giovedì 12 dicembre 2013

MERLUZZO ALL'ITALIANA

Mi sono appena resa conto che questa è la mia ricetta n.50.
E allo stesso tempo che è la prima ricetta con il pesce.
Ormai lo avrete anche capito, non cucino per il blog, ma al contrario nel blog ci finisce tutto quello che cucino, e ieri ho cucinato il merluzzo.
Ve lo propongo così, nell'unico modo io lo abbia mai preparato, all'italiana, non perché abbia trovato la ricetta da qualche parte, il nome l'ho anche inventato, mi piaceva solo perché ha i colori della nostra bandiera, il nostro amato tricolore.
E' un mese che faccio la nomade in giro qua e là e in casa a Milano, ci sto molto poco, questa è la ragione per cui a volta compro prodotti surgelati, perché tornando a casa dopo molto tempo, rischio di trovare il frigo vuoto e la dispensa che piange, apro il freezer e qualcosa mi aspetta di sicuro.
E' stato il caso del rientro a casa per la cena di ieri.
Tempo mezz'ora più o meno, giusto il tempo di mettersi comodi e rilassarsi un po' ed il nostro bel piattino è pronto, basta solo portarlo in tavola.
E poi non è vero che le cose surgelate sono meno buone.
Basta ottenere un buon contorno e vedi che ti mangi!!!


Ingredienti per 2 persone:
  • 400 gr di filetti di merluzzo surgelato
  • 20 pomodorini pachino
  • 15 olive verdi denocciolate
  • 1/2 cipolla bianca
  • 1 spicchio d'aglio
  • 1 cucchiaino di pasta di acciughe
  • olio q.b.
  • erba cipollina 
  • prezzemolo 
  • origano 
  • 1 cucchiaio di capperi. 
Procedimento:
Lavare bene i pomodorini, tagliarli in 4 e tenerli da parte.
Tagliare a rondelle le olive e farle sgocciolare in un colino.
Pulire la cipolla e tritarla finemente.
Spellare l'aglio e metterlo con 2 giri d'olio in una padella antiaderente, quando l'olio si sarà riscaldato, far sciogliere all'interno la pasta di acciughe, una volta fatto, eliminare lo spicchio d'aglio e mettere a rosolare la cipolla, il tutto a fuoco lento.
Quando la cipolla sarà diventata trasparente aggiungere i pomodorini a pezzi e far cuocere per 5 min.
A questo punto unire le olive e i capperi.
ATTENZIONE: non ho inserito il sale tra gli ingredienti della ricetta, ma solo perché olive, capperi e pasta di acciughe insieme mi hanno insaporito bene la pietanza. Se si vuole omettere qualche ingrediente tra i miei, o usarli in dosi differenti, assaggiare e regolare con il sale alla fine della cottura.
Coprire e far cuocere per 10 min a fuoco molto basso.
Passato questo tempo inserire i filetti in padella facendo attenzione che siano direttamente a contatto col fondo e non posati sul condimento.
CURIOSITA': io non li ho fatti scongelare, li ho tirati fuori dal freezer e li ho buttati direttamente in padella, il piatto si può preparare anche facendolo scongelare o con i filetti freschi, la scelta non altera il procedimento, solo le tempistiche di cottura ovviamente.
Aggiungere del prezzemolo tritato, l'origano e l'erba cipollina.
Attendere il tempo necessario che il merluzzo si ammorbidisca e girarlo sull'altro lato.
Durante tutta la cottura tenere sempre il coperchio sulla padella.
A questo punto con un cucchiaio adagiare un po' di condimento sul dorso dei filetti, così che il sapore penetri bene nella carne del pesce.
Tenere sempre e comunque sotto controllo la cottura, a me son bastati 20 min.
Quando sarà cotto, spegnere il fuoco e impiattare.
Servire con un filo d'olio a crudo sopra.

F.ederica

martedì 10 dicembre 2013

BRUSCHETTE UN PO' DOLCI & UN PO' SALATE

Ho voglia di respirare l'aria del Natale come si deve e non solo per il freddo, anche per il mio bell'albero.
E' lì che mi aspetta nel tinello, la stanza più usata in casa mia. 
Le luci son sempre accese, la tv è sempre lì che parla con qualcuno a seconda dal canale impostato, il telefono che squilla spessissimo e trova sempre una persona per scambiar due chiacchiere, le poltrone più comode al mondo e dulcis in fundo il caminetto col fuoco acceso!
Adoro osservare la legna che arde, adoro perdermi nello scoppiettio del carbone, farmi cullare dal rosso acceso delle fiamme e quello della brace che fa da contorno alle luci dell'albero che è proprio alle mie spalle, l'unica cosa che manca a questo fuoco acceso è il meccanismo per cambiare il gioco di luci, ma tanto le cambia ugualmente a seconda dalla corrente che gli arriva addosso, che importa?!
Sto solo immaginandomi lì davanti al focolare...
Sto solo contando i giorni che mancano per rivederlo.
Soffio sulle lancette come a voler perdere il fiato apposta.
E quando arriverò so già che mi aspetta una bella fetta di carne arrostita sul fuoco o perché no, delle belle fette di pane per farmi delle bruschette come quelle che non mangio dall'inverno scorso.

Perché c'è differenza se fatte in padella, al forno o alla brace.
E solo allora, proverò a farle scaldare sulla griglia queste mie deliziose bruschette un po' dolci e un po' salate che secondo me verranno moooolto meglio :D intanto le ho preparate mentre sono ancora a Milano ed eccole qua...



Ingredienti per 2 persone:
  • 3 fette di pane integrale
  • 9 fette di pancetta arrotolata
  • 1 rametto di rosmarino
  • 6 pomodorini ciliegino
  • olio q.b.
  • sale q.b.
  • zucchero q.b.
Procedimento:
Lavare i pomodorini, asciugarli e tagliarli ognuno in 3 parti.
Ricoprire una placca da forno con un foglio di carta forno e disporre sopra le fettine di pomodorini, quelle con la pancia, disporle con il taglio verso l'alto.
Ungere con un filo d'olio, ne basta pochissimo, spolverare con lo zucchero e salare.
Far caramellare in forno statico e preriscaldato 150°C per 30/40 min.
ATTENZIONE: lo zucchero può essere anche a velo o di canna se si preferisce, non fa molta differenza, se non nel gusto finale.
Quando mancheranno solo pochi minuti alla fine del processo di caramellizzazione dei pomodori, prendere le fette di pane e tagliarle a loro volta in 3 parti.
Sporcare una padella di olio, toglierne l'eccesso con un foglio di carta da cucina, sfogliare il rosmarino all'interno, farlo scaldare e passare solo un lato delle bruschette sul fondo della padella per qualche minuto.
Il pane deve abbrustolirsi leggermente, non bruciarsi.
Non appena i pomodori saranno pronti, tirarli fuori dal forno e farli raffreddare un po'.
A questo punto prendere una fetta di pancetta e adagiarla su un pezzo di pane. 
CURIOSITA': un ottimo sostituto della pancetta potrebbe essere il lardo.
Posizionare su ogni bruschetta 2 fettine di pomodoro caramellato.
Terminare incastrando, tra pancetta e pomodori, due foglie di rosmarino.
Continuare così fino a terminare gli ingredienti.

F.ederica

sabato 7 dicembre 2013

CAMILLO

Ma voi da piccolini non facevate colazione con il latte caldo e le camille: quelle tortine soffici soffici al sapore di carota e aroma di mandorla... oltre che di conservanti?!
Perché lo ammetto, io le adoravo, ma più che la carota ricordo la forma della simpatica margheritina che potevo ammirare una volta scartata la soffice merenda, ma anche e soprattutto, è come se avessi nel naso ancora l'odore dell'alcool. Non è che facesse ubriacare, ci mancherebbe, però si sentiva e anche tanto, quindi da grande ho provato più e più volte a sfornarla in casa la mia amica Camilla, come fosse l'amica di sempre che ho invitato per il tè. Puntuale come sempre soprattutto nei pomeriggio piovosi.
Questo è un dolce che avrei voluto proporvi da tanto, con qualsiasi forma perché alla fine sono il gusto e la morbidezza che contano, ma non ho mai trovato ricette tranquille fino ad ora, mettiamola così.
Ne ho provate sempre o con troppi liquidi e che quindi cuocevano in troppo tempo, o con le mandorle e poi c'era chi era allergico, oppure addirittura una volta tagliato il dolce risultava secco, un po' troppo a mattonella.
Insomma non quella che volevo io, non quella che mi faceva tornar bambina.
Questa che vi propongo invece è una delle ricette basi ed io l'ho infornata in uno stampo da plum cake, così che l'occhio avesse la sua parte ogni tanto e che fosse adatto sia per la colazione che per la merenda e poi perché ogni tanto al posto di un'amica all'appuntamento col tè ci potrebbe venire anche un amico no? E quindi, vi presento Camillo... :)



Ingredienti:
  • 300 gr di carote
  • 2 uova medie
  • 1 scorza d'arancia
  • 140 gr di zucchero
  • 110 ml di olio di semi
  • 200 gr di farina "00" + quella per la teglia
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • 1 punta di cucchiaino di cannella (facoltativo)
  • 1 noce di burro
Procedimento:
Pelare le carote e passarle sulla lama piccola di una grattugia.
Grattugiare anche la scorza d'arancia e tenere da parte.
In una ciotola rompere e sbattere con una frusta le uova, quando saranno spumose aggiungere lo zucchero e successivamente l'olio. Lavorare gli ingredienti fino ad ottenere un composto omogeneo.
A questo punto unire la scorza d'arancia e amalgamare bene in modo tale da profumare tutto l'impasto.
CURIOSITA': al posto dell'arancia, si può usare anche il mandarino, il profumo sarà più intenso ovviamente.
Setacciare nell'impasto la farina, il lievito e la cannella.
Con l'aiuto di una spatola incorporare le polveri con movimenti dall'alto verso il basso.
Imburrare e infarinare la teglia per il plum cake.
Infornare in forno statico e preriscaldato a 180°C per 20 min.
Passato questo tempo controllare la cottura con uno stecchino, scuramente avrà bisogno di altri 10 min di cottura, ma se il dorso del dolce sembra ben dorato, coprirlo con un foglio di alluminio per evitare di farlo bruciare.

Farlo intiepidire nel forno spento.
Io l'ho servito con delle quenelle di finta crema ai mandarini. Tutto quanto buonissimo.

F.ederica

FINTA CREMA AI MANDARINI

Nell'arco di una giornata apparentemente tranquilla mettete uno di quei lunghi pomeriggi grigi, aggiungete una dose di voglia di starsene chiusi in casa per il freddo, 2 cucchiaini di voglia di coccole ed infine amalgamare bene il tutto fino ad ottenere qualcosa di buono e che colori la giornata. Basta solo un po' di attesa, giusto il tempo che tutto solidifichi ben bene.... et voilà!!
Cercando un po' in giro ho "scoperto" che si possono creare delle finte creme, che in realtà son più delle gelatine, ma più saporite e anche corpose.

Io ho provato a farla con i mandarini, ma nulla vieta di provare con altri gusti.
Non avendo all'interno uova o latte può esser conservata in frigo per diversi giorni, il mio consiglio però è quello di consumarla ancora calda, prima che si solidifichi del tutto, altrimenti si può usare solo per dei dolci al cucchiaio, dato che risulterebbe leggermente difficile farla sciogliere nuovamente.



Ingredienti:
  • 250 ml di succo di mandarini filtrato
  • 180 gr di zucchero semolato
  • 50 gr di burro
  • 50 gr di amido di mais
Procedimento:
Lavare accuratamente i mandarini, tagliarli in 2 e spremerli con uno spremiagrumi.
ATTENZIONE: far attenzione che il succo sia filtrarlo accuratamente in modo tale da non far creare grumi poi mentre la crema è in cottura.



In un pentolino antiaderente inserire lo zucchero e l'amido di mais, mescolarli un po' e versarci su una parte del succo spremuto, con l'aiuto di una frusta far sciogliere bene, incorporare il restante succo e aggiungere il burro a tocchetti.
Mettere il pentolino sul fornello con fuoco basso e rimestando sempre con un cucchiaio di legno, aspettare che la crema si addensi.
Appena la crema assume la consistenza giusta, spegnere dal fuoco e continuare a girare per far si che rimanga liscia.
CURIOSITA': questo tipo di crema si può ottenere di svariati gusti, l'importante è solo rispettare le dosi e in più ottenere il succo dalla frutta spremuta e filtrarlo bene. Si può fare alla fragola, al kiwi, al limone, all'arancia... insomma ci si può sbizzarrire.
Farla intiepidire prima di utilizzarla oppure se si vuole conservare in frigo, farla raffreddare completamente.

F.ederica

martedì 3 dicembre 2013

ZUPPA MISTA

Se continuassi ogni giorno a tremar come una foglia così come oggi, a tirar su col naso, ad aver la pelle d'oca (o ciccia di gallina come la chiamano in Toscana) pur non mettendo neanche la punta di un solo piede fuori casa né al mattino, né alla sera, sarei certamente capace di rimaner nel letto, sotto le coperte calde calde e avvinghiata al mio morbido peluche giallo, mio compagno di sogni da ormai nove anni, da oggi fino al giorno di Natale!
Anzi no, mi correggo, fino alla vigilia di Natale, perché poi voglio prendere un treno e tornare a casa mia, nella mia vera casa, quella dove ogni volta ci lascio il cuore.
Quando parlo di casa mi si illuminano gli occhi, sono un po' come gli inglesi che la chiamano "House" quando vogliono intendere la costruzione in sé, ma poi per loro c'è la "Home"... non a caso sweet Home che indica il focolare domestico. 
Ecco, per me c'è la casa e poi c'è casa mia: quella delle tenerezze, dell'amore della famiglia, quella del pranzo della domenica, quella dei pasticcini fatti in casa senza nessuna occasione da festeggiare, la stessa però dei litigi con i genitori, del "questa casa non è un albergo", del letto da sistemare appena si è svegli non sia mai venga qualcuno, la stessa in cui in camera mia ogni sera mi si presenta un pinguino diverso, così, per simpatia, oltre che per il freddo.
Ma che differenza fa? E' casa mia! Non ce n'è di più belle e accoglienti per me.
Eppur stando sotto le coperte a Milano, per colpa di un dannato raffreddore, se chiudo gli occhi, riesco ad immaginarmi già durante la mattina del 25 Dicembre, che più che scartar doni, mi devo muovere perché sono già in ritardo per andare a pranzar da nonna, che poi ve la dico tutta... abita sotto di me, potrei anche far le scale in pigiama e babbucce. Tutta quella fretta non la capisco.
Ma, purtroppo, mancano ancora 22 giorni per potermi catapultare giù dai nonni con il resto dei parenti, ed oggi io devo prepararmi un pranzo da sola, cosa cucino?
Ho voglia di caldo, di coccole e di cose buone come le tradizioni.
Ho deciso: oggi zuppa, poi per il menù di Natale si vede...




Ingredienti per 2 persone:
  • 2 patate gialle
  • 2 carote
  • 2 coste di sedano verde
  • 1 cipolla bianca
  • 70 gr di farro perlato
  • 70 gr di orzo perlato
  • 2 cucchiai di concentrato di pomodoro
  • 1 rametto di rosmarino
  • 3 cucchiai d'olio
  • acqua calda q.b.
  • origano q.b.
  • sale q.b.
  • pepe q.b.
Procedimento:
Lavare bene tutte le verdure.
Pelare le patate e farle a pezzettoni.

Spellare bene la cipolla e tritarla finemente.
Pelare le carote e tagliarne una a cubettini piccolini e una a cubetti un po' più grandi.
Procedere nello stesso modo anche con le due coste di sedano, una tagliarla più piccola dell'altra.
CURIOSITA': questa differenza di tagli non è necessaria, io l'ho adottata più per una questione visiva e per far sì che la pietanza risultasse anche un po' croccante.
In una pentola mettere a bollire dell'acqua non salata servirà per la cottura dei cereali.
Invece in una casseruola dai bordi alti e con coperchio, far riscaldare l'olio.Quando sarà ben caldo, versare insieme tutte le verdure tagliare e tritate e farle rosolare a fuoco alto per 5 min senza smettere di rimestare con un cucchiaio di legno.
Chiudere la padella, abbassare al minimo il fuoco e lasciar cuocere per altri 5 minuti.
Nel frattempo, in un colino versare sia il farro che l'orzo e sciacquarli accuratamente più volte sotto l'acqua corrente e fredda.
ATTENZIONE: il farro e l'orzo perlati non necessitano di ammollo, quindi si possono usare immediatamente con la cottura desiderata.
Passati gli altri 5 min, scolare e versare nella casseruola con le verdure i due cereali, aggiungere il concentrato di pomodoro e l'origano, rimestarli un po' in modo tale da spargere tutti gli ingredienti e versare 2 mestoli di acqua bollente.
Aggiungere il rosmarino, coprire e lasciar cuocere lentamente, quindi sempre a fuoco molto basso.
Continuare ad aggiungere acqua calda fino a che non si cuoce il tutto.
Serviranno circa 30 min (da tenere sotto controllo a secondo della potenza del fornello)
Essendo una zuppa non bisogna far asciugare del tutto l'acqua che si aggiunge man mano, altrimenti non si la classica parte fluida della minestra.
Mentre la zuppa cuoce, tagliare 2 fette di pane integrale a quadrotti piccoli, metterli con delle punte di rosmarino in una padella antiaderente unta prima con un filo d'olio e ripulita poi con un foglio di carta assorbente per eliminare l'eccesso. Farlo rosolare rigirandolo spesso.
Quando il pane si sarà abbrustolito e insaporito, spegnere il fuoco e tenere da parte.
Ultimare la cottura della zuppa sistemando di sale e pepe a seconda dei gusti.
Impiattare, aggiungere un filo d'olio a crudo ed i crostini di pane.

F.ederica

mercoledì 20 novembre 2013

FRITTELLE DI MAIS

Una mattina qualsiasi quella di ieri, mi sono svegliata e mentre facevo colazione con le mie adorate fette biscottate e con la mia calda tisana ai frutti rossi, ho acceso la TV e chi ho beccato facendo zapping? A ruota.. prima Simone Rugiati, poi Benedetta Parodi, successivamente Gordon Ramsay e ancora Antonella Clerici, ed infine Tessa Gelisio durante il tg.
Erano ancora le 13:30 circa ed io ero già sazia senza aver cucinato niente, ma visivamente appagata per tutto il cibo che avevo visto dalle 10:00 in poi.
Tra tutti però l'unico che meno mi ispirava forse per colpa delle classiche americanate che vedo spesso in giro era Gordon in quel momento, eppure, è stato l'unico che, alla fine della fiera, mi ha anche stuzzicata di più.
Ha preparato delle frittelle di mais che spargevano profumo seppur fossero ancora e solo nello schermo del televisore. Avevo tutti gli ingredienti in casa, quindi... perché non provarle?
A voi ingredienti, dosi e procedimento.

A mio avviso son buonissime e super versatili.
Possono andar bene per un party, un picnic o un secondo piatto per un pranzo o per una cena da soli o in compagnia. E poi colora tantissimo la tavola...
perché dovete sapere che spesso, se non sempre, io mangio prima con gli occhi e poi con la bocca, ma onestamente non credo di essere l'unica!!!




Ingredienti per 4 persone:

  • 160 gr di mais in scatola
  • 4 cucchiai di farina
  • 4 cucchiai di latte
  • 1 cucchiaino di lievito istantaneo
  • 1/2 peperone rosso
  • 1 uovo
  • 1 porro
  • 3 cucchiai d'olio
  • peperoncino q.b.
  • prezzemolo q.b.
  • sale q.b.
Procedimento:
Pulire il porro eliminando le foglie esterne, la parte inferiore più legnosa e le cime più scure.
Lavare il peperone, tagliarlo a metà ed eliminare semi e filamenti interni.
Rompere l'uovo in una bastardella e sbatterlo con l'aiuto di una forchetta.
Tritare finemente sia il porro che il peperone ed aggiungerli all'uovo sbattuto.
CURIOSITA': non buttare l'altra parte di peperone, si può tagliare alla julienne ed aggiungere ad un'insalatina che potrà poi accompagnare le frittelle.
Unire al composto il mais, il prezzemolo, il latte, la farina, il peperoncino e il lievito.
Sistemare di sale a piacimento.
Amalgamare bene tutti gli ingredienti.
L'impasto risulterà molto morbido.
Ungere una padella antiaderente con l'olio, farlo riscaldare su fuoco medio, dopodiché con l'aiuto di due cucchiai, prendere un po' di composto e adagiarlo sul fondo caldo della padella.
Continuare così con tutto il composto e cuocere prima da un lato e poi dall'altro rigirando almeno una volta su se stesse le frittelle.
ATTENZIONE: non essendoci all'interno un ingrediente che richiede tempi lunghi di cottura, le frittelle si cucineranno davvero in poco tempo, basteranno all'incirca 1,5 min per lato.
Passati quei minuti, le frittelle su della carta assorbente per eliminare l'olio in eccesso, senza farle freddare troppo.
Impiattare accompagnando con un'insalata o una salsa allo yogurt.

F.ederica

domenica 17 novembre 2013

LI PÉZZURI DI MARUGGIO

<<Maruggio, un paese con poco più di 5.000 abitanti nella provincia di Taranto.
Fa parte dell'alto salento, ha un clima mediterraneo.
Caratterizzata da inverni prevalentemente miti e umidi ed estati calde con giorni che sfiorano i 40°. 
É vicinissima al mare le cui brezze accarezzano i vitigni dai quali si produce il vino Primitivo.>>

Questa è solo una parte di ciò che si può leggere in rete.
Una piccolissima parte di ciò che la gente che la visita può raccontare. Ma in realtà c'è molto di più.
L'ospitalità, i sorrisi della gente e i profumi che inondano le stradine del suo piccolo centro storico hanno incantato e continueranno ancora a farlo, non solo durante feste di paese e sagre estive, ma anche nella semplice quotidianità, che riguardi un pranzo domenicale in famiglia o una rimpatriata tra vecchi amici.
Ho imparato a poco a poco a conoscere questa realtà.. e me ne sono innamorata.
Non è il paese dove sono nata o cresciuta, diciamo che da qualche anno è come se mi avesse "adottata".
Ho imparato ad assaporare buona parte di abitudini e tradizioni, e per quanto mi riguarda non potevano mancare le specialità culinarie.
Tra tutte li pummitòri 'mmiricàni 'rruštùti (i pomodori americani arrostiti, cioè i pomodori gialli arrostiti sul fuoco e conditi con olio, peperoncino e sale), li marangiàni 'nna fedda 'nna fedda (le melanzane una fetta e una fetta, simil melanzane abbottonate) e li pézzuri dei quali non vi do una spiegazione, ma faccio di meglio, vi lascio la ricetta e le foto.



Ingredienti:
  • 1 kg di farina di semola di grano duro rimacinato
  • 25 gr di lievito di birra (1 cubetto)
  • 1 cucchiaio di sale
  • acqua tiepida q.b.
Per i condimenti:
  • 7 cipolle bianche
  • 400 gr pomodorini ciliegino
  • 7 acciughe salate
  • 1 cucchiaio di capperi
  • 350 gr di olive celline (o taggiasche)
  • 300 gr di polpa di pomodoro
  • ricotta forte
  • olio q.b.
  • origano q.b.
  • pepe q.b.
tengo a precisare che con queste dosi ho ottenuto due focacce tonde da 28 cm di diametro più 2 calzoni.

Procedimento:
Su un piano di lavoro versare tutta la farina e disporla a fontana.
In un tegame far intiepidire leggermente l'acqua.
Far sciogliere nell'acqua il sale e successivamente anche il lievito di birra sbriciolandolo con le mani.
Versare a poco a poco il liquido al centro della farina.
Iniziare a lavorare con movimenti circolari della mano, in modo tale da prendere a poco a poco la giusta quantità di farina per la dose di liquido all'interno.
A poco a poco  l'impasto dovrebbe essere impossibile da lavorare, quindi versare altro liquido e continuare così fino a che l'impasto stesso non necessita più di liquidi.
Bisogna regolarsi dalla consistenza, deve risultare molto morbido, quindi se si necessita di altra farina per terminare l'impasto va bene, ma non molta.
Una volta ottenuto un panetto liscio e morbido, trasferirlo in un contenitore abbastanza capiente e coprirlo dapprima con un canovaccio e successivamente con una coperta di lana o un plaid in pile ripiegato più volte.
Deve riposare in un ambiente tiepido e non ventilato e lievitare per circa 1 ora.
Nel frattempo si possono preparare gli ingredienti per i condimenti.
CURIOSITA': io seguo la ricetta del paese ed i suoi gusti forti per quanto riguarda il condimento, ovviamente però si può condire nel modo preferito, ma a quel punto non chiamatelo LU PÍZZU, perché ricorderà più una semplice focaccia.
Snocciolare le olive e metterle a sgocciolare.
Pulire le acciughe sotto l'acqua corrente fredda eliminando il sale in eccesso e la lisca centrale.
Lavare e tagliare in 4 tutti i pomodorini.
Pulire e spellare le cipolle, tagliarle in 2 e poi a fettine.


In una padella antiaderente abbastanza capiente, far scaldare 4 cucchiai d'olio, quando sarà ben caldo mettere a stufare le cipolle e dopo qualche minuto aggiungere i pomodorini avendo cura di coprire la padella con un coperchio e smuovere ogni tanto con un cucchiaio di legno.
Dopo 15 min aggiungere le olive, i capperi, una presa di origano e sistemare di sale.
Finire di cuocere sempre col coperchio.
Quando sarà trascorsa l'ora di lievitazione, dividere l'impasto in tante parti a seconda da quante porzioni volete avere regolandovi con dimensioni e proporzioni.
Con l'aiuto di un un matterello, dare la forma desiderata alla pasta con uno spessore uniforme di circa 0,5 cm.  
ATTENZIONE: la foma classica di li pézzuri è a mezza luna, quasi un panzarotto, un calzone e si cucina nel forno a legna, io qui ho solo il forno della cucina componibile  a disposizione e per praticità l'ho infornato in teglie circolari. Ho seguito la forma originale solo per i 2 piccoli calzoni che si vedono in foto.
Disporre sulla teglia una parte dell'impasto, bucherellarla qua e là con una forchetta, versarci sopra le cipolle stufate, disporle su tutta la superficie ed aggiungere le acciughe disposte un po' ovunque.


Stendere un'altra parte di impasto e richiudere adagiando sopra al condimento e formando il cordone tutto intorno con l'aiuto delle dita.
Sigillare poi stampando i rebbi di una forchetta sul cordone e forellando la pasta sovrastante.
Infornare fino a quando la superficie non è dorata e staccata dai bordi della teglia.
Deve gonfiare e dorarsi completamente.
Sfornarla e farla riposare per almeno 15 min di nuovo sotto il plaid per farlo "sudare", in modo tale da non farlo risultare croccante sotto i denti, bensì bello morbido.
Procedere con la seconda parte dell'impasto così come per il primo, questa volta però per il condimento, spalmare su tutta la superficie della pasta la ricotta forte, aggiungere la polpa di pomodoro cruda, origano, pepe e un filo d'olio.


Richiudere, sigillare, infornare e quando saranno pronti, tagliare e mangiare ancora caldi.
E mi permetto di suggerirvi di chiudere gli occhi e di catapultarvi almeno per qualche minuto nella mia terra.

F.ederica 


giovedì 14 novembre 2013

PASTA E PISELLI CON CREAM CHEESE

Il mio fidanzato ritiene di non aver mai assaggiato una pasta con i piselli come quella che preparo io, e che anche se provo a rivisitarla o sconvolgerla in qualsiasi modo, mi viene comunque benissimo.
L'ultima volta che l'ho voluta preparare e sconvolgere, l'ho fatto preparando anche una crema di formaggi, per questo il gusto è risultato molto differente da quello a cui si è abituati pensando alla classica pasta con i piselli, ma di certo non è stato meno coinvolgente per il palato.
Volevo provare a mettermi alla prova ed ecco qua, a voi il procedimento del goloso esperimento!




Ingredienti per 2 persone:
  • 180 gr di mezze penne rigate
  • 120 gr di piselli surgelati
  • 1 cipolla rossa piccola
  • 30 gr di parmigiano reggiano
  • 30 gr di pecorino romano
  • 30 gr di emmentaler
  • 1 cucchiaino di curcuma
  • 100 ml di latte
  • prezzemolo q.b.
  • sale q.b.
  • 2 cucchiai d'olio
Procedimento:
Mettere sul fuoco una pentola con abbondante acqua, solo quando inizierà a bollire, salarla ed iniziare a far cuocere la pasta, ma al dente mi raccomando.
Intanto accendere il forno a 200°C.
Procedere col mondare e tritare, quanto più finemente possibile, sia la cipolla che il prezzemolo.
In una padella antiaderente far scaldare l'olio e far rosolare la cipolla, dopo 2 minuti circa aggiungere i piselli, il prezzemolo e pochissimo sale, far andare a fuoco medio fino a quando i piselli non si ammorbidiscono e non si cuociono totalmente.
Grattugiare finemente tutti i formaggi e metterli in un contenitore abbastanza capiente anche per contenere il latte, che bisognerà scaldare leggermente ed aggiungere insieme alla curcuma.
ATTENZIONE: tenere da parte un po' del mix di formaggi grattugiati se si vuole ottenere una gratinatura sulla pasta quando poi verrà passata in forno.
Tritare il tutto con un mixer ad immersione ed otterrete una crema di formaggi molto fluida.
Quando sia la pasta che i piselli saranno pronti, far saltare in un primo momento la pasta insieme ai piselli in un unica padella, dopodiché trasferire tutto in una teglia da forno, versare sopra buona parte della crema cercando di farla arrivare anche sul fondo e infornare per 5 min.
Trascorso questo tempo tirar fuori la teglia, spolverizzare con dell'altro mix di formaggi e rimettere in forno accendendo il grill per altri 5 min.
CURIOSITA': se l'idea dei 3 differenti formaggi scelti non piace, perché effettivamente son contrastanti tra loro anche solo a pensare di accostarli, anche se vi assicuro che il sapore alla fine è buono, si può decidere di sceglierne solo uno e metterne in totale 90 gr. 
Una volta passati anche gli ultimi 5 min, spegnere il forno e lasciare la pasta per un po' all'interno del forno spento per farla rapprendere un po'.
Porre la dose di crema avanzata sul fondo del piatto e impiattare ponendo la pasta nel centro della crema, il piatto oltre che gustoso sarà anche bello da vedere.

F.ederica

mercoledì 13 novembre 2013

CIAMBELLINE DI HOMER

Chi l'ha deciso che il giorno di San Martino si mangiano solo castagne e si beve solo vino?
A me le castagne non sono mai piaciute e come se non bastasse sono anche astemia.
Come sempre c'era la voglia di entrare in cucina per preparar qualcosa di buono, quella non manca mai a dire il vero, ma mancava l'idea.
Non c'era un piccolo ingrediente, la fantasia di qualcosa di nuovo.
Pesandoci un po' però l'idea è spuntata fuori, soffermandosi su qualcosa di dolce, di molto dolce a dire il vero, così la mia scelta è caduta sulle "miiiitiche" ciambelle di Homer Simpson.
Chi non le conosce?!
Si possono preparare sia fritte che al forno, vuote o ripiene, con glassa al burro o al cioccolato. Quelle vere però, i famosissimi donuts americani, sono categoricamente fritte ed io di certo non me le son fatte mancare. Buonissime, anche con differenti tipi di glassa.



Ingredienti per 30 ciambelline:
  • 250 gr di farina 00
  • 250 gr di farina manitoba + quella per stendere la pasta
  • 13 gr di lievito di birra
  • 250 ml di latte
  • 70 gr di zucchero
  • 2 uova medie a temperatura ambiente
  • 80 gr di burro a temperatura ambiente
  • 1 bustina di vanillina
  • 6 gr di sale
  • 1,5 lt di olio di semi vari per friggere

Per la glassa:

  • 60 gr di burro
  • 50 gr di cioccolato fondente
  • 50 gr di cioccolato bianco
  • 150 gr di zucchero a velo
  • codette arcobaleno, al cioccolato e/o zuccherini
  • colorante liquido q.b.
  • acqua q.b.
Procedimento:
Scaldare il latte senza farlo arrivare ad ebollizione.
In un piccolo contenitore sbriciolare con le mani il lievito, aggiungere un cucchiaino di zucchero  (preso dai 70 gr) per attivare la lievitazione e versare un cucchiaio di latte caldo solo per aiutare il lievito a sciogliersi completamente.
In una planetaria o nel contenitore di un robot da cucina, versare le due farine ed il lievito poco alla volta, a filo. Incorporare poi il latte tiepido, le uova, il sale, il restante zucchero e la vanillina. Far impastare a velocità media finché l'impasto non risulta omogeneo.
ATTENZIONE: se il robot da cucina rallenta e fa fatica a lavorare, impastare con le mani anche se risulterà difficile per la troppa collosità dell'impasto, altrimenti si rischia di far bloccare il motore del robot.
Bisognerà impastare per più di qualche minuto, fin quando il composto non si staccherà facilmente dai bordi del contenitore.
A questo punto incorporare poco per volta il burro ammorbidito, mi raccomando non sciolto.
Il composto risulterà molto morbido, liscio, ma colloso, darà l'impressione di voler ancora della farina, ma non serve, è la caratteristica del burro che c'è all'interno.
Cospargere di burro una ciotola, versare dentro l'impasto, chiudere bene con della pellicola trasparente ed avvolgere con una coperta, tenere in un ambiente caldo e non ventilato in modo tale che l'impasto abbia la possibilità di lievitare tranquillamente.
Tenere coperto per 2 ore.
Trascorso questo tempo, spolverizzare su un piano di lavoro la farina manitoba, sporcare con la stessa anche il matterello ed iniziare a stendere l'impasto fino ad ottenere uno spessore di circa 1 cm. Con 2 coppa pasta di differenti diametri (uno da 8 cm e l'altro da 3 cm) oppure come ho fatto io con l'apposito stampo per ciambelle creare le ciambelle, noterete che si restringeranno subito e si formeranno in realtà delle ciambelline.
Mettere ogni singola ciambellina su un quadrato di carta forno mentre si continua ad intagliare il resto dell'impasto, questo anche per non far attaccare l'impasto morbido al piano.
Nel frattempo che si rimpastano i ritagli, si stende ancora la pasta e si intagliano altre ciambelle, quelle già tagliate continueranno a lievitare.



Finita questa lunga operazione si passa alla frittura.
Portare ad alta temperatura l'olio in una padella ampia e dai bordi non troppo alti, con l'aiuto di un mestolo forato immergere le singole ciambelline, non più di 2 per volta altrimenti la temperatura dell'olio si abbassa troppo.
Tenerle nell'olio per pochi secondi, prenderanno colore immediatamente, non appena si doreranno da entrambi i lati metterle a scolare su carta assorbente.
Procedere così per tutte le ciambelle.
Farle raffreddare completamente.
Intanto ci si può dedicare alla preparazione della glassa.
Far fondere il burro in un pentolino e versarlo sullo zucchero a velo.
Aggiungere poca acqua, giusto per rendere il composto un po' fluido.
Con l'aiuto di un mixer ad immersione frullare bene il tutto, fino ad ottenere una schiuma.
Far sciogliere a bagnomaria o nel microonde i due tipi di cioccolato in 2 contenitori differenti.
Dividere il composto di zucchero e burro in tre parti.
In una parte mettere tante gocce di colorante quanto ne basta per raggiungere il colore desiderato, in un'altra versare il cioccolato fondente e nell'ultima quello bianco e amalgamare.
CURIOSITA': in poche parole il rapporto è di 50 gr di cioccolato per 50 gr di zucchero a velo e 20 gr di burro, quindi considerare queste dosi per ogni singola glassa che si vuole creare. Considerare anche che le glasse col cioccolato a differenza di quelle senza se in un ambiente esposto a correnti si fredderà molto facilmente e tenderà ad addensarsi, quindi magari è preferibile preparare una glassa per volta.
Quando le ciambelle saranno fredde e le glasse pronte procedere con la glassatura.
Decorare poi ogni singola ciambellina a piacere con codette e/o zuccherini colorati.



F.ederica



mercoledì 6 novembre 2013

CREMA AUTUNNALE

Come da qualche anno a questa parte l'autunno e il freddo ci stanno mettendo un po' ad arrivare, parlo del vero autunno e del vero freddo, ma non appena si sente il bisogno di riscaldarsi un po' di più io sento immediatamente il bisogno delle tisane a colazione, della minestrina a pranzo, della tazza di cioccolata calda per merenda e dei minestroni, delle zuppe o ancor meglio delle creme di verdure per cena.
Preferisco la crema perché risulta quasi una mousse, morbida, delicata, ma non liquida.
Credo anche di aver trovato il quantitativo giusto per accostare nel modo giusto 3 verdure adatte a questa crema: la zucca, le patate e le carote. 
All'inizio credevo che insieme sarebbero risultate troppo corpose, visto il gusto dolce di tutti gli ingredienti, ma nella giusta dose l'equilibrio si stabilizza.



Ingredienti per 2 persone:
  • 300 gr di zucca
  • 300 gr di patate
  • 150 gr di carote
  • 20 gr di burro
  • 30 gr di parmigiano reggiano grattugiato
  • 50 ml di latte
  • sale q.b.
  • noce moscata q.b.
  • salvia q.b.
  • olio q.b.
Procedimento:
Mettere sul fuoco una pentola con dell'acqua, portarla ad ebollizione.
Sbucciare e pulire intanto tutte le verdure.
Tagliarle a pezzettoni e buttarle in acqua salando con una manciata di sale.
ATTENZIONE: se le patate sono piccole basta ridurle in pochi pezzi, se son grandi fare i pezzi più piccini in modo tale da farle cuocere nello stesso tempo di zucca e carote.
Tenere d'occhio la cottura delle verdure, provare a puntarle con una forchetta, quando questa entrerà con facilità allora saranno pronte.
Scolare l'acqua, rimettere le verdure in pentola, aggiungere il burro, il formaggio ed il latte, anche da frigo, rimettere la pentola sul fuoco, mischiare tutto con un cucchiaio.
Con l'aiuto di un mixer ad immersione, frullare tutto.
Quando le verdure saranno ormai ridotte in crema aromatizzare con noce moscata e salvia, io ho usato quella secca e liofilizzata, in quantità desiderate.
CURIOSITA': un'altra spezia che ci sta benissimo è il rosmarino fresco, a me ad esempio piace metterlo nell'olio, prima di riscaldarlo, per abbrustolire dei crostini di pane da usare poi come ottimo accompagnamento.
Quando tutto sarà ben amalgamato, spegnere il fuoco.
Impiattare e servire la crema ancora calda e fumante.

F.ederica

IL MIO RISO ALLA CANTONESE

Io adoro, ma tanto tanto tanto, andare a cena in un ristorante cinese.
Per mia fortuna o sfortuna, non saprei ancora dirlo, ne ho sotto casa uno tra i migliori di Milano, a parer mio, e non lo dico solo perché son comoda a correr giù per le scale per esser lì, o perché vado matta per i loro ravioli al vapore o per i loro gamberetti al curry con bambù, alghe e funghi, squisiti.... ma anche e soprattutto perché non ho mai visto un locale così assiduamente frequentato effettivamente da Asiatici, sia per pranzo che per cena, non fa differenza, si riempie sempre e comunque.

Detto questo, vi confido la mia voglia di provare a ricreare alcune ricette cinesi, magari a distanza di tempo, ma con un po' dei miei gusti e metodi di cucina, ecco perché oggi propongo il "mio" riso alla cantonese.
Come si potrà notare dal procedimento, ovviamente si scosterà un po' dalla ricetta originale, primo, perché nessuno mai mi darà la ricetta base o i trucchetti giusti per far venire il riso bello croccante come il loro, e secondo perché, purtroppo, devo ancora comprarmi il wok, quindi per ora mi tocca adattarmi con quel che ho in casa.
Tanto è venuto squisito ugualmente, ma voi non avevate dubbi, vero?



Dosi per 2 persone:
  • 200 gr di riso basmati
  • 120 gr di piselli surgelati
  • 150 gr di prosciutto cotto in 2 sole fette
  • 2 uova
  • 1/2 cipolla bianca
  • 2 cucchiai di salsa di soia
  • 3 cucchiai di olio di semi di arachidi
  • sale q.b.
Procedimento:
Per primissima cosa mettere il riso in un colapasta e lavarlo per qualche minuto sotto l'acqua corrente e fredda del rubinetto.
CURIOSITA': questo è un passaggio che si fa solo con alcune tipologie di riso e solo per alcune ricette, come per il riso adatto alla preparazione del sushi, serve per far perdere l'amido che il chicco ha in superficie.
Far scolare il riso per perdere tutta l'acqua in eccesso.
Nel frattempo, mondare la cipolla molto finemente, anche con l'aiuto di un mixer, e ridurre il prosciutto cotto a dadini.
Trasferire il riso in una casseruola, ricoprirlo d'acqua fredda fino a 1 cm sopra e non dimenticare di coprire con un coperchio.
ATTENZIONE: questa cottura necessita del coperchio per tutta la sua durata. Bisogna quindi considerare i tempi  e i modi di cottura che ho indicato senza andare a sbirciare o sgranare il riso. Questa cottura dà al riso la possibilità di far asciugare tutta l'acqua inserita nel tegame, senza il bisogno di dover scolare nulla successivamente.
Iniziare la cottura a fuoco alto, quando poi l'acqua inizia a bollire, si capirà dal fatto che dalla pentola fuoriesce del vapore, abbassare al minimo la fiamma del fornello, da qui cuocere per altri 10 min, passati i quali, spegnere il fuoco e lasciar riposare per altri 5 min il riso in pentola, sempre coperto.
Mentre il riso cuoce, in una padella a parte far scaldare 2 cucchiai d'olio e far rosolare i cubetti di prosciutto per qualche minuto. 
Aggiungere i piselli, salare, ma poco, e farli cuocere insieme al prosciutto per 5 min.
Rompere le uova in un piatto, sbatterle con una forchetta e aggiungere la cipolla.
In un'altra padella antiaderente, far scaldare il cucchiaio d'olio rimasto e versare le uova. Con l'aiuto di una spatola o di un cucchiaio di legno, smuoverlo continuamente, dall'esterno verso il centro, rompendo la frittatina che si viene a creare.
Nel momento in cui il riso è pronto, versarlo direttamente nella padella col prosciutto ed i piselli, a fuoco alto, aggiungere la salsa di soia, far saltare tutto per 1 min in modo tale da far sparire il colore della salsa e in modo tale da far insaporire ben benino tutto il riso, infine aggiungere le uova strapazzate, sgranare bene il tutto.
Impiattare e servire ben caldo.


F.ederica

sabato 2 novembre 2013

TRIONFO DI PEPERONINI FARCITI

Era da un po' di settimane che avevo adocchiato i peperonini dolci.
Sia per il fatto che erano piccini, sia per il fatto che erano coloratissimi, sia per il fatto che non li avevo mai visti prima e che avevo una voglia matta di assaggiarli, mi son fatta prendere dalla voglia di cucinarli e fotografarli...
Piccolini come sono mentre li cucinavo pensavo: "ma mi sazierò mai?!" ebbene si, non fatevi ingannare dalle dimensioni, son sempre peperoni ripieni.




Ingredienti per 2 persone:

  • 250 gr di peperonini dolci
  • 120 gr di trito di manzo
  • 2 cucchiai di pecorino romano grattugiato + qualche scaglietta
  • 2 cucchiai di pangrattato
  • 1 uovo
  • 1 scalogno
  • 1 tazzina di vino bianco
  • prezzemolo tritato q.b.
  • olio q.b.
  • sale q.b.
  • pepe q.b.
Procedimento:
Per primissima cosa lavare e pulire i peperonini eliminando semini e filamenti.
ATTENZIONE: per pulire i peperoni solitamente si fanno a metà, ma usando i peperoni piccolini, siccome verranno successivamente farciti, tagliarli incidendoli per una parte soltanto, come scavandoli per formare una piccola barchetta concava.
A questo punto sciacquarli anche internamente e tamponarli con della carta da cucina.
Quando i peperoni saranno ben asciutti si può iniziare a far scaldare in una padella qualche cucchiaio d'olio, successivamente mettere i peperoni in padella posati sul fondo dal lato del taglio e farli rosolare e sudare per qualche minuto, giusto il tempo che serve per farli ammorbidire.
Spegnere il fuoco e posare i peperoni su un piatto ricoperto da carta assorbente, sempre con il taglio verso il basso, in modo tale da far perdere l'olio in eccesso.
Lasciar raffreddare completamente.
Intanto, scolare l'eccessivo olio dalla padella usata precedentemente, rimetterla sul fuoco e far rosolare il trito di carne, a fuoco alto, quando la carne sarà già colorata, versare il vino e farlo sfumare e assorbire sempre smuovendo la carne con un mestolo.
Quando sarà ben cotta, scolarla con l'aiuto di un colino e farla raffreddare totalmente.
Intanto, pulire e tritare sia lo scalogno che il prezzemolo.
Mettere in un contenitore l'uovo e lavorarlo con una forchetta salando e pepando.
CURIOSITA': se come me si preferisce usare il pecorino bisogna fare molta attenzione alla dose di sale da aggiungere, ovviamente si può sostituire il pecorino con il parmigiano, la scelta sarà dettata a seconda dai gusti.
Ora aggiungere all'uovo sbattuto la carne ormai fredda, il formaggio scelto, ma solo quello grattugiato ed infine il prezzemolo e lo scalogno.
Aiutarsi con le mani ad incorporare il tutto.
Aggiungere, solo dopo aver lavorato un po', il pangrattato per far compattare.
Riempire a questo punto i peperonini con l'aiuto di un cucchiaino.
Ungere con un filo d'olio il fondo di una teglia da forno (preferibilmente non troppo grande in modo tale da farli stare quasi ad incastro l'uno con l'altro) disporli all'interno e quando saranno ben sistemati, adagiare sul ripieno di ognuno una scaglia di formaggio ed infornarli a 200° per 10 min circa.
Passato questo tempo adagiare una seconda scaglia sulla precedente in modo tale da farla sembrare più corposa.
Spegnere il forno e far riposare per altri 5 min i peperonini ancora all'interno.
Servire caldi, ma non bollenti.

F.ederica

Con questa ricetta partecipo al mio primo contest, quello con Andrea Ribaldone e il ristorante Corte dei Civalieri ed il blog Ti cucino così di Lucy che come argomento hanno scelto LE VERDURE DI STAGIONE.


domenica 27 ottobre 2013

CICERI E TRìA A MODO MIO

E' arrivata l'ora della pubblicazione più casareccia che ci sia anche se è domenica.
Mentre ero in cucina, seppur a Milano, mi sono sentita di nuovo nella mia bella e adorata Puglia, almeno fino a quando non ho ripulito i piatti. Eh vabbè..

L'ultimo post pubblicato è stato quello della trìa, classica pasta fatta in casa leccese che si prepara poi con i ceci e che io non potevo non proporvi.
Passaggio dopo passaggio vi spiego come procedere.
Ovviamente se non si ha voglia di fare la pasta in casa si può procedere anche in maniera più semplice con una ricetta più basilare, fatta con la pasta che siamo abituati a mangiare solitamente, come ad esempio questa pasta e ceci , lontana dalla tradizione pugliese si, ma ugualmente invitante come tante altre ricette di cucina che si possono trovare in giro.

Ma bando alle ciance, iniziamo!!!



Ingredienti per 2 persone:

  • 100 gr di trìà
  • 100 gr di ceci secchi
  • 200 gr di polpa di pomodoro
  • 80 gr di gambuccio di prosciutto crudo in un'unica fetta
  • 1 carota
  • 1 costa di sedano
  • 1/2 cipolla
  • 2 spicchi d'aglio
  • olio q.b.
  • sale q.b.
  • pepe o peperoncino q.b.
  • brodo vegetale q.b.
Procedimento:
Lasciare per una notte intera i ceci a bagno in acqua fredda.
L'indomani mattina scolarli, passarli sotto l'acqua corrente e metterli in una pentola, ricoprirli di acqua fredda per due dita sopra il loro livello e farli andare a fiamma bassa.
Intanto fare a cubetti sedano e carota, tritare finemente la cipolla e 1 spicchio d'aglio e dopo circa 45 min di cottura dei ceci, aggiungerli in pentola.
Far cuocere per circa 2 ore a fuoco lento.
E' sempre bene avere in una pentola a parte del brodo sempre caldo, perché durante le due ore di cottura dei ceci, va sempre controllato il livello dell'acqua all'interno della pentola e se basso, bisogna traboccare il brodo vegetale caldo.
ATTENIONE: per ovviare alla lunga cottura dei ceci si possono usare i ceci precotti, ma ovviamente il risultato non avrà lo stesso sapore e la stessa consistenza.
Mentre si cucinano i ceci ci si può dedicare alla preparazione della pasta fatta in casa, la trìa, troverete la mia ricetta qui.
Tagliare a dadini il gambuccio e farlo rosolare in una padella antiaderente.
In un'altra padella far rosolare il restante spicchio d'aglio con due cucchiai d'olio e quando sarà soffritto toglierlo e aggiungere la polpa di pomodoro, salarla e farla cuocere lentamente.
Quando saranno quasi trascorse le due ore di tempo di cottura dei ceci, assaggiarli e regolarsi, se quasi pronti, iniziare a lessare la pasta.
Considerare i tempi di circa 5/7 minuti.
CURIOSITA': io ho fatto lessare la pasta per metà del tempo in acqua salata normalmente e per l'altra metà del tempo che richiedeva, insieme ai ceci in modo tale da farla insaporire maggiormente. 
L'ultimo passo, è quello di prendere una padella con dell'olio, friggere alcune strisce di pasta, metterle ad asciugare su della carta assorbente e farle raffreddare.
Quando tutto sarà pronto assemblare la pietanza.
Scolare la pasta e farla saltare insieme ai ceci, al sugo e al gambuccio rosolato, tutto quanto insieme e in un unico tegame per qualche minuto per far legare meglio i sapori.
Aggiungere a piacere il pepe e/o il peperoncino.
Impiattare e servire caldo, guarnendo il piatto anche con la trìa fritta.

F.ederica


Con questa mia personale ricetta inizio una pseudo-collaborazione con RicettaIdea.it
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