domenica 21 dicembre 2014

LE CRESPELLE DELLA MIA MAMMA

Se penso alla mia mamma, penso ad una donna tutto fare, ad una mamma severa, ma sempre presente, penso ad una donna di casa sempre in movimento, ad un'amica con cui si può parlare di tutto pur pensandola diversamente su alcune cose, penso alla persona con i gusti più opposti ai miei possibili, e già.. in più penso ad una trottola, se esistessero, penserei ad una di quelle che non si fermano mai.
Insomma, cosa dovrei dire, è la mia mamma ed è ovvio che potrei star qui ore a scrivere, seppur non sia questo il luogo più giusto per farlo.
Poi però mi fermerei e inizierei a pensare anche un po' a me, a quella che sono e a quanto son cambiata nel corso degli anni, a quanto le somiglio fisicamente e non.
Non posso quindi non scrivere una ricetta sua, ma anche un po' mia, che adoro follemente.
Filante perché piena piena di formaggi, che so benissimo di dover evitare, ma che ci posso fare se mi piacciono così tanto dannazione?!
Se invece penso alla cucina della mia mamma, penso ad una cucina veloce, ma in cui non manca mai nulla, piatti classici con pasta al sugo, secondi e contorni, buoni da morire.
Ogni tanto esagera col sale nella carne alla pizzaiola secondo i miei gusti, ma salata o no, io l'ho sempre finita la mia porzione e magari anche chiesto il bis.
Mamma è una donna che non ha molto tempo per se stessa, ma si dedica a tutti col cuore e volentieri, non le piace sperimentare in cucina, ma quando ne ha voglia e le cose poi le riescono benissimo, allora quei piatti diventano i suoi cavalli di battaglia in pranzi e cene di famiglia e amici. E come fa le crespelle la mia mamma, non le fa nessuno.
"CHAPEAU, ALLA MIA MAMMINA!" :-D
Quindi, potevo non rubarle la ricetta?
Tanto non la supererei mai né in bravura, né in velocità...
Per la realizzazione di questo piatto si ha bisogno della preparazione di più ricette.
Poi dipende un po' da voi e dalla vostra buona volontà nel fare tutto in casa.
La prima cosa da fare sono le crespelle ovviamente: si possono preparare sul momento o preparare in precedenza, si conservano bene in frigo per un paio di giorni, si possono preparare anche più giorni prima, ma in quel caso andranno conservate in freezer e andranno tirate fuori al momento del bisogno per farle scongelare.
La seconda cosa da fare è la besciamella.
E qui ci sarà sicuramente qualcuno che borbotterà, pensando di fare il furbo e andarla a comprare tutta bella e pronta per risparmiare del tempo prezioso. Sarà una vostra scelta quindi, ma vi assicuro che il risultato non sarà affatto lo stesso e che non saprete mai cosa vi perdete, perché cambierà tantissimo il gusto, la delicatezza e la consistenza.
Io vi ho avvisati, poi però non dite che non ve lo avevo detto… :-)
Per la ricetta delle crespelle cliccate qui, mentre per quella della besciamella qua.


Ingredienti:
  • crespelle (io ne avevo 24)
  • 1 l di besciamella 
  • 200 gr di formaggio Fontina
  • 200 gr di formaggio Emmentaler
  • 200 gr di prosciutto cotto in due sole fette
  • burro q.b.
Procedimento:
Se si decide di preparare tutto nella stessa giornata, io consiglio di preparare prima la besciamella, così avrà il tempo di raffreddare ben bene, poi di procedere con la realizzazione delle crespelle in modo tale da farle riposare bene ed infine di assemblare il tutto.
Appena fatte o tirate fuori dal frigo, o addirittura scongelate che siano, stendere le crespelle sul piano di lavoro, io le ho messe tranquillamente sul tavolo da pranzo.
CURIOSITA': se si preferisce si possono posare su una tovaglia di plastica ben pulita, giusto per non ritrovarsi il tavolo a macchie d'unto rotonde.
Tagliare a cubetti entrambi i formaggi e le fette di prosciutto.
Quando gli ingredienti saranno pronti aggiungerli alla besciamella ormai freddata, mischiare tutto in modo tale da rendere il composto condito in maniera omogenea.
Con l'aiuto di un cucchiaio poi, adagiare questa crema condita su ogni crespella, facendo attenzione a dosare in maniera giusta per evitare di condirne troppo qualcuna e lasciarne un po' più vuote altre.


 

ATTENZIONE: bisogna fare in modo però di non riempirle tantissimo, per evitare l'impedimento della piegatura successiva della crespella.
Una volta finite di condire le crespelle, bisogna armarsi di un po' di pazienza, per richiuderle.
C'è chi le piega in 4, a fazzoletto, come le classiche crêpes dolci, qualcun altro tira su i bordi di ogni singola crespella per poi chiuderle a forma di fagotto con l'aiuto di un filo di erba cipollina, io invece (copiando sempre la mia mamma) le ripiego come quando si incartano i regali, prima piegando 2 lembi verso il centro, poi continuando, sempre verso il centro, con gli altri 2 che rimangono esternamente. Si devono formare dei rettangolini praticamente.

 


Dopodiché nascondo tutto posando la crespella con le pieghe verso il basso in una teglia.
E continuo così con tutte le crespelle a disposizione.
Una volta finito, mettere un pezzettino piccolissimo di burro su ognuna, e passarle in forno a 200°C per 20/30 min circa, fino a quando non si saranno dorate leggermente.
Passato questo periodo di cottura non cottura, perché alla fine non hanno molto bisogno, serve solo per far sciogliere bene la besciamella ed i formaggi all'interno, aspettare una decina di minuti prima di toglierle dal forno.
Questo tempo servirà per farle riposare si, ma anche ammorbidire in superficie.
Impiattare con l'aiuto di una spatola e un cucchiaio cercando di non romperle.
Vanno mangiate calde, ma bisogna fare attenzione a non scottarsi, l'interno sarà bollente.

F.ederica

giovedì 18 dicembre 2014

BESCIAMELLA HOMEMADE

Questa è una delle ricette basiche della cucina, ma che io uso veramente poco, solo per 3 o 4 piatti a dire il vero e ovviamente non la compro mai già pronta al supermercato.
La realizzazione è di una facilità sconvolgente, provare per credere!
E oltre alla facilità è anche velocissima da fare.
Inoltre il sapore di quella homemade non ha niente a che vedere e fare con quella già pronta.
Giusto il tempo di pesare gli ingredienti e di metterli in cottura ed il gioco è fatto.
La cosa più bella delle ricette basi invece è che si possono modificare.
Non vedo l'ora di provare quella al parmigiano, che ovviamente condividerò con voi.
Si avvicina la domenica, pronti per una pasta al forno con questa goduriosissima besciamella?


Ingredienti:
  • 500 ml di latte intero
  • 50 gr di burro
  • 50 gr di farina 00
  • sale q.b.
  • noce moscata q.b.
Procedimento:
In un pentolino mettere a scaldare il burro a fuoco lento, fino a farlo sciogliere completamente.
Aggiungere la farina e farla assorbire dal burro fino a che non diventa di un colore ambrato.
CURIOSITA': quello che si otterrà è quello che i francesi chiamano roux, un addensante, che è proprio quello che regalerà la giusta consistenza alla besciamella.
A questo punto, versare il latte a temperatura ambiente.
Aggiungere sale e noce moscata grattugiata a piacimento.
Cuocere fino a quando la besciamella non si sarà completamente addensata, aiutandosi a mescolare con un cucchiaio di legno o una frusta.
ATTENZIONE: ci sono varie idee su quanto riguarda la densità finale della salsa in questione, gestitela secondo il vostro gradimento aggiungendo burro, per farla più liquida, o farina per renderla più densa. Se si utilizza un latte parzialmente scremato ci metterà solo un po' più di tempo ad addensarsi.
Una volta raggiunta la densità desiderata spegnere il fuoco, trasferire la salsa in un contenitore e farla raffreddare completamente per riporla in frigo o farla intiepidire per utilizzarla subito e come più si preferisce.
Quella che si vede in foto era appena stata tirata fuori dal frigo, ho preferito farla ammorbidire lavorandola un po' con l'aiuto di una spatola, per renderla più cremosa e di facile utilizzo.

F.ederica

domenica 14 dicembre 2014

RICETTA BASE PER LE CRESPELLE

Chi non adora le crespelle alzi la mano!!!
Dolci o salate che siano, fanno venir l'acquolina in bocca praticamente a tutti.
Questa è la ricetta base, poi si possono farcire a piacere, rendendole dolci o salate, da gustare immediatamente anche da fredde o passandole nel forno, secondo le proprie voglie del momento o quelle dei propri ospiti, dopotutto, ognuno ha i suoi gusti.
La cosa bella delle base delle crespelle è che si possono farcire subito oppure si può scegliere di metterle in freezer e tirare fuori all'occorrenza.
Per realizzarle ho utilizzato una padella antiaderente da 18 cm Ø ed un mestolo da 25 ml, secondo me queste sono le misure più adatte, altrimenti vengono o troppo spesse o piccole.
In questo modo ne son venute 24, mia mamma ad esempio utilizza una padella più piccina e riesce ad ottenerne anche 30.
Non è certo un obbligo rispettare queste dimensioni, ma faccio in modo che lo sappiate così da rendervi conto più o meno di quante crespelle possono venir fuori se si utilizzano padella e mestolo di diverse grandezze.
Però una cosa è fondamentale: il fondo della padellina deve essere totalmente piatto.
Ecco a voi come realizzarle.


Dosi per 24/30 crespelle:
  • 4 uova
  • 200 gr di farina 00
  • 500 ml di latte parzialmente scremato
  • 50 gr di burro + 10 gr per la cottura
Procedimento:
Far sciogliere il burro, in un pentolino a fuoco lento o nel microonde per qualche minuto e farlo raffreddare completamente.
ATTENZIONE: se il burro non si raffredda completamente, unendo le uova queste ultime si scalderebbero troppo, solidificandosi prima di unire gli altri ingredienti.
Nel frattempo tagliare circa 20 quadrati di carta da forno e tenerli a portata di mano per dopo.



In un contenitore abbastanza capiente rompere le uova e lavorarle con una frusta, che sia elettrica o a mano non ha importanza.
Unire il burro e mescolare insieme.
Incorporare anche il latte e a poco a poco la farina, setacciandola per non creare grumi.
Far riposare il composto almeno per 30 min in frigo, coprendolo con della pellicola trasparente per non fargli prendere aria.
Passato il tempo di riposo, tirare fuori dal frigo il composto e farlo stare a temperatura ambiente per una decina di min.
Mettere su un fornello la padella antiaderente, assicurandosi che il fuoco sia medio, imburrare la padella ed iniziare a prelevare l'impasto con un mini mestolo.
Non appena l'impasto viene adagiato sulla padella per la cottura, bisogna avere l'accortezza di farlo scivolare ovunque, in modo tale da ricoprirne tutto il fondo.
Cuocere per circa un minuto per lato, o fino a quando non è facile staccare la crespella.
Aiutarsi con una spatola o con le mani stesse, ma attenzione perché bruceranno.
Saranno pronte quando saranno leggermente più scure e leggermente dorate in qualche punto.
CURIOSITA': io ho messo per comodità i 10 gr di burro rimasti in un bicchiere e con un pennello in silicone, mi sono aiutata per ungere sempre la padella, tra la cottura di una crespella e un'altra.



Man mano che le crespelle sono pronte, impilarle una sull'altra intervallandole con uno dei fogli di carta da forno tagliati in precedenza.
Farle freddare, dopodiché son pronte per essere farcite a piacere con ingredienti dolci o salati a piacere. Oppure si possono riporre in frigo per esser consumate entro 2 giorni o in freezer accuratamente richiuse con della pellicola.

F.ederica

mercoledì 10 dicembre 2014

LE PETTOLE PUGLIESI

Da buona pugliese quale sono, non posso non presentarvi le pettole.
Sono delle frittelle che addobbano le nostre tavole per tutto il periodo pre natalizio.
Tradizione vuole che si preparino in momenti differenti a seconda dalla provincia di appartenenza, il giorno in cui si festeggia santa Cecilia, il giorno della festa dell'Immacolata, fino alla sera della vigilia di Natale, ma diciamoci la verità in qualsiasi momento dell'anno sarebbero perfette. (A dire il vero a casa mia è capitato che venissero preparate anche la notte di ferragosto, ma questi in fondo son solo piccoli dettagli.)
Ecco perché ve le propongo oggi, tra l'ultima domenica e la festività dell'Immacolata non sono riuscita a pubblicare prima il post, ma non è troppo tardi, mancano ancora 15 giorni a Natale.
Avete 15 giorni di tempo per provarle, scegliere quelle che vi piacciono di più e riproporle come antipasto il giorno di Natale, come aperitivo la sera della vigilia, o come qualcosa da gustare in compagnia nei giorni a seguire, perché quando si preparano vi assicuro che la casa si veste di allegria, tutti son lì che non vedono l'ora di assaggiarle, fregandosene dell'odore forte della frittura che circonderà tutto e tutti. Ma chi se ne frega? Alle pettole non si può rinunciare.
Quella che vi scrivo è la ricetta base, poi si può arricchire con qualsiasi ingrediente.
Da noi per esempio si son sempre preparate e consumate come dolci, arricchendole di zucchero o miele dopo la frittura, ma se all'impasto ci si aggiungono pezzi di olive, cavolo bianco, baccalà, salame, lampascioni o acciughe salate, ciò che si andrà ad assaggiare sarà un'esplosione di sapori particolarissima.
Piacciono a grandi e piccini e sono un successo assicurato!!!
Queste dosi sono adatte per 2, 4 o 6 persone, dipende se vuole essere giusto un assaggio o qualcosa di più. In due ci potete praticamente cenare e chissà se le finirete, in quattro son giustissime magari con una birra o un buon vino di accompagnamento se si mangiano salate, per sei persone, beh, le assaggeranno tutti, saranno giusto uno stuzzichino, ma dopotutto il bello è stare in compagnia no?!
Ora sbizzarritevi voi…


Ingredienti:
  • 500 gr di farina 00
  • 250 ml di acqua tiepida
  • 250 ml di latte a temperatura ambiente
  • 1/3 di panetto di lievito di birra (variabile*)  
  • 1 cucchiaino di zucchero
  • 1/2 cucchiaio di sale fine
  • olio di semi d'arachide per friggere
Procedimento:
In un contenitore abbastanza capiente setacciare la farina e disporla a fontana.
Unire lo zucchero sul fondo.
Mettere un po' d'acqua in un bicchiere e far sciogliere all'interno il lievito.
Nella restante acqua far sciogliere il sale.
Nella fontana creata dalla farina, aggiungere l'acqua con il lievito, iniziare a mischiare con la farina lavorando sempre nel centro e con l'aiuto di una frusta, quando l'acqua si sarà assorbita aggiungere a poco a poco anche quella con il sale, e successivamente anche il latte, continuando sempre ad impastare.
ATTENZIONE: gli ingredienti devono essere a temperatura ambiente, acqua a parte, altrimenti il lievito perderà il suo potere lievitante, sbalzando dal tiepido (dell'acqua in cui viene sciolto) al freddo (se il latte era in frigo).
Bisogna accertarsi che l'impasto non abbia grumi, in caso contrario, lavorare quanto più possibile per eliminarli, sempre con la frusta.
L'impasto che si otterrà sarà un impasto molto liquido, ma non c'è da preoccuparsi.
Dopo la frittura ci si renderà conto di quanto soffici saranno le frittelle proprio per la presenza dello stesso peso della farina e della componente liquida.
CURIOSITA': se si ha voglia di farcire l'impasto per renderlo salato, tutto o solo in parte, farlo in questo momento e metterlo a lievitare già arricchito dell'ingrediente scelto.
*Lasciar riposare l'impasto quanto più possibile, anche da mattina a sera, in questo caso basterà 1/3 del classico cubetto di lievito.
Al contrario, se si avesse poco tempo a disposizione, come ad esempio solo il pomeriggio, bisognerà allora aumentarne la dose, anche 1/2 cubetto andrà più che bene.
Mi sento però di consigliare di non far lievitare mai un impasto meno di due ore.
Quando avrà raddoppiato di volume sarà già pronto, ma se riusciste a far lievitare ancora, vi assicuro che ne guadagnerete in morbidezza dopo la cottura.
Quando l'impasto sarà pronto, mettere a scaldare l'olio per friggere in una pentola.
Mentre l'olio si scalda, bisogna munirsi di tutto l'occorrente: scolapasta e piatto fondo insieme per far sgocciolare l'olio in eccesso, un piatto per impiattare, una tazza con dell'olio dentro, un mestolo forato per tirar via dall'olio le frittelle ed un cucchiaio.
Una volta che l'olio avrà raggiunto la giusta temperatura, iniziare a friggere.
Con una mano prendere l'impasto e chiuderlo nel pugno, con l'altra mano e l'aiuto di un cucchiaio, prelevare la pallina che verrà fuori dalla mano che stringerete a pugno, adagiarla con molta calma nell'olio bollente e continuare così.


Tra la formazione di una pettola e l'altra, immergere il cucchiaio nell'olio messo in tazza, così da ungerlo bene ed evitare che l'impasto successivo resti attaccato al cucchiaio stesso.
Premendo l'impasto nel pugno, si evita di creare bolle d'aria, questo però non vuol dire che sia sicuro, bisogna comunque fare molta attenzione durante la cottura.
Una bolla d'aria nella frittella potrebbe scoppiare, appena viene a contatto con l'olio bollente, e far saltare l'olio procurando ustioni ovviamente. Procedere quindi con cautela.
Bisogna far dorare ogni singola frittella, ma non farle diventare troppo scure.
Quando saranno di un color miele caldo si possono tirar via con il mestolo forato e mettere a perder l'olio in eccesso nel colapasta.
Trasferire poi nel piatto di portata scelto.
A questo punto, se si preferiscono le pettole dolci, quando saranno ancora ben calde, cospergerci sopra lo zucchero o il miele.


Per quelle salate basterà il condimento scelto prima della lievitazione.
Io ad esempio ho utilizzato il sughetto di cipolle avanzato dalla preparazione di una focaccia rustica pugliese, dove al posto dei pomodorini ho utilizzato la passata, ma siccome era troppo liquido, l'ho aggiunto poco prima della frittura, amalgamando bene i due composti.


In qualunque modo si decida di prepararle, usanza vuole che si consumino ben calde.
Da fredde perdono morbidezza. E' molto difficile che avanzino.

F.ederica

giovedì 4 dicembre 2014

LE SEMPLICI BONTA' DI FRA'

L'ho sempre considerata una ricetta orientale, ma il perché non lo so neanche io.
Forse per la simpatia che ho di mangiarla con le bacchette.
E questa simpatia confesso che ce l'abbiamo in due, io e la Frà: prima conoscente, poi coinquilina a tempo determinato ed infine, ma non di certo per importanza, anche amica.
E a lei che penso quando preparo questo piatto, perché é a lei che ho "rubato" la ricetta modificandola un po', per renderla appena appena soltanto più particolare, lei gradisce ovviamente.
In qualunque modo comunque si decida di mangiare, rimane sempre una spadellata di verdure, che personalmente preferisco far rimanere croccanti.
La maggior parte delle verdure son buone da cotte, ma fanno bene se mangiate crude, è risaputo che fanno bene all'organismo se non perdono le loro proprietà ed il loro colore acceso.
Ecco perché la scelta di farle rimanere croccanti, il loro colore naturale resta invariato.
Le ho provate sia con il porro che con la cipolla, il porro le rende più dolciastre, quindi potete scegliere voi a seconda dei gusti.
La scelta del sesamo è stata un po' scontata, in questo periodo lo sto letteralmente adorando, ma in maniera spropositata, e poi la salsa di soia al posto del sale dà quel qualcosa in più ed evidentemente è proprio questo che mi convince a mangiare con le classiche bacchette.
Mi saprete dire la vostra dopo averle assaggiate.
Pronte in qualche minuto, adatte per un pranzo easy e super lampo.
Considero questa ricetta un contorno, trattandosi di verdure, ma io spesso abbondo con le dosi e creo il mio piatto unico, pranzo o cena che sia, anche perché saziano un sacco.
Grazie Frà :-D


Ingredienti per 2 persone:
  • 1 porro
  • 5 carote
  • 3 zucchine
  • 3 cucchiai d'olio d'oliva
  • 4 cucchiai di salsa di soia
  • sesamo nero q.b.
  • sesamo bianco q.b.
Procedimento:
Pulire il porro eliminandone la foglia più esterna, le foglie in cima più verdi, sciacquarlo accuratamente sotto l'acqua corrente e tamponare l'acqua in eccesso, dopodiché eliminarne anche il fondo più duro. A questo punto tagliarlo a rondelle.


Lavare le zucchine e eliminarne le estremità.
Pelare le carote ed eliminarne la parte legnosa in cima.
Fatto questo, tagliare entrambe le verdure a bastoncini facendo attenzione a non tagliarle troppo sottili, al contrario devono avere un po' di spessore, così come ho fatto io.


In un wok aggiungere e scaldare l'olio a fuoco medio. Quando si sarà scaldato, buttare all'interno il porro e farlo ammorbidire, senza però farlo bruciare.
ATTENZIONE: il wok è adatto per questo genere di cotture, perché mantiene alta la temperatura di cottura, ma se non si possiede ovviamente si può utilizzare una qualsiasi padella antiaderente.
Aggiungere le carote e farle spadellare smuovendole spesso anche con un mestolo di legno.
E' giusto che si ammorbidiscano leggermente, ma non del tutto, devono rimanere croccanti.
Dopo 15 minuti unire anche le zucchine, coprire col coperchio per altri 5 min.
Salare con la salsa di soia,
Spargere del sesamo sulle verdure in cottura.
CURIOSITA': io ho usato entrambi, sia il sesamo nero che il sesamo bianco, ma non è necessario. Si possono anche sostituire con dei semi di papavero.
A fine cottura le verdure avranno due consistenze differenti: le zucchine saranno morbide, mentre le carote saranno più croccanti.
Impiattare e servire sempre ben caldo.

F.ederica

lunedì 1 dicembre 2014

MORBIDOSI ALLA BANANA

Questi biscottini sono famosissimi in rete.
Ed io ve li propongo come dolcetti del lunedì, per la merenda ormai, ma questo non vuol dire che non andranno bene anche per la colazione di domani.
Per colpa della banana, le prime volte che li vedevo pubblicati a destra e a manca passavo letteralmente oltre, non ne volevo sapere proprio nulla della ricetta e del procedimento.
Poi però dopo mesi, ho ceduto, sono andata a sbirciare.
E, con totale sorpresa, ho scoperto che servivano due soli ingredienti, quelli base.
Trattavasi di sola banana matura e fiocchi d'avena, più eventuali gocce di cioccolato o uvetta per renderli più buoni a seconda dei gusti.

Non avevo i fiocchi d'avena, ma è stato facilissimo recuperarli nel negozietto sotto casa.
Per chi ha voglia di nuovi sapori o ancor meglio per chi per scelta o per intolleranze non mangia latticini o uova.
Più che una ricetta vi lascio un semplicissimo procedimento.
C'è chi li ama e chi li odia... come sempre è questione di gusti.



Ingredienti:
  • 1 banana matura (quella che ho usato io pesava 130 gr)
  • 60 gr di fiocchi d'avena
  • 50 grammi di uvetta passa (non necessari)
Procedimento:
Sbucciare la banana e farla a pezzi in una ciotola dai bordi bassi.
Con l'aiuto di una forchetta, ridurla tutta in poltiglia schiacciandola ben bene.
A questo punto, unire i fiocchi d'avena e con l'aiuto di un cucchiaio, amalgamare fino a fare aderire alla banana tutti i fiocchi.
Una volta fatta questa operazione, si può decidere se aggiungere l'ingrediente in più e incorporare bene anche quest'ultimo.
CURIOSITA': si può scegliere se dividere in 2 o 3 l'impasto ottenuto. Io l'ho diviso in due e ci ho aggiunto in una metà l'uvetta (25 gr) e nell'altra metà i mirtilli rossi secchi (25 gr). Avrei usato anche gocce di cioccolato e bacche di goji, ma le avevo terminate.



Ad impasto ultimato, preriscaldare il forno a 160°C.
Preparare una teglia foderandola con la carta forno e adagiare sopra piccole porzioni di impasto, aiutandovi con cucchiaio o cucchiaino, schiacciare e dare una forma decente.



Infornare per 20 min circa. Bisogna considerare che non si deve cuocere nulla, nel forno gli ingredienti avranno solo bisogno di aderire bene tra loro.
ATTENZIONE: rimarranno morbidi anche dopo la cottura, quindi non cuocere troppo, altrimenti si bruciano.
Farli raffreddare e servirli con il latte al mattino o con il tè al pomeriggio.

F.ederica

mercoledì 26 novembre 2014

BUONGIORNO AMERICA

Vi dirò la verità, la colazione non è mai stata il mio forte.
Cioè, non mi sono mai messa d'impegno per farla come si deve.
Dovrebbe essere il pasto più importante del giorno, ma per quanto mi riguarda può capitare anche di saltarla. Sbagliando lo so, ma capita o per mancanza di tempo perché preferisco rimanere qualche minuto in più sotto le coperte, o perché magari nel fine settimana mi sveglio tardi e penso che la colazione ed il pranzo sarebbero troppo vicini e tutti sappiamo essere una cosa che assolutamente non va bene.
Questa però era la volta buona per il brunch. La classica tarda colazione degli americani, che solitamente si fa in compagnia e fuori casa, ma nessuno ha dettato queste leggi, quindi...
Chi l'ha detto che si debba fare solo la domenica?
E soprattutto, chi l'ha detto che non si può mangiare il salato appena svegli?
Io non son d'accordo.
Preferisco mille volte di più mangiar qualcosa di salato che la classica brioche con cappuccino.
Poi ovviamente non c'è pranzo durante la giornata, ma una bella merenda di sola frutta e una cena ad un orario decente, ovviamente di verdure perché sennò sarebbe la fine dell'autostima non appena si sale sulla bilancia.
Questa però è stata la primissima colazione salata della mia vita e, mentre mangiavo, mi si è aperto un mondo!! Per prima cosa non si mangia nell'immediato momento successivo a quello di quando, spuntata fuori dal letargo, infili le ciabatte ai piedi.
Mi son svegliata con molta calma e intanto ho preparato tutti gli ingredienti, diviso e sbattuto le uova, cambiato padelle e abbrustolito bacon e pane.
Per questa tarda colazione mi son voluta cimentare nella preparazione di una frittata di soli albumi, condita un po' come una omelette, però dal sapore totalmente differente perché l'ho insaporita con della scorza di limone.
E' una buona idea anche per un pranzo da piatto unico o come secondo arrangiato con gli albumi scartati dopo la preparazione di una crema pasticciera o di particolari biscotti.
Se invece optate per il brunch come me, beh allora albumi nella frittatina e tuorli strapazzati a parte, ed eccovi qua il classico buongiorno americano, ma dritto dritto nella vostra cucina.
Il tutto accompagnato da un bicchierone di spremuta d'arancia. 
E non venitemi a dire che preferireste un cappuccino!!! ;)


Ingredienti per 2 persone:
  • 4 uova fresche
  • 1/2 scorza grattugiata di limone
  • prezzemolo tritato
  • 2 cucchiaio di formaggio grattugiato
  • 10 pomodorini
  • 1/2 cipolla bianca piccola
  • 200 gr di germogli di fagiolo Mungo (io ho usato quelli Bonduelle)
  • 1 cucchiaio d'olio
  • sale q.b.
  • pepe q.b
  • 6 fette di pancetta
  • 2 fette di pane integrale per tramezzini
Procedimento:
E' bene avere tutti gli ingredienti sott'occhio sul piano di lavoro.
Per prima cosa rompere 2 uova dividendo gli albumi dai tuorli.
Salare e pepare entrambe le parti a piacimento, mettere da parte i tuorli e iniziare a sbattere gli albumi con 1 cucchiaio di formaggio, metà del prezzemolo, ed infine insaporire unendo metà della scorza del limone precedentemente lavato.
Versare il composto in una padellina dal diametro abbastanza largo in modo tale da far venir fuori una frittatina piatta e larga (abbastanza da poterla condire e ripiegare come in foto).
ATTENZIONE: serve una padella che abbia un buon antiaderente per permettere di cucinare senza grassi aggiunti e perché ci facilita il ribaltamento della frittata.
Far cuocere a fuoco molto lento da entrambi i lati facendo attenzione nel rigirarla.
Una volta cotta procedere con lo stesso procedimento per la seconda frittata.
Intanto lavare i pomodorini e tagliarli a fette.
Tritare finemente la cipolla e farla appassire per qualche secondo in un altra padella con un cucchiaio d'olio, aggiungere e far rosolare a fuoco basso anche i germogli e i pomodorini.
A fine cottura mettere a scolare l'acqua che avranno perso i pomodorini, altrimenti annacqueranno tutta la frittata che essendo spugnosa assorbe tanto.
Quando entrambe le frittate di albumi saranno pronte impiattarle farcendole con il condimento appena preparato.
CURIOSITA': è possibile ovviamente condirle secondo i propri gusti: con soli pomodori, con formaggi, con soli germogli oppure si possono utilizzare altre erbe oltre al prezzemolo (basilico, menta, erba cipolline), aromatizzandola di più senza condirla obbligatoriamente.
Far strapazzare velocemente i rossi d'uovo nella padella dove son state cotte le frittate.
Con un pezzo di carta da cucina eliminare l'unto e lo sporco dalla padella in cui è stato preparato il condimento, rimetterla sul fuoco e far rosolare la pancetta da entrambi i lati fino a farla diventare croccante.
Mentre su una griglia o in un tostapane far abbrustolire i tramezzini, che successivamente per praticità converrà tagliare a metà.
Impiattare tutto quanto e accompagnare con un succo di frutta o ancora meglio una sana spremuta.

Con questa ricetta partecipo al contest "Un anno di colazioni: la Colazione Internazionale"
di Letizia in Cucina in collaborazione con FIMOra.



F.ederica

martedì 25 novembre 2014

NOI, CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

E' la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne.
Dovrebbe essere la giornata internazionale ogni giorno, ma non tutti sanno che, il 25 Novembre, è stata scelta dalle Nazioni Unite nel 1999, come data per sensibilizzare l'opinione pubblica su questo fenomeno.
La dichiarazione sull'eliminazione della violenza contro le donne del 1993, descrive la violenza contro le donne come:


qualsiasi atto di violenza per motivi di genere che provochi o possa verosimilmente provocare danno fisico, sessuale o psicologico,
comprese le minacce di violenza, la coercizione o privazione arbitraria della libertà personale, sia nella vita pubblica che privata.

Ciò che leggerete di seguito ovviamente non l'ho inventato, ho estrapolato notizie da internet, da siti di testate giornalistiche, che hanno pubblicato statistiche e varie altre notizie.
Solo in Italia, ad esempio, vi é una vittima di violenza fisica ogni due giorni, 179 solo nel 2013, rispetto alle 157 del 2012, ma immaginate i numeri a livello globale.
Non scrivo queste cose per far spaventare la gente, ma per farvi rendere conto di quanto la violenza sulle donne sia un fenomeno che anziché diminuire, cresce a dismisura.
In tutta Europa invece la violenza psicologica è ancora più alta, raggiunge il 43% e comprende, violenza economica, impedimento alla libertà di movimento, controllo, minacce. Le donne che hanno subito una qualsiasi forma di violenza, sessuale o no, sono in Italia il 27%, in Spagna il 22%, in Danimarca il 52%, in Finlandia il 47%, in Svezia il 46%, in Olanda il 45%. Più elevata che in Italia anche la violenza in Francia (44%), inGermania (35%) e Gran Bretagna (44%).

Se sei vittima di qualsiasi forma di violenza, DENUNCIA, ti farai solo del bene.

Ci si può rivolgere al Telefono Rosa chiamando il numero 06.37.51.82.82
Ci si può rivolgere al numero verde di Pubblica Utilità chiamando il 1522
Ma non dimenticare che possono aiutarti anche le forze dell'ordine come carabinieri o polizia recandoti nelle caserma più vicina o chiamando il 112 o il 113.

Io non ho alcun potere per fare qualcosa a riguardo, oltre che parlarne e dare dei consigli come ho appena fatto, ma ho un blog di cucina e l'unica altra cosa da fare è quella di cucinare qualcosa per una giornata che onestamente non può non toccare il cuore di tutti… (o di molti, mettiamola così).
So che con una ricetta non andrò a risolvere il problema o cambiare la sorte di centinaia di donne, ma è un modo per affrontare in maniera differente una giornata come questa.
Oscar Wilde diceva "Bene o male, purchè se ne parli".


Quindi lo chiedo anche a voi, se vi fa piacere, potremmo raccogliere le ricette di chiunque passi da qui e abbia voglia di lasciare il segno.
Voglio che sia un'occasione in più, nel nostro "piccolo mondo di food blogger", per fare in modo che se ne parli oggi, domani e anche più avanti.
Se vi va, possiamo raccogliere quante più ricette possibili, tutte con qualcosa in comune, il colore! Che sia viola, rosa, fucsia, o qualsiasi altra loro sfumatura.
Il colore dei lividi, del sangue, ma anche delle rose e della femminilità.
C'è chi dice che le donne si toccano solo con un fiore, chi invece i fiori li regala.

Potete lasciare il link della vostra ricetta nei commenti qui sotto, io mi occuperò volta per volta di aggiornare la lista alla fine del post. Chiunque mi può passare i link e le ricette possono esser state pubblicate tempo fa, oggi o in futuro, in qualsiasi foodblog e piattaforma diversa da blogger.
Potete seguirmi oppure no, onestamente non importa, però mi auguro passiate aiutarmi a passare parola, perché l'intento è voler metter fine alla violenza, non alla cose belle e buone, quindi non ci sarà fine neanche per questa nostra raccolta.
Aggiungete il banner (che trovate in alto) nella vostra ricetta ed unite il link di questo mio post per reindirizzare a questa pagina, così da permettere a quanti più foodblogger di conoscere la mia iniziativa e di passare parola il più possibile.
Vi chiedo inoltre di pubblicare lo stesso banner, non solo nella ricetta, ma anche nella home o nella sidebar laterale del vostro stesso blog, in modo tale da permettere a chiunque visiti le vostre pagine, di venire a conoscenza dell'iniziativa senza passare obbligatoriamente dalla ricetta che ne parla espressamente.
Non sono delle regole rigide e fondamentali, ma aiuterebbero molto di più se fossero seguite.
Senza questi piccoli accorgimenti ci faremmo solo pubblicità al blog e quindi il buon senso andrebbe a quel paese.
Vi chiedo soltanto di rifletterci.
Spero che quest'idea possa esser ben vista e accettata da tutti, perché vuole solo essere un modo diverso per far qualcosa di carino. Nient'altro.
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Ringrazio in partenza tutte le persone che parteciperanno!!!
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Ecco qui la raccolta di ricette:
3. Farfalle Vegan in Rosso di Lidia, del blog Cuoca x Amore
6. Pink Cake di Lisa, del blog I pasticci di Lisa
14. Pesche dolci di Roberto, del blog 3 ragazzi & 1 cucina
15. Far Breton a.k.a. Flan alle prugne secche di Roberto, del blog 3 ragazzi & 1 cucina
16. Cavolo rosso e castagne di Cristina, del blog Contemporaneo Food
20. Risotto barbabietola, stracciatella e semi di papavero di Paola, del blog Il Pomodorino Confit
21. Cavolo rosso all'alsaziana di Chiara, del blog La cucina spontanea
22. Panna cotta alla melagrana profumata all'aceto balsamico di Imma, del blog Dolci a go go
23. Hummus di Rapa Rossa di Marilena, del blog Headless Chick
24. Burger di rapa rossa con maionese piccante di avocado di Alice, del blog Ricette Vegolose
25. Crema pasticcera alla melagrana di Fulvia, del blog Fulvia's Kitchen

26. Red velvet cookies di Elena, del blog Saltando in padella
27. Pink Rice di Gabriele, del blog Nero di Seppia

28. Aperitivo con succo di melagrana di Fulvia, del blog Il Verde in Tavola
29. Risotto in rosa... per le donne di Federica, del blog F. come Fornelli, Forchette & Farina
30. Crèpes al radicchio taleggio e salsa alle noci di Marina, del blog La Cuochetta e il piccolo chef


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