con gli amici.
Il formaggio regala morbidezza in mantecata al riso, mentre lo speck aggiunge il tocco croccante che stacca con il resto del piatto.
La presentazione del piatto sta a voi, io mi son voluta divertire un po'.
Certo è che, anche impiattato semplicemente in un piatto fondo, gli ospiti gradiranno di certo!


Ingredienti per 2 persone:
  • 180 gr di riso carnaroli
  • 1 fetta di speck tagliata spessa
  • 60 gr di formaggio Brie
  • 1/2 cipolla bianca
  • 1 tazzina di vino bianco secco
  • 2 cucchiai d'olio
  • 20 gr di burro
  • brodo vegetale q.b.
  • parmigiano grattugiato (non obbligatorio)
Procedimento:
In una pentola mettere a bollire dell'acqua per farci sciogliere il dado vegetale (QUI trovate la ricetta di quello fatto in casa) o le verdure per farlo sul momento.
Preparare gli ingredienti principali, quindi ridurre a pezzi non troppo piccoli sia lo speck che il formaggio (senza eliminare la crosta bianca), separandoli e tenendoli da parte per ora.
Mondare e tritare finemente la cipolla.
Quando il brodo sarà pronto, prendere una padella grande e antiaderente, e su fuoco basso, far scaldare il burro e l'olio insieme, aggiungere la cipolla tritata e farla appassire dolcemente.
ATTENZIONE: unire l'olio al burro non vuol dire aggiungere grasso su grasso, il burro darà un sapore morbido al risotto, mentre l'olio serve per non farlo bruciare,così da non regalare un sapore amaro e sgradevole.
Versare il riso in padella, alzando leggermente la fiamma e farlo tostare, sempre smuovendolo con un cucchiaio di legno.
CURIOSITA': tostare il riso è importante, serve a chiuderne i pori aumentando la tenuta alla cottura, al contrario invece, non tostarlo, farebbe assomigliare il risotto più ad un riso bollito aggiunto poi al condimento. Per eseguire una buona tostatura, serve quindi una padella dal fondo sufficientemente ampio in modo tale che ci sia spazio per permettere al riso di tostarsi in maniera uniforme. Il tempo può variare tra i 5 e i 7 min, e in questo lasso di tempo è importantissimo non smettere mai di mescolare, il riso non si deve mai né attaccare né bruciare ovviamente. Infine, può considerarsi tostato quando i chicchi avranno mutato il colore e presenteranno alcune parti un po' più scure.
A questo punto, sfumare con il vino ed incorporare lo speck, farlo insaporire per qualche secondo dopodiché si può iniziare ad aggiungere il brodo, mestolo dopo mestolo, sempre senza smettere di smuovere il riso, come per qualsiasi risotto, fino a quando il riso non raggiunge la cottura desiderata.
Quando il riso sarà cotto, spegnere il fuoco, aggiungere il brie, coprire col coperchio e lasciar riposare e mantecare per 2 min.
Impiattare e servire ancora caldo e se si preferisce, spolverare con del parmigiano grattugiato.
Io ho usato un coppapasta, facendo attenzione a racchiudere lo speck tutto nel centro della formina, così da permettere ai miei ospiti di far scoprire a poco a poco, durante il pasto, il cuore saporito di questo risotto.

F.ederica
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